martedì 16 giugno 2009

Brasil 7a parte - The End

14 giorno – 2 aprile

Ormai è il penultimo giorno brasiliano.

La giornata doveva essere dedicata al sole, al relax più assoluto… però questa volta ci si mette il tempo a mettere il bastone tra le ruote..

Infatti dopo giorni con 35° e passa gradi… la giornata è parecchio nuvolosa e di sole ne vedremo ben poco…

Di conseguenza ce la scialliamo un po’ in piscina, riposo e giocando a palla



Verso il primo pomeriggio il cielo si apre così decidiamo di andare in spiaggia.. c’è poca gente.. mi ricorda un po’ l’adriatico di fine settembre… con pochi ombrelloni chiusi, qualcuno che corre.. quel misto di serenità e tristezza

Mangiamo qualcosina e ci godiamo questi ultimi attimi brasiliani.. ci sono cose che non puoi spiegare.. un’emozione a un concerto, la sorpresa di una bella ragazza che ti guarda, un’aiuto inaspettato..lo spesso per me vale con i panorami.. te li puoi solo gustare, meglio in silenzio e tenerli nella tua mente.



Dopo una passeggiata sulla spiaggia torniamo lentamente in villa per preparaci adeguatamente alla serata.. è giovedì sera e finalmente si accenderà la notte!

Prima sentiamo Marco… ci dà alcune “dritte” delle sue per le serate ed organizziamo per l’indomani mattina una lezione di surf con un suo amico.



Chiamiamo di nuovo Sergio.. che dopo averci raccontato la sua scopata della sera precedente ci porta a mangiare qualcosa sempre a Pituba

Vediamo subito che c’è molta più gente in giro, già al tavolo vicino al nostro son presenti alcune ragazze ben carrozzate…

Il solito c.d.a. stabilisce di andare al Dolce, discoteca non troppo lontana.

Arriviamo e lì attaccato c'è il bar CAMINHO DA CASA il luogo giusto per passare il pre-disco..sembra di essere capitati in un'altra città… se ormai c'eravamo abituati a vedere gente di colore, qui son tutti bianchi… e di certo non poveri.

E' incredibile come nel giro di pochi km tutto cambi e come le due classi sociali tengano le distanze tra loro.

Il locale pre-disco non è niente male, parecchie ragazze.. che bevono, parlano, bevono, parlano e bevono…





Così a mezzanotte e mezza decidiamo di entrare al Dolce, l’ambiente è piccolo, luci basse, qualche divanetto ai lati, con un enorme bancone centrale.

Direi come una normalissima discoteca “nostrana” ma senza pista dove ballare… la sorpresa all’interno è un piccolo palco dove c’è una band che alterna musica tradizionale brasiliana a pezzi più movimentati che son molto apprezzati dai locali.

Non è ancora pienissimo, ma essendo piccolo basta che arrivi ancora un po’ di gente e si farà fatica a muoversi.

Dopo il classico giro di perlustrazione si passa alla fase due… il bancone.

Ognuno cerca di far capire al barista cosa vuole… il Vale, il maggior conoscitore di lingue del gruppo, cerca di ordinare due vodka lisce…. Con il risultato di ottenere un bicchierone con tanto ghiaccio e un dito di vodka…

Più fortunato Vare.. che prende un cuba libre… che non berrà a causa degli attacchi di stomaco che lo perseguitano…

Peggio di Abatantuono e Jerry Calà nel film “i Fichissimi” quando sono in discoteca.. ci addentriamo in balli.. le ragazze che ci sono, però sembrano “stranamente” preferire i brasiliani all’interno (ovviamente tutti bianchi)

Vare parte con il solito ballo del tacchino… che otterrà i soliti risultati pari ad una bomba atomica.. il vuoto intorno…

Io consumerò le scarpe nel per la disco..

Vale ballerà tutti i pezzi (anche l’house più spinta) alla solita maniera… con il suo sguardo da rapace

Ago beve e cerca di attirare l’attenzione di una che in pista balla più spinta di una pornostar nella scena finale del film.

