martedì 30 settembre 2008

siamo tornati - Altea football club

Eccoci... ieri sera posticipo di lusso al campo di San Martino
Altea - Porky's
Risultato a parte (anche perchè non so ancora bene se è finita 8-2 o 9-2) la squadra c'è!
Si son viste cose inimmaginabili fino a qualche tempo fa
prima di tutto, un bomber vero, Giuri ha segnato 5 goal e ha fatto vedere come si deve muovere un attaccante. bravo Vale, bell'acquisto!
Seconda cosa, il bomba, Fede gioca alla grande da centrocampista e da la possibilità a Mino di non prendersi sempre il carico dell'impostazione del gioco.
Al bomba si vede che la preparazione in Russia gli ha fatto bene... propongo di ripeterla prima del girono di ritorno
Altro evento straordinario.. la presenza di Colo.. era dal 1984 che non si presentava alla prima gara.
Per il resto solita roccia Galia "zad", e solito busti quest'anno sempre più in versione Belardi.
La nota negativa è stata la prestazione del "De Rossi" nostrano.. (che sarei io...) entrato in campo in versione "Gino Ricci di Basilea", poco aggressivo e senza grinta.. prometto che se gioco così un'altra volta appendo le scarpe al chiodo
Chiudo segnalando i 3 assist del capitano Mel.. ovviamente neache uno fatto con i piedi..

Qui stadio a voi studio

martedì 16 settembre 2008

Russia: 5 e ultima parte. il weekend finale

Venerdì 29 agosto
Dopo una settimana intensissima decidiamo di prenderci un po’ di tempo.. così, visto anche la serata precedente poco impegnativa, ci facciamo una bella dormita.. in modo da riprendere un po’ di energie
Il risveglio è verso l’1 e il programma odierno prevede una cosa particolare

Infatti, prima di partire, il Rosso aveva parlato del suo tour con una sua collega russa..
Così tra un una cosa e l’altra aveva preso il numero della nonna di lei.. che si era gentilmente offerta di accompagnarci a fare un giro per la città.
Per me non c’è nulla di più interessante visitare una città con una persona che è nata e cresciuta lì, e che ci può raccontare molte cose sulla storia e su come è cambiata la situazione negli anni.
L’appuntamento è alle 3 in Piazza Rossa.. riconosciuta subito la nonna e fatte le presentazione del caso, iniziamo a far la classica visita con lei.
Tra l’altro vediamo che aveva portato dei fogli… si era preparata per l’occasione
Passiamo tutte le attrazioni principali, dall’esterno del Cremlino, alla chiesa di San Basilio (dove entriamo), ai magazzini gum, alla cattedrale di Kazan (altra visita all’interno) e poi camminiamo parecchio per le strade vicine..
Ogni passo è occasione di aneddoti, racconti che ci fanno vedere le cose anche con un occhio diverso.
Tra com’erano i magazzini Gum alla fine della guerra fredda, al luogo dove tagliavano la testa in piazza rossa, al fatto che tutte le chiese durante Stalin furono chiuse, a tutti gli edifici rinnovati.. ect.ect.
Passiamo anche davanti alla sede del Kgb e dopo quasi 2 ore ci ritroviamo in piazza Rossa.. stavolta però dietro la chiesa di San Basilio.. dove possiamo fare anche delle belle foto
Anche qui c’è il classico matrimonio russo… tanto che penso “non vedo l’ora di tornare a Mosca per festeggiare il matrimonio del Colo”
Poco dopo le 5 salutiamo la nonna, mangiamo un trancio di pizza da Sbarro e torniamo sulla strada del nostro appartamento.

Stavolta, altro che A-TEAM, siamo stramotivati e ci prepariamo alla battaglia.. manco fossimo quelli del telefilm “Classe di Ferro”
Usciamo abbastanza presto, ceniamo in un ristorante turco sulla Arbat vecchia… prezzo regolare con Champagnoski in chiusura.
Qui incominciano a sorgere i primi problemi, il nostro Colo dimostra poco allenamento alle nostre vacanze.. così che inizia a soffrire a problemi di stomaco (o forse di fegato…).
Mangia poco, beve poco, dice che ha crampi… prova a sistemarsi sparando una bomba nel “pulito” cesso turco.. ma niente.. però essendo un “classe di ferro” non molla.
E’ prestissimo… non è neanche mezzanotte.. il piano è di andare subito al Fabrique, a quell’ora abbiamo più possibilità ad entrare.
Poco dopo mezzanotte arriviamo al locale, ci separiamo in gruppi di due.. .ma niente… i primi vengono subito rimbalzati dal buttafuori..
Iniziano le maledizioni, il Bomba prova l’effetto tavolo… va secco e chiede ma niente.. stasera tutti tavoli son prenotati, gli da il numero di telefono e gli dice di chiamare per prenderlo per la sera seguente.
Mentre le previsioni danno una serata simil ieri sera e il Vale dice “io al karma stasera non ci vado” ci diamo da fare per trovare info alternative.
Fermiamo tutte le tipe che arrivano e chiediamo una disco alternativa.. ma sempre di livello.
E qui, arriva la dritta del secolo, la soffiata del cavallo vincente… il nome e l’indirizzo del club che ci aprirà le porte della “moscow never sleep”.
Qui il nostro Peo Colombo molla il colpo, troppo forte il dolore…. Così prende un taxi e se torna mestamente in appartamento

