lunedì 26 dicembre 2011

Argentina da nord a sud - 4.700 km in bus più Buenos Aires: parte 8!

14 novembre - l'arrivo

Ci siamo! 3 ore e siamo al El Calafate; la giornata è splendida, peccato non essere già sui ghiacciai.
Sento il bisogno di una doccia.. guardo fuori dal finestrino e mi intravedo nel riflesso.. sto sorridendo.. bella sensazione.


SI INTRAVEDE IL LAGO ARGENTINO

In queste ore di bus ho avuto parecchio tempo per pensare (oltre che per dormire), pensieri che spaziano in molteplici argomenti... su me stesso, su cosa sono, sulle cose che ho scoperto di me in questo viaggio, su quello che non potrò mai essere.. ecco, forse ora son più consapevole di chi sono e so che se voglio posso arrivare ovunque.
Poi ho pensato ad altro.. a come sia bello un sorriso e alla sua potenza, al calore di un abbraccio inaspettato, alla sensazione eccezionale di godersi un posto fantastico in totale solitudine, a come noi spesso diamo troppo importanza agli oggetti (ho incontrato gente che con niente sono molto più felici di chi ha tutto), alle tante persone incontrate fin qui, compagni di qualche minuto o di qualche giorno.
E riguardo me, oltre questo, ho constatato che non son proprio il tipo da viaggio in solo zaino (mi da troppo fastidio!) e da ostello in camera condivisa.
Per il resto, sto viaggiando da solo e son finito in situazioni che difficilmente avrei affrontato con altra gente. Adoro viaggiare con i miei amici, ma ogni tanto essere messo con le spalle al muro aiuta, ti obbliga a reagire, interagire, affrontare di petto quello che la vita ti mette di fronte.
Nel frattempo sto completando il mio viaggio in bus da Nord a Sud, non era programmato, non so neanche quanti km sono, ma personalmente, per me, questo è un gran traguardo.
19.30
mi sto godendo una birra sotto il sole patagonico, un pò di relax dopo tanto correre.
Non fa il freddo che mi aspettavo ma c'è un vento parecchio fastidioso; ho appena prenotato il tracking sul Perito Moreno e fatto la spesa al supermercato per il pranzo al sacco di domani; sono eccitato ma anche un pò preoccupato, alla fine sono 4 ore piene con i ramponi sul ghiaccio! vediamo come andrà.

Per il resto El Calafate non mi piace molto, sono quelle cittadine nate solo per il turismo, una strada di soli negozi-ristoranti-agenzie viaggio-hotel. Va bene solo come punto d'appoggio e poi qui i prezzi sono Europei, mi sa che da questo punto di vista la pacchia è finita, anche B.Aires sarà abbastanza cara.

EL CALAFATE

SIAMO VICINI A CASA.....

Intanto oggi e domani son in compagnia del tedesco conosciuto nell'ostello a Bariloche e ri-beccato sul bus; un pò di compagnia fa sempre piacere.. tra l'altro è rimasto scioccato quando abbiamo preso il tour BigIce in agenzia.
Quando la tipa ci fa "siete fortunati,a quest'ora il BigIce è già tutto esaurito" io ho risposto ridendo "allora ci fai uno sconto, lastminute".. lui è rimasto di sasso e anche dopo continuava a ripetere “lastminute” e a ridere....

Ovviamente lo sconto non ce l'hanno fatto.

Stasera dopo cena preparo lo zaino e via a letto, domani voglio essere in grande forma.

15 novembre - il ghiacciaio

Sono le 19.20, ho appena finito di fare la doccia dopo essere tornato dal tour sul Perito Moreno; posso solo dire una cosa.."fantastico", una delle giornate e delle esperienze più belle della mia vita.
Son stanchissimo ma stra-soddisfatto; tutte le fatiche, le peripezie per arrivare qui sono già alle spalle, ne è valsa la pena per questa cosa imperdibile.
Questo giro lo sentivo particolarmente; anzi la sera prima son in tensione pre tour, spero di farcela bene visto che lo danno come abbastanza duro e così, per distrarmi, son andato a cenare con una pizza orribile al costo di quella italiana (el Calafate mi gusta ancora meno!).