Fede… verrà sballottato tra Vare e Ago.. senza comprendere nulla

Quando alle 3 il locale chiude.. prendiamo un pazzo di taxista e così torniamo a casa… con la sveglia alle 8 per andare a surfare…





15 giorno – 3 aprile



All’ultimo giorno riceviamo un triste saluto dal Brasile.. infatti quando la sveglia suonerà alle 8 per portarci belli carichi a far surf… capiamo che anche questo programma salterà.

Infatti c’è un acquazzone delle madonna.. e quindi non si può uscire con la tavola.



Un po’ tristi riposiamo ancora un po’ a letto sperando che la situazione migliori.

Cosa che accadde verso mezzogiorno.. di colpo smette di piovere e il vento in mezz’oretta riporta un sole pallido che piano piano si fa spazio tra le nuvole.

Così andiamo in spiaggia.. facciamo una lunga passeggiata verso la spiaggia di Piata.

Mentre andiamo ci godiamo gli ultimi scenari che ci si offrono.. i tanti chioschi fatti alla ben in meglio, una squadra di calcio che fa preparazione sulla spiaggia e venditori ambulanti pronti a vederti qualunque cosa.

Arrivati a piedi a Piata iniziamo a venire avvicinati dai vari pr dei chioschi sulla spiaggia… in genere vanno secchi dal Rosso.. e subito gli chiedono “Mangiare?, Bere?, droga?, puttane?..” davanti ai suoi rifiuti arrivano perfino ad offrirgli “uomo?... a si.. tu vuoi l’uomo”…

Proseguiamo fino a quando non accettiamo di farci una birra sgranocchiando qualcosa in riva alla spiaggia… giusto per premiare il ragazzo che si è fatto quasi un km con noi per convincerci.

Un discorso a parte possiamo farlo sui chioschi improvvisati sulla spiaggia, questi non sono quelli turistici e nuovi che si trovano in giro.. ma sono baracche improvvisate gestite alla buona, che però mantengono il loro fascino “reale”.

Son le stesse baracche che, secondo il coglione di Marco, fortunatamente abbatteranno tra poco a favore di nuove strutture turistiche moderne.



Sediamo così in riva al mare a goderci un cielo azzurro con poche nuvole da cui partono sfumature di rosa..uno scenario fantastico

Sgranocchiamo qualcosa bevendo un paio di birre in tranquillità.

Tra l’altro moriamo dal ridere vedendo il pr della nostra baracca, che parte all’impazzata quando vede dei turisti/clienti…. E che entra in concorrenza con i pr delle altre baracche.

Una lotta fatta di sguardi, finte, scatti e parole…

Il pr, che si chiama Claudio e viene anche apostrofato dal suo compare come “Claudio, re delle puttane”..



Ormai è l’ultimo tramonto brasiliano, lasciamo questo posto e torniamo a prepararci per l’ultima serata… dove vogliamo spaccare

Chiamiamo il solito Sergio e vestiti da competizione (compreso il Vale che ha una camicia orribilante) vogliamo chiudere con una bella mangiata di carne.. così andiamo alla ciurrascheria Boy Preto (una delle più famose di Salvador)



Tra Buffet e carne… tutto spettacolare.. caipirinha, birra idem… forse una delle migliori mangiate del viaggio.

Incredibile come il locale sia pieno di connazionali ultra 50enni in compagnie di grandi fighe… chissà come mai.



Dopo cena ci fiondiamo a Barra, vicino al faro dove c’è la discoteca Lotus.

Qui ci sono tanti baretti pieni di gente, veramente c’è un bel movimento.. con gente che suona, altri ballano e tutti che bevono qualcosa.

Ci piazziamo in uno di questi per il solito giro di caipirinha, e dopo un po’ conosciamo un po’ di gente.

L’ambiente è bello, con musica dal vivo o improvvisata ma arrivati alle 1 passata non vogliamo perderci il Lotus!