Arriviamo al locale e vediamo parcheggiate Bentley, un ferrari, delle porsche.. tutte macchine di gran livello…
Immaginiamo un altro rimbalzo.. invece il primo drappello di uomini (il Rosso, il Vale e Mel) entra facilmente… così come successivamente anche io e il Bomba
Il locale non è grandissimo, ha due banconi, una bella pista da ballo, e lo spazio per i tavoli sia vicino alla pista che al piano superiore.
E’ il locale che piace a me… non troppo dispersivo ma neanche minuscolo
Qui il bomba, come al solito, si lamenta che è troppo sano… ed iniziamo subito con i classici giri di vodka e qualcuno anche di whiskey
Al terzo giro in un quarto d’ora.. il barista mi dice ridendo “take the bottle”… ma per noi è iniziata l’ora di lanciarci in pista
Manco fossi Usain Bolt, tempo pochi minuti ed inizio subito a ballare con una figa….. peccato che non parli molto inglese… quindi vedendo che la situazione non decolla mollo il colpo
Mi ordino un whiskey e cola… e vedo i “Vitelloni del XXI secolo” che son già lì con un gruppo di ragazze
Una parla italiano e qui scattano le solite cose, fotografie.. baci.. abbracci
Lascio lavorare in pace i Vitelloni e mentre il Rosso fa partire la classica bottiglia di Champagnoski, mi ributto verso la pista
Qui vengo catturato dagli occhi di ghiaccio (e non solo dagli occhi) di Svetlana.. inizio a martellarla più convinto che mai… ma stranamente non cade subito nella mia tela
Però la compagnia è veramente piacevole e, nonostante non riesca ad affondare il colpo, mi piazzo con lei e ci passerò gran parte della serata
Ogni tanto osservo gli altri… il Rosso continua a stare con la russa che parlava italiano, Mel, il Vale e il bomba sono totalmente fuori dalla mia visuale
Il tempo vola e di colpo arriva il bomba che, per aiutarmi, prova a portar via l’amica di Svetlana, niente da fare..… la ragazza non vuole concedersi la prima sera.
Così quando va via torno in pista per recuperare il tempo perduto nonostante abbia in testa i suoi occhi di ghiaccio.
Ormai son le 4 passate.. Mel assomiglia sempre più a snoop dog, il Vale brinda a martini dry… Il bomba è al tavolo con Igor, la sorella di Igor e un’amica di lei
Io ballo un po’ con la sorella di Igor…. E poi vediamo lentamente svuotarsi la disco.. intanto ci chiediamo “Chissà Colo come sta?”
Son le 6, il locale chiude… il sole sta salendo… qui vediamo ragazze ubriache che ci provano con i pochi ragazzi rimasti…
Maledico il momento in cui ho scelto di fare il corso di spagnolo e non quello di russo…
Alla fine io e il Bomba seguiamo delle ragazze in un mini market li vicino
Il Bomba impartisce gli ordini.. “io di qui.. tu vai di lì, così le chiudiamo in mezzo”… ci facciamo due risate con loro e prendiamo il solito taxi abusivo
Alle 6 e mezza torniamo in appartamento… Quando facciamo per sincerarci delle condizioni di Colo veniamo a sapere che casualmente ha trovato un canale dove facevano pornazzi… le occhiaie sul suo volto ci fanno immaginare cosa sia successo



Sabato 30 agosto – the last day
E’ l’ultimo giorno e voglio godermelo in pieno
Il tempo anche oggi non è dalla nostra.. le solite nuvole che non lasciano spazio al sole.. ma come al solito niente pioggia.
Oggi visiteremo l’interno del Cremlino
Tornati, come ormai tutti i giorni, in piazza rossa entriamo dentro e visitiamo tutte le cose suggerite dalla guida… Dal cannone che non ha mai sparato.. alla campana che non ha mai suonato.. fino all’Armeria dove son presenti gioielli ed alcuni oggetti appartenuti agli zar
Effettivamente l’unica cosa interessante è proprio l’Armeria.. il resto sembra messo apposta per giustificare il prezzo dell’ingresso.
Alla fine abbiamo tagliato parecchie cose dall’idea originaria… non visiteremo, il convento Novodevichy, il museo della grande guerra patriottica, il museo dei cosmonauti e diversi parchi.. ma però almeno il minimo l’abbiamo fatto.

Prima di finire la giornata non possiamo non andare al mercato Izmaylovo, che secondo le guide è una manna per chi ricerca souvenir a buon prezzo.
Proprio quando mi pavoneggiavo “a Mosca non ho sbagliato una fermata della metro”… tac .. ecco l’errore banale.. che ci porterà a cambiare linea tre volte prima di tornare sulla giusta direzione
Perdiamo almeno mezz’ora.. ma alla fine arriviamo a destinazione.
Essendo il mercato fuori dal centro.. notiamo come più ci si allontana più le fermate della metro son distanti
Usciti dalla metro troviamo un ambiente totalmente differente.. la precisione e la pulizia del centro lasciano spazio ai casermoni stile sovietico, intorno a loro c’è un centro commerciale nuovissimo
Trovare il mercato è semplice.. basta seguire il flusso di gente che va e viene con sacche piene di cose mentre accostate ai ci sono delle signore che vendono camicette e tovaglie fatte a mano.
Nel mercato si trova di tutto ed è diviso per settore… la parte cibo, la parte “pellicceria”, quella “orologeria” e anche “souvenir”..dove regnano le matrioske
Giriamo un po’… e parte un gruppo di turisti romagnoli cerchiamo di approfittare dell’affare migliore
Il colpo da 90 è del Rosso… che prende un colbacco enorme… non ho ancora capito di cosa sia fatto… cmq allegherò la foto per farvi capire
Io e altri ripieghiamo su un colbacco classico e su qualche matrioska da portare ad amici e famiglia
Tra le cose che avevano attirato la mia attenzione c’era un telefono nero..dell’epoca sovietica che sembrava anche originale
E così si chiude la nostra ultima giornata moscovita