Comunque il tour si sviluppa così: transfert, un'ora di visita sulle balconate di fronte al ghiacciaio, barca panoramica con attracco sulla sponda opposta, 1 h e mezza di camminata nel sentiero che il ghiacciaio in modo da arrivare all'altezza giusta, ramponi e 4 ore di camminata sopra il ghiaccio, ritorno scendendo nel sentiero di prima, barca e ritorno a casa.
Sveglia alle 6 e già la giornata inizia bene, a far colazione vedo una gran bella figa, ovviamente è accoppiata ma attacco subito bottone con loro e scopro che sono polacchi.. inutile commentare.
Colazione e si parte, mi ricongiungo con Anton (il tedesco)

Sento quel tremolio, quella voglia di arrivare, voglio vedere il ghiacciaio il prima possibile, mi sento un po’ come quando da bambino aspettavo impaziente natale.
Quando arriviamo alle balconate, verso le 9, non c'è nessuno, siamo solo noi del gruppo (una 40ina). come tutte le meraviglie naturali non puoi spiegarle ad altri, puoi solo ammirarle e viverle.
C'è anche un arcobaleno e alcune nuvole lasciano che il ghiacciaio sia illuminato del sole a volte si e a volte no, dando un effetto e colori differenti.
Sinceramente io sarei già soddisfatto così, è una meraviglia.
Poi nella giornata si prosegue come previsto; bellissima la barca anche perché, appena attraccati, vediamo un pezzo di ghiaccio staccarsi, il rumore simile ad un tuono e poi lo osserviamo che crolla nell'acqua per poi riaffiorare e galleggiare.. non so, dal vivo ti da un senso di potenza assurda.
Della camminata posso dire che non è leggera, anzi, però la si può fare tranquillamente con poco poco allenamento.
DALLE BALCONE DI FRONTE

IO, IL GHIACCIAO E IL TEDESCO











SI PRENDE LA BARCA








IN CIMA AL GHIACCIAIO












RITORNANDO IN BARCA




Delle 4 ore in cima al ghiacciaio mi hanno impressionato parecchie cose.. il vento forte che a volte sembra quasi ti faccia cadere, le insenature nel ghiaccio così diverse l'una dall'altra, i fiumiciattoli che si creano, i colori (questi veramente eccezionali.. in particolare quando il sole riflette sul ghiaccio e il blu dell'acqua.. un blu vivo, accesso.. mai visto prima.)
Poi mi ricordo ancora il silenzio rotto solo dai rumori dei ramponi sul ghiaccio, il pranzo al sacco con intorno solo il bianco, il fatto che l'itinerario non è fisso ma scelto sul momento dalle guide in base al ghiaccio ed per chiudere la sorpresa finale sulla barca.. bicchiere di whisky con ghiaccio del Perito Moreno.
Tutte cose che raccontate non rendono ma a viverle te le ricordi per sempre

Oggi ho sentito veramente la sensazione di forze e potenza che ti trasmette il ghiacciaio.. lui sta lì, non lo smuove niente e nessuno… Ti senti quasi onnipotente.
Bè ora vado a mangiucchiare una specialità dell'ostello e poi a farmi una birra con il tedesco per salutarlo.
Domani volo per B. Aires, ultima tappa di questo viaggio.
Qui sarà meno improvvisato, ho sentito i parenti e in serata mi verranno già a salutare..
Ultimi 6 giorni e mi sembra di essere via da almeno 2 mesi.

domenica 18 dicembre 2011

Argentina da nord a sud - 4.700 km in bus più Buenos Aires: parte 7!

13 novembre - Un giornata tra i gauchos

Sabato sera, son le 9 passate, mi sembra un pò strano essere qui in ostello a guardicchiare la tv che passa il film "il grande lebowski" con uno che cucina da due ore manco fosse a masterchef.
Di solito il sabato non riesco a star a casa neanche a Verbania, ma sinceramente questo è il mio ultimo pensiero.. di far serata ora non mi importa tanto, ho passato una grandissima giornata e poi domani sveglia alle 4.45! devo prendere il bus per l'aeroporto, così da arrivare a ElCalafate.
Fossi stato con gli amici sicuramente saremmo finiti a far serata fino alla partenza senza neanche dormire, l'abbiamo già fatto tante volte... ma oggi va bene anche così.

Come dicevo, è stata una giornata fantastica! son andato alla festa gauchos, ma non a quelle preparate per i turisti, ma proprio alla loro fiera/festa con quasi solo gente del posto.
Lascio Bariloche soddisfatto, contento per i posti visti, i momenti passati in compagnia e quelli passati da solo, per la gente incontrata e con cui ho condiviso anche solo 5 minuti ma che alla fine mi ha dato tante cose, tante emozioni.

La giornata è iniziata in centro con la parata lungo la via principale.
Applauditi dalla gente son passate le varie "famiglie gauchos" vestite a testa suddivise in tre categorie.
Prima la banda, poi i ballerini/e (quasi tutti bambini; mi sembrava carnevale ma con la differenza che per loro quella è la vita reale, non come per noi che ci mascheriamo da qualcosa che non saremo mai) ed infine tutti quelli a cavallo.. giovani, adulti e vecchetti!