Dentro la disco è piccolina.. ovviamente dentro son tutti bianchi… ma ci sono di quelle tipe veramente fighe…

Mi allontano un attimo e vedo da lontano due ballerini… il classico movimento del Vale… e il movimento del Tacchino di Vare…

Proveremo ad attaccare bottone con qualcuna.. ma la risposta sarà sempre similare..”italiano.. go away.. to puta..”.. ammazza che reputazione

Ballando e scherzano chiudiamo l’ultima serata fino a quando la disco non si svuota….

Facciamo una camminata mentre guardiamo la spiaggia che si mostra al faro di Barra… e prendiamo il taxi che ci porterà in villa.





16 giorno – 4 aprile

Ci svegliamo.. l’ironia maggiore è che oggi c’è il sole…



All’una viene a prenderci Elmer… e ci porta in aeroporto.. ormai il mio pensiero è alle penne al ragù che mi aspettano a casa…



Come chiudere il racconto?...

Posso dire che dopo queste due settimane ho un’idea del tutto diversa del Brasile.

Ho sempre sentito parlare di quelli che soffrono di saudace una volta tornati, di quelli che non riescono a non andarci più, quelli che dicono “sarà la tua vacanza più bella”, quelli che pensano ci siano le donne più belle del mondo..

Non so… io non concordo, perché quello che mi è piaciuto tanto del brasile son le cose che meno vengono sottolineate.. cioè posti veramente bellissimi, Rio su tutti.. che è difficile da spiegare ma mi ha conquistato con la sua frenesia, con il Corcovado, le tante spiagge, il modo di vivere.. e poi Iguacu, uno dei posti più belli in cui sia stato.

Un po’ meno Salvador, bella in alcune cose.. ma non mi ha conquistato…

La delusione alta, per me, son state le serate.. in compagnia ci si diverte sempre ed ovunque ma il Brasile dovrebbe avere una marcia in più… cosa che non c’è stata.

Però alla fine son state due grandissime settimane in posti meravigliosi!

martedì 9 giugno 2009

Brasil 6a parte - Salvador

12 giorno – 31 marzo
Ci svegliamo presto
Solita colazione a bordo piscina a base di torta, the, caffè e frutta e poi aspettiamo Elmer
Chi è costui?.... visto che il Rosso ovunque vai ti porta l’amico dello zio del cugino di qualcuno che conosce lui… il Vale stavolta non è voluto essere da meno.
Infatti Elmer è l’amico taxista del fratello di un pizzaiolo brasiliano che lavora in Svizzera che Vale conosce.

A parte questo giro di conoscenze, Elmer è un ragazzo molto simpatico, che ci scorrazzerà in giro tutto il giorno per Salvador, spiegandoci un po’ anche della vita quotidiana e dei posti che vedremo.
Il bello è che dopo qualche minuto in pratica diventerà uno di noi come se fosse nostro amico da tempo.

Così alle 11 siamo già in viaggio verso il Pelourinho, il centro con più storia di Salvador, patrimonio dell’Unesco.
La giornata anche oggi è fantastica, neanche una nuvola e guardando fuori dal finestrino dell’auto vediamo la spiaggia che lentamente si anima… qualche pescatore, i primi chioschi che stanno aprendo, tanti uomini e donne che aspettano l’autobus, bambini che corrono per strada, il nuovo stadio di calcio della squadra locale….
L’arrivo al Pelourinho (dopo una buona mezz’ora d’auto) è stato per me come fare un tutto nel passato coloniale; le costruzioni, le piazze mi sembra di essere in quel periodo…. Solo con i colori nuovi, moderni!
Una strana sensazione.