Ci avviciniamo alla nostra ultima serata, provo un misto di paura, eccitazione ed emozione…
Rilassatissimi proviamo il colpo del secolo…. –il tavolo al fabrique-
Colo chiama il numero preso la sera precedente… la ragazza gli dice che c’è posto… e che per 6 ragazzi il totale è 34.000 rubli con una bottiglia… fatti due brevi calcoli… 950 euro ringraziamo ma richiameremo.
Anche il sabato sera sarà una lotta per trovare il posto… ma noi abbiamo da giocare il jolly, il club della sera precedente.

Torniamo a mangiare sulla Arbat vecchia… stavolta niente turco.. finiamo a un thailandese dove riusciamo a prendere anche vino rosso
E via.. son le 24.30.. e andiamo secchi al “nostro” club.
Anche in questa serata l’ingresso è molto easy…. Quando andiamo al bancone ci si avvicina una ragazza dello staf, ci chiede se vogliamo un tavolo.. costa 15.000 rubli però con consumazione illimitata… chiediamo più volta conferma sulla totale libertà di consumazione, perché non ci crediamo.. io quasi piango dalla contentezza.. mi commuovo

Da qui in avanti potremmo anche andare alla trasmissione “Il Bivio” di Enrico Ruggeri.
Cosa sarebbe successo se non avessimo accettato l’offerta del tavolo? Come sarebbe andata se non avessimo investito 70 euro a testa?
Non lo so… fortunatamente posso dire cosa è successo prendendo il tavolo

Da quel momento tutto ciò che verrà detto o fatto avrà dell’incredibile… è facile che non mi ricordi di molte scene… ma quando l’alcool gira e in più sei distratto è facile perdere l’attenzione
Ordiniamo subito una bottiglia di Martini Dry… e ci guardiamo intorno.. la pista inizia a riempirsi, al tavolo dietro di noi brindano dei ragazzi russi.. mentre al tavolo di fianco ci sono due coppie.. la cosa interessante è una ragazza che indossa la maglietta “i love dick”.
Finita la bottiglia di bianco.. nè ordiniamo una di vodka… qui mi vesto da barman è continuo a riempire i bicchieri di tutti
Il rosso apre le danze invitando le prime due ragazze che passavano vicino al tavolo…effettivamente non son il meglio… quindi si sacrifica, per non fare brutta figura, il buon Peo Colombo
Frantumato il guinness dei primati di vodka consumata nel minor tempo.. parte la cavalleria pesante.. al tavolo arrivano altre ragazze
Qui mentre una delle prime ragazze sentenzia al Rosso con un “Ma fate sedere al tavolo le pu***ne di strada?”
Io e il Vale intanto ci muoviamo vedendo chi c’era nel locale…
Qui faccio per portare al tavolo una bella mora… più ubriaca di me, mi ferma uno… mi dice “no, she’s my girlfriend”… chiedo scusa e lui chiede di dove sono..
Appena dico che son italiano inizia..”Porto cervo, porto rotondo.. i love Italy.. great…” e non mi molla più.. io son così fuori che vesto i panni di Zampetti e gli dico “this winter.. you, your girlfriend and her women friends in my house in Cortina…”
Manco a dirlo va a suo tavolo a prendere il cell per prendere il mio numero..
Torno al tavolo.. vedo gli altri, Colo è quello che più si dà da fare…
I ricordi si annebbiano….
Tra questi tale Dali.. Tunisino che parla italiano, è lì con la moglie che in pratica lo mantiene..
Decido che è ora di smettere di bere.. per tornare un poco lucido… e torno in pista da solo.
Qui ribecco l’amico russo di Porto Rotondo… che mi presente un’amica…. Con cui passerò un po’ di tempo in pista…e a bordo pista

Torno lucido e dopo un po’ vengo raggiunto dal Bomba… qui andiamo da due… come la sera precedente con Svetlana, stavolta rimango folgorato da questa ragazza.. così andiamo noi 4 in un tavolino all’esterno
Qui il Bomba la spara più grossa del dovuta.. con il suo “do you know Loro Piana?.. i’m Loro Piana” vince il premio “Balla più grossa sparata in vacanza”..
Era talmente grossa che mentre la diceva rideva anche lui.
Sto ancora un po’ fuori dal locale con questa ragazza (il giorno dopo con un sms capirò..dentro al locale c’era il suo ragazzo, che si stava alquanto arrabbiando, e per questo mi proponeva un incontro nei prossimi giorni) ma, avanzando con le ore, lentamente il gruppo si raduna…
Son le 5 e mezza passate… saliamo tutti nella stessa auto.. il taxista ci maledirà per il bordello che facciamo
Vedo così la mia ultima alba in quel di Mosca…

Domenica 31 agosto
La sveglia è alle 11, così da liberare l’appartamento per mezzogiorno.

