giovedì 2 novembre 2017

Kazakistan? o Kazakhstan? parte 5

27 agosto

E dopo 2 giorni arriva finalmente il momento di attraversare il famoso Nurzhol bulvar e devo ammettere che sono estremamente curioso dato ho visto parecchie fotografie e volevo vedere l’effetto che mi avrebbe fatto dal vivo.

Partiamo dalla parte più occidentale cioè dal famoso Khan Shatyr, un centro commerciale il cui edificio sembra una tenda che dovrebbe aiutare a mantenere vivo il ricordo della storia del paese.. cosa un po’ bizzarra e solo sulla carta valida visto il suo interno non si differenzia molto dai centri occidentali con gli stessi negozi e le stesse marche.

Da qui proseguiamo e passeggiamo senza fretta attraversando il lungo viale mentre osserviamo i diversi palazzi dalle forme strane; in generale sono occupati da ministeri, fondi sovrani, auditorium ma più che il loro interno ai visitatori colpiscono le curiose forme esteriori. Da quello che sembra un palazzo coloniale con il passaggio sotto l’arco a quelli a vetri che sembrano dei lego messo a casaccio, da quello a forma di accendino (forse uno dei più belli) per finire alle due torri a cono rovesciato rivestite da pannelli color oro.

La camminata è molto piacevole.. tra venditori di gelati, bevande, qualche souvenir, fontane.. anche perché la prendiamo senza fretta godendoci la bella giornata di sole.

Una della costruzioni più particolari è il monumento Bayterek, forse il più famoso con la sua torre che emerge e sorregge una sfera a vetri che rappresenta un uovo, cioè l’inizio della vita.
Per salirci c’è una discreta coda, insieme a noi tanta gente locale, magari non cittadini di Astana ma curiosi che sono qui in vacanza o per l’Expo; è bello leggere nei loro volti un misto di ingenuità, sorpresa ed orgoglio.. come quelli che fanno la chiamata in diretta skype con parenti e vicini per mostrare la modernità e quello che gli si propone davanti agli occhi.
L’interno della torre è tutto lusso, marmi, ascensori dorati ed in cima, oltre alla vista, c’è la possibilità di mettere la mano sopra al calco dorato di quella del presidente.
Alla fine questa figura del presidente Nazarbaev è molto curiosa; in carica fin da quando lo stato è diventato indipendente nel 1991, ha sicuramente giovato delle enormi ricchezze naturali che il paese offre ma comunque sembra abbastanza ben voluto, anche se la propaganda a suo favore è assoluta e gli eventuali dissidenti vengono spesso messi a tacere... chissà cosa succederà una volta che lui morirà.

Scesi dalla torre e dopo una sosta pranzo riprendiamo per il lungo viale fino ad arrivare alla zona “politica” con il senato, il palazzo a forma di luna e il palazzo Presidenziale (che sembra quasi la casa bianca americana).

Essendo domenica, in questa parte di viale c’è pochissima gente e così sfidiamo il caldo e proseguiamo fino al Palazzo della pace e dell’Armonia, alla moschea ed al grande parco che li circonda; tutt’intorno si vedono cantieri di quartieri residenziali di lusso con condomini a più piani ed eleganti ristoranti a piano terra.

Alla fine dal punto di partenza a qui sono più di 5 km e quando il sole inizia a calare lentamente rientriamo verso il centro e la torre Bayterek; il fresco spinge la gente ad uscire e la piazza centrale è piena di persone.. bambini e ragazzini guidano macchinine, tricicli o Hoverboard sfiorando la gente che passeggia mangiando gelati o altri dolci venduti dagli ambulanti o che guarda distrattamente un concerto gospel.



Noi ceniamo in un ristorante lì vicino e concludiamo gustandoci i palazzi di notti che illuminati e diventano ancora più affascinanti.

28 agosto

Ed eccoci alla fine del viaggio in Kazakistan; come sempre l’ultimo giorno per me è quello più introspettivo, riflessivo e quello dove tendenzialmente sono meno propenso a fare e a muovermi.. poi, dopo una dozzina di giorni, sarò anche da solo.

Ormai le cose che volevo visitare e fare le ho fatte tutte o quasi, così passerò la giornata cercando di tirare la fine nel migliore dei modi.
Alla mattina riposo, preparo i bagagli e esco non troppo presto puntando dritto allo stadio; con il taxi arrivo in questa parte di città a metà tra la via pedonale e l’expo e dove, oltre i vari palazzetti sportivi, non c’è altro.. qui l’uomo deve ancora conquistare la steppa.
E’ particolare il fatto che le squadre di calcio partecipino alle competizioni europee come Champions league o agli Europei.. il potere dei soldi; in se la struttura non è male, è moderna ma non ha ancora un negozio ufficiale e quando scopro che il biglietto per la partita di qualificazione alla Champions costa un paio d’euro rimpiango di non poterci andare.
Curiosate le strutture sportive rientro a piedi verso la via pedonale, attraverso decine di nuovi cantieri.. sicuramente nel giro di qualche anno la città sarà differente da oggi e chissà quando si fermerà di ingrandirsi.

Mi rimane l’intero pomeriggio.. curioso nei centri commerciali, spendo gli ultimi soldi e poi decido di tornare al Bayterek per mettere finalmente la mia mano sopra a quella del presidente.
Alla fine la sera e il buio arrivano in fretta, curioso ancora osservando i ragazzini di una scuola in gita per l’Expo, tutti con lo stesso cappellino ed i giovani insegnanti che li controllano o fanno finta di farlo; poi, dopo cena, mi gusto l’ultima notte con i palazzi illuminati e rientro presto in hotel visto che la sveglia suonerà verso le 3 di mattina.

Sarà la giornata meno intensa e con meno “novità” ma anche quella che mi ha aiutato a ricostruire nella mia mente i tanti momenti passati e posti visitati.. non avrei mai pensato che questo viaggio mi avrebbe regalato così tanti bei momenti ed emozioni… una gran bella sorpresa questo Kazakistan.