Con Elmer, sotto i soliti 35°, iniziamo dalla piazza Terreiro do Jesus poi ci muoviamo per le vie ed entriamo nella chiesa Convento São Francisco spettacolare l’interno con tutte le facciate piene di statue e disegni in oro.
Tutta la zona è piena di chiese, tanto che se non sbaglio, in tutta la città ce ne sono più di 365… tanto da poter dire “una chiesa diversa per ogni giorno dell’anno”.
E’ bello muoversi per il quartiere, perdersi per le vie.. dove ovviamente si è inseguiti da venditori ambulati di ogni genere, che provano a darti o il braccialetto, o la collanina o qualunque cosa abbiano in mano.
Ci sono poi tantissimi negozietti di quadri e stampe tipiche della zona di Salvador, tutti con i colori accesissimi, giallo, rosa, azzurro sono i colori che fanno da padrone.
Fuori da alcuni negozi ci sono ragazze che indossano i tipici vestiti di Salvador, turistica come cosa ma bella.
Così camminando e chiacchierando con Elmer, arriviamo nel punto più famoso e fotografato di Salvador, la piazza Praça da Sé
Sinceramente prima di partire non pensavo che fosse così bello, poi è pieno di gente, è una zona viva e molto colorata e particolare..
Facciamo una sosta per bere un liquore tipico di salvador e sempre sotto il sole cocente passiamo per la piazza lì vicino fino ad arrivare al Elevator Lacerda …. Che ci porterà al mercado Modelo.
Dall’alto ci godiamo la vista dell’oceano e prendiamo l’ascensore per scendere.
Il Mercato Modelo era il primo luogo dove una volta venivano accampati gli schiavi provenienti dall’Africa, la struttura è interessante (soprattutto l’interno) ma ormai è diventato un posto per turisti, dove comprare souvenir o cose simili.
Facciamo un giro e comunque cogliamo l’occasione per comprare anche noi qualche ricordo o maglietta.
All’esterno, all’ombra per rilassarci un po’, guardiamo un po’ i dintorni… tra cui alcuni ragazzi che ballano la capoeira la tipica danza locale.

Il tempo vola e Elmer ci vuole portare nella chiesa che lui considera la più importante della città, non la più bella ma quella più sentita dagli abitanti, la Basilica di Bomfim
Il traffico è pazzesco e così per arrivarci ci facciamo altri 20 minuti d’auto.
Immagino che la chiesa sia dedicata a un santo a cui affidare le proprie speranze. infatti all’interno è pieno di foto di persone che ringraziano, e che probabilmente son guarite da qualche terribile male.
All’esterno c’è una cancellata piena di braccialetti colorati, si diceva che bisognava legare un braccialetto ed esprimere un desiderio che si sarebbe esaudito nel momento il cui si slegava o rompeva e volava via.

Senza rendercene conto son già passate le 4 così decidiamo di avvicinarsi verso la nostra villa, facendo due deviazioni.
La prima è quella di tornare al Pelorinho per Vare che deve comprare una tela per il suo ufficio… e l’altra per visitare il faro di Barra, dove si ha veramente una vista spettacolare sull’oceano.

Siamo praticamente cotti, il caldo, le camminate, le visite, l’auto in 6 che di certo non ti fa riposare, la serata precedente… sono le 5/5 e mezza quando lasciamo il faro verso Patamares.
Prima di arrivare a casa andiamo in un supermercato per fare un po’ di spesa.. frutta, birre, panini, prosciutto, un po’ di acqua (che non fa mai male…) e cose varie
Non possiamo non notare la differenza di spesa… con il carrello pieno raggiungiamo a malapena i 50 euro.

E’ sera e il programma sarebbe quello di andare per le 7 al Pelorinho dove c’è la festa del martedì sera.
Ma entriamo in villa che son le 6.. e ci addormentiamo tutti a bordo piscina… purtroppo non ce la faremo ad andare a vedere gli Olodum e i ballerini/ballerine di Capoeira.
Quindi andremo a mangiare qualcosa a Pituba, vicino al Fashion club (che ovviamente è chiuso).
Poi prenderemo un taxista pazzo, che guidando all’americana con lo stuzzicadenti in bocca, ci voleva portare a tutti i costi al nighclub “hello”…. Tanto che ogni 100mt ci diceva.”hello.. hello… go to Hello?”….
Così stanotte il gong della 12 ripresa suona presto.. e finiamo a dormire poco dopo mezzanotte….
Forse è meglio visto che il giorno seguente c’è la visita a Praia do Forte


13 giorno – 1 aprile
Elmer è puntale… così alle 10 siamo già in viaggio per Praia do Forte.
Questa località dista circa un’ora di auto dalla nostra villa ed è famosa per la tutela delle tartarughe marine, in quanto da qualche anno in questa zona vengono aiutate e tenute al riparo dei pericoli durante la covata per evitarne l’estinzione.