Il lungo viaggio verso l’aeroporto mette malinconia…. Son veramente giù di corda…Tanto che spero di perdere l’aereo..
Ma niente..è puntuale e come previsto arriviamo a casa alle 10 di sera e quando mi metto a dormire verso mezzanotte… sento che mi manca qualcosa.
Che dire? Russia mi hai conquistato..

THE END

venerdì 12 settembre 2008

Russia: 4 parte mercoledì e giovedì

Mercoledì 27 agosto: MOSCA

Il treno è puntualissimo e il capovagone ci sveglia mezz’oretta prima.
L’arrivo a Mosca è alle 7, il tempo è lo stesso che avevamo lasciato.. un po’ freddo con tutto il cielo coperto
L’idea è di lasciare velocemente i bagagli nel deposito della stazione e andare immediatamente in piazza Rossa, seguendo l’esempio di Jena di Zingarate, sperando che sia ancora semi deserta
Trovato facilmente il deposito bagagli siamo fiduciosi.. ma ci facciamo cogliere ancora impreparati dalla tempistica lavorativa russa.
Ci mettiamo in coda, davanti a noi ci saranno al massimo dieci persone
Bè, il Bud Spencer russo ha la velocità di mia nonna a 85 anni: prende la valigia, la porta lentamente nel suo scomparto dietro di lui, chiede lentamente se si hanno altri bagagli, ti dice quanto costa, prende i soldi, da il resto, torna a prendere il tagliando con il numero di deposito e via..
Il tutto con ampia pausa sigaretta / acqua
Alla fine per lasciare giù i bagagli ci metteremo più di un ora!

E’ancora presto, andiamo in metro… e quella di Mosca non è così semplice come quella di San Pietroburgo… quindi sbaglio subito direzione.
Vabbè non sarà l’ultima volta che sbaglieremo in metro
Il particolare della metro di Mosca che più mi ha colpito è che, in caso fermate di diverse linee indicate nella mappa come la stessa fermata, le uscite sono totalmente differenti e tra l’una e l’altra ci possono essere delle belle distanze.
Comunque, alla fine, riusciamo ad essere in Piazza Rossa per le 8 e mezza… Effettivamente c’è in giro ancora pochissima gente e riusciamo a godercela in tranquillità
Vediamo tutti le principali costruzioni.. la Chiesa di San Basilio (che effettivamente ha sempre il suo fascino), il Cremlino, i magazzini Gum, il museo di Storia Russa, la cattedrale di Kazan
Tutto è veramente affascinante e particolare, anche se è tutto abbastanza moderno o appena ristrutturato.
Vista l’ora cogliamo l’occasione per andare a vedere la Salma di Lenin.
Un giretto veloce ai magazzini Gum e andiamo a recuperare il bagaglio, visto che alle 2 c’è il check-in in appartamento
Il ritiro bagaglio sarà molto più veloce della consegna in quanto chi ritira ha la precedenza così alle due e mezza arriva il ragazzo, molto gay, per darci le chiavi dell’appartamento; un po’ di relax e ci prepariamo per uscire

Giriamo nella via del nostro appartamento, la ulitsa Tverskoy, e capiamo subito che è tutto differente da S.Pietroburgo.
Il traffico pauroso, la velocità della gente, le ragazze più more che bionde, i barboni con le pustole che dormono sui seggiolini della metro, l’effetto per me è forte.. all’inizio mi sento un po’ disorientato, ma poi mi ci abituo e mi piace questa frenesia
Insomma questa è una metropoli
Anche i prezzi cambiano… lo notiamo durante l’aperitivo quando nel listino prezzi vediamo che i cocktail partono da 35 euro in su, optiamo per del vino rosso al giusto prezzo..ma trovare da cenare a buon prezzo sarà un’impresa
Infatti in questa zona tutti i ristoranti presentano prezzi da 30 euro al piatto.. così ci rifugiamo in birreria e riusciamo a mangiare in un ambiente non tirato al prezzo giusto.. tutto chiuso con la consueta vodka e jagermaister

E’ mercoledì sera e molti club son chiusi… facciamo per prendere il taxi, giusto il tempo di fermare un auto ed iniziare a contrattare che nel giro di un minuto dietro si forma una coda di 3-4 auto in attesa per noi
Per strada Colo chiede ad un gruppo di ragazzi e ragazze ubriachi.. che ci indirizzano al Solyanka Club, ma niente da fare.. è chiuso.
Alla fine finiamo al Propaganda
All’interno non c’è molta gente, ma come al solito troviamo spunti per divertirci
In pista, tra ragazze che sembrano prostitute e altra gente, conosciamo una svizzera che sta un russo solo perché vuole imparare la lingua… e qualche altra.
Ma qui, come al Led Limon, è il Rosso a tirare fuori il jolly.
Conosce una strafiga e alla fine si ritrova al tavolo con le altre due amiche; Mel e il Vale corrono in soccorso del povero Matteo.. lasciato solo in mezzo a tre fighe
Mentre la strafiga si dichiara lesbica e bacia appassionatamente l’amica, parte la bottiglia di Champagnoski..
Mentre rivivo la scena dei i “Vitelloni del XXI secolo” …. rimaniamo io e Peo Colombo… ormai in pista non c’è più nessuna… così decidiamo di sfidare la sorte
Prendiamo un taxista e chiediamo a lui dove si può andare.. prima ci fa con la mano..”per scopare”, poi chiariamo che cerchiamo un club normale
Facciamo 15 minuti d’auto… e ci porta in tale “Neo Club”, ovviamente la disco è vuota… ci son solo dei strafatti/strafatte che ballano l’house progressive… manco fossi finito al Cocoricò di Riccione.
Bocciato il locale, beviamo una birra.. ed usciamo… svegliamo un taxista all’esterno che ci fa fare il giro di mezza città in quanto non capisce dove vogliamo andare…. e mestamente torniamo al nostro appartamento dove veniamo raggiunti dopo dieci minuti dagli altri.