IMMAGINI DALLA SFILATA A BARILOCHE

Finita la parata prendo il colectivo e a 30-40 minuti arrivo in piena pampas al campo della fiera. A vederlo sprizzo di gioia, sembra una nostra fiera campestre o paesana, però tutto molto più "acceso"; in mezzo c'è il campo per la competizione e intorno, tra gauchos che arrivano a cavallo, ci sono auto scassatissime scoparse dalla circolazione 25/30 anni fa, famiglie che si preparano alla festa, bambini che si sfidano a cavallo
E poi la zona per la "festa".. con banchetti (fatti in legno e lamiere) di tutti i tipi; quelli che vendono da bere, altri con Asado e altra carne messa alla brace, o quelli che vendono gelati e oggetti vari.
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ASADO ALLA BRACE

BARETTO IMPROVVISATO

GAUCHOS A CAVALLO

Quando arrivo è ancora presto, così gironzolo finchè non vedo uno stand con esposta la bandiera del Torino F.C. (in verde?!?). Non posso non fermarmi.. scambio due parole con i ragazzi e dico loro della mia fede granata.

Questo sarà il momento più bello della giornata, passerò un'oretta con loro parlando del Toro (mi spiegano che c'è una squadra a ElBolson che preso lo stemma dal grande Torino), del Boca Junios (tifato dal 50% + 1 dagli argentini, secondo loro), di Martin Palermo, della loro vita, dei mondiali di calcio.. ci si confronta mentre stiamo intorno al fuoco ed intanto mi offrono di tutto.. Mate (tutti gli argentini che me l'hanno offerto e quando gli dici che l'hai già assaggiato ma non ti piace granchè, tutti rispondono "perchè non te l'hanno fatto bene, prova questo"), Empanades, Choripan, ect
Provo a pagare più volte, ma niente.. non ci riesco.. è tutto offerto per "l'amigo italiano del Torino".
Quando si riempe la festa li lascio per farli lavorare in pace, ma questa gente semplice (alcuni anche senza denti o con i segni del loro pesante lavoro) con dei gesti amichevoli mi hanno fatto sentire come loro amico, a mio agio.

Il pomeriggio è passato via tra le varie competizioni a cavallo e con i vecchi che scommettevano soldi sul lancio dello zoccolo della mucca.

LANCIO DELLO ZOCCOLO

ALTRO PUNTO RISTORO

L'UNICO BAGNO PRESENTE

MISS GAUCHOS

SFIDE DA GAUCHOS


Un pomeriggio esaltante anche perchè vissuto con pochi altri turisti (una decina al massimo) e quindi molto molto reale.
Alle 6 e mezza decido di anticipare la cena e prendere un lomito (panino con bistecca).. porzione enorme, qualità buona ma non il massimo, anche perchè era la parte finale.. effettivamente a pensarci bene era da aspettare la 2a tornata di carne.
Tornando in bus, son parecchio stanco ma con una giornata da ricordare.

A proposito, ora ho finalmente assaggiato tutta la carne possibile.
Asado, chorizo, asado de tira, parilla (grigliata), sanguinaccio, lomito, choripan (pane e salsiccia), capretto.. ora mi dedicherò all'asado e bife de chorizo, le parti migliori!

Son le 11 di sera di sabato, tra poco vado a dormire tanto anche la serata di ieri non ha offerto molti spunti.
Dopo una birra in ostello son uscito a cena con il Mexicano-americano (The Motherfucker); due parole, mentre mangiavo una trota, con la chicca in cui gli spiegavo come fare la pasta all'italiana.
Poi, da solo, ho provato un paio di pub ma nonostante tutti dicano che qui c'è movimento, mi è sembrato un pò morto.
In particolare il secondo, che era un discopub molto pubblicizzato, alle 1 e mezza aveva dentro una ventina di persone, non di più.. parlando con il barista ho avuto poi la conferma che la città si riempe in due occasioni, durante la stagione invernale dove è piena di turisti (per sciare) e alla fine delle scuole, quando vengono qui a festeggiare il diploma una marea di giovani...
Quindi questo è periodo sbagliato.
Per ora, a parte Salta, non ho fatto molta vita notturna, un pò non c'è stata occasione e un pò che in questo viaggio sto cercando altro.. e per ora lo sto trovando.

E ora.. Perito Moreno, a noi due!


14 novembre - surprise!

Ore 15, che avventura! solo questa parola può rappresentare bene quello che è accaduto... una grande avventura! gli imprevisti fanno parte del viaggio e superarli rende la cosa ancora più eccitante.
Ma che è successo? C'è tempo.. ho 23 ore per scrivere qualcosa visto che al El Calafate ci arriverò in bus e non in aereo.. che storia! tutta l'Argentina da Nord a Sud in bus.
Perderò un giorno ma sono esaltato da questa situazione, ora riposo un pò mentre mi guardo il verde giallino sulle montagne e nelle distese qui intorno.. distese senza fine, dove ci sei tu, la strada e basta.