Così con il solito taxi preso in 5 ci muoviamo verso nord.
Per strada dal finestrino osservo gli scenari che mi si mostrano.. lasciamo la città con i suoi edifici per turisti, il suo traffico, le sue favelas e con Elmer entriamo nella campagna brasiliana.
Lentamente quello che ci circonda cambia e diventa sempre più rurale… mentre Vare si lamenta con il bomba che ha le gambe a pezzi per la posizione che devono tenere sul sedile davanti, mi godo il panorama.. il verde la fa da padrone ma è un verde acceso.. vivo, superiamo camion che portano la gente a lavorare, passiamo case che non sai come fanno a stare su..
Poi ad ogni incrocio c’è qualche attività, dal meccanico di paese a quello che affitta motociclette a ore fino ai venditori di frutta.
Ecco una cosa che ti circonda è la frutta.. anche per strada si vedono tanti mezzi che la trasportano verso la città, o venditori ambulanti che la propongono sulla strada.
Un’altra sono i campi di calcio…. Ad un certo punto ho smesso di contarli!
Per strada veniamo fermati anche da un posto di blocco della polizia.. essendo in 6 in auto avevamo paura di aver creato qualche problema ad Elmer… ma tutto viene risolto con la mancia per il poliziotto di turno e via di nuovo verso la nostra meta

Dopo un’ora abbondante passata per me velocemente arriviamo a Praia do Forte.
L’impatto, oltre al solito caldo, è un po’ di sorpresa.. non dico che pensavo di trovare un posto con impatto turismo pari a zero.. ma neanche che fosse tutto sistemato per accogliere il turista di turno.
Però andiamo a vedere la parte riservata al progetto per la tutela delle tartarughe.
Dove viene spiegato dove e come covano le uova, il percorso che devono fare e come stavano rischiando l’estinzione
Poi, dentro a dei vasconi, finalmente vediamo un po’ di tartarughe e altre specie marine come la stella marina, un piccolo squaletto (che continua a muoversi senza sosta!) e anche 2… tafani
Chiudiamo toccando i 5 gusci di tartarughe appese.
Alla fine fare il giro. anche se abbastanza turistico. ne è valsa la pena.
Evitiamo di andare nelle spiagge vicino alle nuove strutture moderne costruite e su consiglio di un vecchio simpatico andiamo un po’ distante a fare il bagno in una spiaggia poco lontano.
Qui ci sono delle piscine naturali dove fare il bagno.
Così ci rilassiamo alla grande, oltre noi ci saranno 3-4 coppie, sotto l’ombrello affittato da un ragazzo che ci fornisce anche un cocco fresco
Un paio d’ore così le consiglio anche a chi non va matto per il mare come me… fantastiche.

Abbrustoliti, torniamo nella zona centrale di Praia dove Elmer ci porta a mangiare da un suo “amico”
Qui in riva al mare ci facciamo una mangiata che entrerà nel podio delle migliori “magnate” delle vacanza.. pesce appena pescato alla griglia, moqueca di gamberi e polpo con birra a volontà.
La sorpresa sarà il conto…. 11 euro a testa mancia compresa…
Qui a Verbania manco una pizza e birra da Renato
Tornando all’auto mentre passeggiamo per Praia chiedo ad Elmer quanto costi una un casetta a due piani lì.. e, se la memoria mi funziona ancora bene, mi dice 300.000 real.. circa 100.000 euro.. ma sottolinea come 5 anni fa erano 30.000.. ma visto che sta diventando turistica.. i prezzi son saliti.
Effettivamente mi ricorda un po’ Praya del Carmen in Messico…. Con tutte le posade e tutto intorno ancora in costruzione villaggi/appartamenti delle multinazionali
Abbandonando questo posto.. vediamo dei ragazzi che giocano in un campo di calcio.. e la tentazione di entrare è forte.. ma alla fine finchè siamo i campioni del mondo.. meglio non far figuracce.