La “Moscow never sleep” è partita come un diesel…speriamo non si inceppi



Giovedì 28 agosto: MOSCA

Dopo una settimana intensissima la stanchezza incomincia ad affiorare, quindi il programma di visite viene leggermente assottigliato
Purtroppo non faremo il convento Novodevichy con il suo cimitero.
Anche il giovedì il tempo è costantemente brutto, il solito vento con le solite nuvole.. e zero pioggia
Prendiamo la metro e approfittiamo per girarne un po’ di fermate, confermo quanto letto.. merita veramente farsi un giro.. tra lampadari, statue e interni particolari… è quasi un piacere prendere la Metro.. altro che linea rossa di Milano…
Così, dopo un po’ di tempo a girovagare, torniamo in superficie e ci facciamo la Vecchia Arbat… effettivamente è proprio come mi diceva una mia cara vecchia conoscenza…. È troppo turistica
Tra negozi di souvenir, Mc donald c’è anche l’Hard Rock Cafè.
Comunque ci facciamo una passeggiata.. e il Rosso viene anche fermato dalla tv russa.
Una bella figa lo ferma e lo intervista…(nel senso vero della parola..) chiedendogli cosa ne pensava dei tatuaggi..ect. ect.
A fine strada.. inizia anche a piovere quindi optiamo per la classica sosta birra
La stanchezza avanza e così, quando il tempo migliora, optiamo per andare alla cattedrale Cristo Salvatore.
Veramente bella, così come la vista del Cremlino in lontananza che viene offerta dal ponte lì vicino.

E’ tardi, così torniamo in metro in centro e facciamo spesa in un market.. la serata prevede la seconda “Spaghettata da noi altri”
Arrivati a casa con un casino di roba (champagnoski, caviale, salmone, birre, bottiglia di vodka ect ect) riposo.. e via di fornelli
La pasta questa volta delude le attese… ma siamo convinti di rifarci nella serata…
Così elaboriamo il piano della serata manco fossimo l’ A-TEAM.
Io nei panni di Hannibal Smith, Mel nei panni di Sberla, Vale in quelli di Murdock, il Bomba in quelli di P.E. Baracus, Colo nel Generale Hunt Stockwell e il Rosso in Frankie Santana.
Il piano consiste:
a) provare a sfondare il “face control” del club Opera (considerato uno dei più in voga a Mosca in quel momento)
b) assorbito un eventuale, direi quasi remoto, rimbalzo.. ripiegare sul club “Sorry Babushka”.. peccato che sia l’unico club di cui non avevo l’indirizzo da indicare al taxista
c) se proprio nessuno conosce dove si trova il “Sorry Babushka” ripiegare in un posto che MAI e dico MAI ci rimbalzerà.. il Solyanka
d) se proprio hanno paura di noi… tornare al Propaganda che tanto ormai siamo di casa..
e) pur di non andare a casa finire in uno dei peggiori club mai visti.. il Karma Club

Verso mezzanotte prendiamo il taxi, mentre Vale Mel e il Rosso salgono su una fiammante Lada Ziguli color azzurro pallido, io e gli altri due saliamo su una KIA Magentis semi nuova… e pensiamo “ci è andata bene”.
E invece no…. Il taxista è un pazzo scatenato, appena nota che apprezzo la musica che passa per radio, mette su un cd e mi dice che alla chitarra è suo fratello che ora è in guerra a Bagdhad.
E continua dirmi “good?”…… poi fa passare dei ragazzi sulle strisce e gli fa il saluto nazista..
Per fortuna il viaggio dura poco e mi lascia il suo biglietto da visita “Car Vip agency”
Arriviamo davanti al club, sentiamo la grattata di un cambio…. È arrivata la ziguli
Mentre vediamo che un gruppo di 4/5 ragazze da sole viene rimbalzato clamorosamente all’ingresso.. ci mettiamo in coda dietro due strafighe.
I buttafuori, vestiti da militari, lasciano entrare me e il Bomba.. ma bloccano gli altri 4.
Quindi intervengo io e gli dico di farli passare che sono con noi due… ma il buttafuori mi prende di forza e di butta dentro il locale dicendomi “if I told you that you can enter, you must enter”
Obbediamo all’ordine del Sergente Maggiore Hartman di Full Metal Jacket ed entriamo noi due
Fermati dalla ragazza che gestisce i tavoli, le diciamo che per prenderlo deve far entrare i nostri amici… purtroppo, ci dice, che lei non può intervenire sul face control
Rassegnati facciamo un giro nel locale, che si dimostra di assoluto livello, e poi raggiungiamo gli altri.