Il volo Bariloche-El Calafate è sempre stato sfigato; una volta comprato sono iniziati i problemi; prima i problemi con la nube vulcanica, poi hanno chiuso l'aeroporto e ci hanno dirottato ad Esquel obbligandoci a 4 ore di bus per arrivarci.
Ma almeno di questo ne eravamo consapevoli già un mese prima di partire..
Ora invece, levataccia alle 5 di mattina per essere portati in aeroporto dove poi veniamo informati che il volo è stato cancellato per sciopero.
Qui è scattato il panico, saremo una 80ina di persone, gente con tour programmati, persone che hanno tra 2 giorni già un altro volo prenotato.. insomma, tutti si accalcano e non si capisce cosa si possa fare.
Tornare a Bariloche e parlare con l'ufficio della compagnia aerea? Prendere un bus da Esquel? Ma c'è e se si, quando parte? (quelli dell'aeroporto sostengono che non oggi non c'è nessun bus), aspettare qui e provare a prendere il volo di domani?.. dell'aeroporto nessuno ci aiuta, in pratica siamo tutti lasciati a noi stessi.

Io studio un pò la situazione, parlo con tutti, divento il traduttore ufficiale spagnolo-inglese per una decina di persone..più che altro cerco di capire chi ha le idee più chiare.
E quando tutti siamo rassegnati nel tornare a Bariloche, io non son convinto.. non mi piace tornare indietro e poi per far che cosa?.
Allora rimaniamo fuori dal bus io e i più "svegli", una coppia di giovani cino-americani e un'altra di vecchi australiani.
In particolare i primi sostengono di aver prenotato al telefono, tramite un'agenzia di Bariloche, due posti sul bus Esquel-El Calafate che parte tra mezz'ora.
Allora sgaiattolo via da tutti e in taxi con i due arzilli vecchietti australiani raggiungiamo la stazione dei bus.
Alla stazione corriamo come dei pazzi! E' vero, il bus c'è! ma ha solo 4 posti liberi e così 2 vanno agli australiani e uno a me! Vamos!!!
24 ore di bus ma almeno perderò solo un giorno e ho la certezza di arrivarci.
Nel frattempo arrivano anche i cino-americani, della loro prenotazione non c'è traccia e quindi non c'è posto per loro.
Mi spiace, capisco il nervoso di mancare l'obiettivo per un pelo, e quindi li aiuto con il tipo dei biglietti (detto "il baffo"), gli avrei anche prestato i soldi visto che la compagnia dei bus accettava solo cash e loro non ne avevano abbastanza.
Mentre aspettiamo di partire pian piano arrivano anche gli altri passeggeri del volo; il baffo dell'agenzia è preso d'assalto e per un'oretta ritorno ad essere il traduttore ufficiale tanto che quando sto per partire sento una pacca sulla spalla, mi giro e vedo lui, il baffo, che esce a stringermi la mano e a ringraziarmi per l'aiuto prestato.
Devo ammettere che l'adrenalina era ai massimi; l'incertezza, la fuga di nascosto dal gruppo, la corsa per i posti sui bus e il lieto fine..
Perchè ormai questo era il massimo ottenibile, arrivare a El Calafate il giorno dopo.

E ora mi continuo a godere il paesaggio.. le stradi verdi, l'orizzonte vuoto, gli animali liberi di pascolare, fenicotteri rosa che beveno dalle pozze d'acqua, i paesini totalmente sperduti, la strada tutta sconnessa a una sola corsia che quando incroci un altro mezzo devi quasi fermarti.
Che dire? mi sento positivo, mi sento contento. .insomma mi sento vivo!

MONTAGNE POCO DOPO ESQUEL

IO SUL BUS

SCENDENDO VERSO EL CALAFATE

ANIMALI AL PASCOLO

A proposito.. sul bus chi mi becco? il giovane tedesco dell'ostello bevitore di panachè che avevo salutato ieri dicendogli che io ci sarei andato in aereo.
Lui è partito da Bariloche alle 11, a saperlo prendevo direttamente il bus e mi facevo anche il sabato sera!

Una parentesi la apro su cosa vuol dire avere un pò di esperienza in fatto di viaggi.
Oggi nello zaino avevo alcune cose fondamentali: soldi cash per ogni evenienza (se non li avessi avuti niente bus, visto che il bancomat era fuori uso), avere dollari (gli Euro non li avrebbero presi), avere qualcosa da mangiare (biscotti, sennò ora sarei a digiuno da quasi 20 ore), capire sempre chi ha idee chiare e chi no, parlare un pò con tutti visto che un aiuto inaspettato può sempre arrivare e poi avere una sim locale per chiamare ostelli, agenzie ect.
Dopo questo mi promuovo come viaggiatore indipendente e ora tutti in coro da stadio.. "tutti ai ghiacciai... andiamo tutti ai ghiacciai.."

ps. Adoro i viaggi così, sento una carica nuova!