Arriviamo a casa poco prima che tramonti il sole, ci facciamo un paio di birre a bordo piscina con Elmer… e lo salutiamo.
E’ mercoledì sera e anche questa non è una sera accesa.. alla fine ho capito che in quasi tutto il mondo… da domenica a mercoledì c’è ben poco da fare alla sera. (eccezioni o scoperte –le classiche- botte di culo a parte)
Per muoverci stavolta ci rivolgiamo a Sergio, il taxista brasiliano che parla italiano suggeritoci da Marco, il coglione delle villa.
Sergio fa subito lo splendido, subito parla di puttanazze e ci fa vedere un filmato con una sua performance erotica..… però alla lunga risulterà simpatico.

Visto la mangiata del pomeriggio andiamo a sgranocchiare qualcosa a Pituba, nel posto vicino a quello della sera precedente.
Anche qui, come lunedì non sappiamo cosa fare.. quindi stiamo in questa zona dove troviamo un baretto dove c'è musica dal vivo... gente che balla e qualche bella ragazza.
Passiamo la serata così bevendo un pò di birra e caipirinha ascoltano questi musicisti, tra di noi qualcuno prova a ballare con gli altri che ridono.
In questo baretto abbastanza scancio tiriamo fino l'1.30... Sergio compare dal nulla senza preavviso (chi è? un sensitivo?) e ci facciamo portare alla villa.

Domani relax totale, sole spiaggia e finalmente aprono le disco!

mercoledì 3 giugno 2009

Cena Altea! 23 maggio

Finita la stagione calcistica… c’è stata la cena, luogo di ritrovo il nuovo ristorante osteria dell’oca giuliva.



Come al solito ci son state le premiazioni per i migliori della stagione….

Assenti giustificati Ivo e Cianci.. mentre come al solito ci sono stati i soliti paccari dell’ultima ora.

Tra questi Carlo (il fu una volta “carlitos”) per una misteriosa cena importantissima e il nostro dirigente Colombo (quello che comprava le partite contro il Massino) per la festa di compleanno di Falcio (pacco rifilato anche a lui… immaginiamo con la scusa di dover andare alla cena di squadra…)



Vabbè… metto qua le poche foto disponibili e l’elenco dei premi









PREMIO DIFENSORE PIU’ FOCOSO DELL’ANNO: Red Baron…. Premiato con il dado dell’amore (non si sa mai che prenda qualche spunto…)

PREMIO DIFENSORE CHE HA FATTO URLARE DI + GLI AVVERSARI: Ago… premiato il portachiavi/sveglia simil orgasmo femminile

PREMIO CORRIDORE DELL’ANNO: Fede… premiato con il libro “Bonsai: i segreti per potarlo”..

PREMIO QUALITA’ X GLI STOP A 1 METRO: Obe… premiato con la guida sui viaggi low cost per ottimizzare la preparazione dell’anno prossimo

PREMIO RIVELAZIONE DELL’ANNO: Teo Riva… premiato con la fascia di capitano… visto che al venerdì/sabato sera il nostro capitano è lui

PREMIO DISCIPLINA TATTICA (SE SUONA LA SVEGLIA): Zad… premiato con un mazzo di carte particulare...visto che deve migliorare a poker… e poi a lui quelle cose non piacciono

PREMIO TIFOSO PIU’ PRESENTE (1 presenza in tutto il campionato): Manuel… Premiato con una tetta finta da usare in ufficio…

PREMIO INSULTATORE DI ARBITRI DELL’ANNO: Vale… premiato con l’unica coppa che la squadra è riuscita a dargli… l’oscar del pom***o

PREMIO BEST PLAY OF YEAR: Mel ….. o meglio le rimesse laterali di Mel…premiato con il libro “la storia del Napoli calcio” … squadra di cui è tifosissimo