La parte a) del piano è sfumata… non c’è problema, andiamo con l’opzione b)
Evitato di prendere gli hammer-taxi presenti all’esterno della discoteca iniziamo a chiedere a tutte le auto che si fermano se sanno dove si trova il “Sorry Babushka”… ma nessuno lo conosce
Dopo 5-6 tentativi.. passiamo all’opzione c) del piano… andare al Solyanka.. il locale che mai e poi mai ci rimbalzerà
Arriviamo al Solyanka.. c’è coda all’ingresso.. mentre vediamo ragazzini che entrano con lo skate e qualche ragazza più che interessante facciamo un errore grossolano, non ci separiamo in gruppetti e ci mettiamo in coda tutti insieme, proprio una mossa da dilettanti… altro che A-Team
Ovviamente il ragazzo che seleziona l’ingresso ci chiede quanti siamo… e tac, rimbalzati anche qui.
Ormai il panico dilaga, insieme all’incazzatura… Mosca proprio non ci vuole accogliere come meritiamo, e allora proviamo con l’opzione d)… il Propaganda
Al Propaganda il giovedì sera è la serata clou… vediamo una figa uscire dal locale stra-ubriaca ed immaginiamo cosa possa esserci dentro
Anche qui ne fanno entrare solo 2 su 6.. sempre il Bomba (ma come fa a superare tutti questi Face Control? Manco fosse George Clooney) e il Rosso
Rimaniamo un po’ fuori per decidere il da farsi.. c’è chi propone anche di mollare il colpo e andare secchi l’indomani prendendo il tavolo in qualche club.
Alla fine finiamo al Karma bar.. giusto per bere l’ultima (o meglio.. la prima fuori casa) birra
Per entrare al Karma bisogna scendere in uno scantinato… entrati capiamo subito in che posto siamo finiti.
Il Vale sentenzia “Mi sembra di essere al Tork’io di Cannobio” .. per chi non lo sapesse il Tork’io era una delle peggiore discoteche della nostra zona… frequentata solamente perché, si diceva, fosse piena di tedesche in estate
Non è questo che vogliamo da Mosca.. e l’umore è abbastanza basso; in pista si alternano alcune tardone ad prostitute in caccia di clienti.
Tra l’altro più che un locale russo.. mi sembra di essere finito in Tunisia.. tra narghilè e ragazzi nord africani.
Optiamo per fumarci un narghilè e poi andare a casa… qui il Bomba organizza il tutto… e mentre fumiamo tranquillamente cerchiamo di attaccare bottone con la ragazza che ballava vicino a noi
Rimbalzati anche da lei… torniamo a casa… e per questa volta non posso dire “Mi piacciono i piano ben riusciti”.

La nostra “moscow never sleep” deve ancora attende…. Ma per poco

mercoledì 10 settembre 2008

Russia: 3 parte lunedì e martedì

Lunedì 25 agosto: SAN PIETROBURGO

Nonostante le mie preghiere il sole non è arrivato, anzi.. è forse la giornata più brutta avuta finora

Peccato perché in questa giornata c’era in programma la visita a Peterhof, la tenuta degli zar fuori San Pietroburgo famosa per i suoi giardini e per le sue fontane.

Nonostante il rischio pioggia e un freddo della madonna prendiamo l’aliscafo che in mezz’oretta ci guiderà nel golfo di Finlandia

Come al solito, tempo 5 minuti e la Lanza family si addormenta mentre il Rosso riesce a passare tutto il viaggio con il libretto illustrativo che ovviamente alla fine non comprerà

Arrivati a Peterhof evitiamo che il vento ci trascini nel mezzo del golfo e iniziamo la visita

I giardini sono spettacolari e nonostante il brutto tempo le fontane dorate sono veramente affascinanti.

Qui mi viene in mente la famosa raccomandazione fatta dalla madre di Colo, “mi raccomando andate a Peterhof sabato che ho visto danno bel tempo”… è proprio vero che i genitori ne sanno una più del diavolo

Dedichiamo l’intero pomeriggio alla visita di tutti i giardini e dei palazzi nei dintorni

Leggendo la guida veniamo a sapere della famosa “coppa” utilizzata da Pietro il grande quando qualcuno infrangeva le regole

In pratica era una coppa da 1,25 litri che veniva riempita di “vino rosso corretto” e che doveva venire sgolata in un solo sorso dallo sfidato.

Chi riusciva era perdonato, chi non ci riusciva stramazzava al suolo e la mattina seguente veniva svegliato e doveva partecipare a una gara d’abbattimento alberi con Pietro oppure fare una lunga gita in barca a vale nel golfo di Finlandia.

Mi sarebbe piaciuto vedere uno degli altri 5 sfidare Pietro il Grande!

Alle 5 di sera torniamo in città, giro panoramico sulla Nevski e ci avviamo verso l’appartamento, è l’ultima serata che passeremo a S. Pietro.

Essendo lunedì sera, la scelta è molto limitata ma mentre ci prepariamo il Bomba mi ricorda una mia frase detta prima di partire “lunedì sera?.. tranquillo so già dove andare.. un posto della madonna”

Per cenere troviamo un ristorantino uzbeco, molto caratteristico, cibo buono (salumi e pelmeni) e vino ucraino

Tutto veramente ad un ottimo prezzo. Peccato non averlo trovato prima

Da lì andiamo a un locale consigliatomi da Dario prima di partire, il Marshall!

Definito come uno dei posti più volgari della città, si presenta come un bar dove all’interno si alternano vari spettacoli di lap dance e per i tavoli girano “gentili” signorine in cerca di compagnia

Piazzati in un tavolo con vista retro lap-dance, il panorama non è niente male.. tanto che penso “proprio una bella città questa San Pietroburgo…”

Ordinato da bere, subito appare una signorina in cerca di compagnia… inizia parlando di se e nel giro di 5 minuti è in braccio al Bomba.

Qui inizia il suo show, prima assegna al Rosso il soprannome di “Sex Machine” e a me quello di “Leone” (ma giusto perché mi ero presentato come “Don Corleone”) ed infine prova in tutti i modi a convincere il Bomba ad andare in appartamento.

Mentre lui, eroicamente, rifiuta le avance.. mentre Mel, seduto su un seggiolino piccolissimo, si lamenta che è troppo scomodo.

Quando la “brava” ragazza inizia a simulare orgasmi, capiamo che è ora di cambiare… direzione Metro, la discoteca dei bocia

Ennesima contrattazione con il taxista e via.. arriviamo in discoteca.

L’età è veramente bassa, ma le fonti dei ben informati non ci avevano dato alternative. Sequestrato all’ingresso il pacchetto di chewing manco fossero bombe a mano iniziamo il giro esplorativo

Per essere lunedì i tre piani della discoteca son abbastanza pieni, così ci lanciamo nelle consuete danze e nei consueti giri di vodka

Se il Bomba fa conoscenze in pista, Colo e il Rosso cercano di farsi la stessa tipa, ampiamente minorenne… Colo arriva ad offrirle un “Funky Juice” in cambio di un bacio, il buon Peo Colombo era eccitatissimo nel vedere il colore rosso del cocktail lasciato sulla lingua della povera adolescente

Successivamente Colo e Mel incontrano due italiani, assidui lettori di Zingarate, che arrivavano da Mosca e si scambiano le opinioni sulle città, tra un consiglio sul Cremlino e uno su Peterhof..

Qui assistiamo ad una delle scene più assurde della vacanza, in un attimo di follia il rosso sposta la gonna della ragazza addette alle pulizie.

Tempo zero arriva il buttafuori e siamo fuori dal locale.. con il nostro pacchetto di chewing in mano.

Piove di brutto e aspettiamo all’ingresso in attesa che passi un auto.. tempo due minuti ed il Rosso è diventato il migliore amico dello stesso buttafuori di prima.. che quasi si dispiace per l’accaduto di prima.

Volendo saremmo potuti rientrare ma visto che il locale non era granchè e la stanchezza optiamo per il ritorno a casa…

Terremo le energie per Mosca


Martedì 26 agosto: SAN PIETROBURGO

Questo è l’ultimo giorno a San Pietroburgo visto che in nottata prenderemo il treno che ci porterà a Mosca.

E’ il giorno della visita al famoso museo dell’Hermitage

Anche oggi il tempo non è clemente, non piove ma c’è il classico vento e nuvoloni ovunque

Prima di andare al museo mangiamo un panino veloce al Mc Donald, vicino a noi si siedono due ragazzi in giacca a cravatta… e dopo poco iniziamo a parlare di calcio

Vengo subito a sapere che sono due ultras dello Zenit San Pietroburgo e le domande più ricorrenti sono su quali sono le franchigie di tifosi più violenti del nostro panorama calcistico.

Dopo un “Juventus Rubbish” da parte mia.. gli chiedo che squadre odiano..e inizia ad elencarmi tutte le squadre di Mosca

Salutati i due ultras, augurandogli buona fortuna per la supercoppa europea contro il Manchester, andiamo al museo

Nella piazza la coda che si presenta a noi è di almeno due ore… ma qui tiro fuori l’asso di cuori, la prenotazione via internet dei biglietti.

Grazie a questa, tempo zero entriamo all’interno del palazzo, passiamo tutti e andiamo al banco informazioni e chi troviamo?

Incredibilmente c’è una ragazza che avevamo conosciuto in metropolitana un paio di giorni prima; in pratica, visto che parlava italiano, ci aveva fermato e avevamo fatto conoscenza.

A distanza di due giorni la ribecchiamo.. e tra l’altro io una botta gliel’avrei anche data…

Entrati nel museo capiamo che per ottimizzare il tempo e la visita ci serve una guida; il bomba e il rosso tornano dalla nostra amica e nel giro di pochi minuti arriva la guida più strana che abbia mai incontrato!

E’ una signora piccolina, che camminava zoppicando a causa di un incidente e che, sinceramente, non era molto gradevole starle troppo vicino….

Il bomba sentenziò “Sembra un Hobbit”

Nonostante tutto ci guidò veramente in maniera ottima, decantandoci (perché non parlava..ma recitava) la storia russa attraverso le varie stanze e i vari oggetti presenti all’interno

Dal trono degli zar, all’orologio senza lancette, ai grandi vasi fino alle stanze della rivoluzione d’ottobre e al tesoro nazista nascosto dopo la 2a guerra mondiale

E’ stato veramente appassionante seguire la storia di questo grande paese tramite la visita in uno dei suoi palazzi più importanti e con una guida che ci metteva passione recitando tragedie e colpi di scena.

Dopo l’imitazione dell’orologio del pavone, salutiamo l'ottima guida e abbiamo proseguito la visita fino alla chiusura alle sei di sera e decidiamo di tornare a piedi in appartamento, attraversando tutta la Nevski per l’ultima volta.

Sarà stato il tempo grigio, la stanchezza o non so che altro…ma mi sentivo un po’ triste a lasciare S. Pietroburgo

Alle 23 parte il nostro treno, mezz’oretta prima arriviamo in stazione… pizza veloce e quando vedo la locomotiva mi commuovo; abbiamo preso i biglietti di seconda classe, quindi a scompartimenti a 4 cuccette.. io e Colo siamo i disegnati per condividere lo scompartimento con degli sconosciuti

Prima di partire i pronostici si sprecavano.. sarà una coppia che scoperà tutta la notte alla faccia nostra, saranno due energumeni russi puzzolenti, saranno due zoccole paurose che non ci faranno dormire… ognuno sprarava la sua.

Ebbene, entrati ci troviamo madre e figlio ventenne… Due persone molto silenziose e rispettose, e per questo abbiamo voluto disturbarle il meno possibile.

Il viaggio inizia puntualissimo alle 23, ci facciamo una birra nello scompartimento dei nostri amici e poi ci mettiamo a dormire.. sapendo che alle 7 saremmo arrivati nella capitale russa.. la città che non dorme mai “Moscow never sleep”

Prima di prendere sonno penso che è un peccato non aver preso il treno diurno.. così da poter vedere la campagna russa.. ma i giorni erano contati.. e bisognava pur fare delle scelte..

Trema Mosca.. stiamo arrivando!

martedì 9 settembre 2008

Russia: 2 parte - sabato e domenica

Sabato 22 agosto: SAN PIETROBURGO

Il risveglio è abbastanza pesante e la programmata visita a Peterhof è rinviata, peccato perché la giornata è splendida.

Nonostante la fatica decidiamo di fare un giro della città, presa la metro fino alla cattedrale di Kazan, visitiamo dall’esterno la stupenda chiesa del Sangue Versato, con le sue cupule colorate e dalle forme rotondeggianti; è incredibile come durante Stalin venisse utilizzata come magazzino per patate.
Con il sole poi i colori spiccano e la chiesa rende veramente.
Da lì proseguiamo verso il ponte che ci porterà alla Fortezza di Pietro e Paolo.
La camminata sul ponte ci apre un ottimo panorama visivo, vediamo i palazzi dell’Hermitage, le colonne e la fortezza con la sua spiaggetta dove dei coraggiosi stanno prendendo il sole e facendo il bagno
Di fronte alla fortezza l’immancabile coppia di sposi, quindi proseguiamo dentro dove passeggiamo godendoci il bel tempo e i vari punti panoramici, e chiudiamo la visita con il museo degli astronauti.
La stanchezza avanza e per finirci del tutto facciamo a piedi fino all’incrociatore Aurora.
Anche in questa giornata abbiamo macinato km ma siamo soddisfatti

Qui nascono i primi tormentoni.. come la canzone “That’s Amore” interpretata ottimamente dal Vale e Colo che si trasforma nel Peo Colombo di Vacanza in America, dove Jerry Calà diceva “A noi ci piace ancora la vecchia cara Faiga”

Per iniziare la serata torniamo al ristorante georgiano, dove mangiamo di nuovo ottimamente.
E’ sabato sera e proviamo ad andare al Led Limon, classificato come “Alcohol Concept Club”
Per strada c’è un casino di gente e sulla strada verso il club notiamo un auto in vendita per ben 2.000 rubli pari a 55 euro.. A qualcuno viene in mente di comprarla… peccato non si trovi il venditore nei paraggi.

Il club non è strapieno ma c’è abbastanza gente per divertirsi… ma dove saranno tutti???
Soliti giri di vodka al bancone e giri di ronda per verificare la situazione.
L’alcol scorre veramente a fiumi, e la pista al piano superiore di anima mentre passano un misto di vecchie hit in inglese con hit russe che tutti cantano a squarciagola.
Rimango a ballare un po’ con una strafatta e poi scendo le scale.. ai divanetti vedo i veri “Vitelloni” del XXI secolo..
In questo momento Mel tira fuori il coniglio dal cilindro… la macchina fotografica!
Da quel momento non ci sarà tipa che non sarà fermata per fare una foto con qualcuno di noi; ormai non si ragiona più.
Quando io e Colo saliamo al piano di sopra, sentiamo la canzone di Ghostbuster.. ci mettiamo a fare come Dan Aykroyd e Bill Murray simulando di cacciare fantasmi.. e raggiungiamo così al bancone gli altri.
Qui il Rosso compie un colpo di bigliardo… riesce ad inserirsi tra una coppia e conquista abilmente la ragazza.. lasciando il ragazzo in camicia e giacca a ballare ubriaco da solo in pista
Dopo un tira e molla pazzesco, in cui la ragazza lo cercava disperatamente, il Rosso ci lascia e va a fare un romantico tour notturno della città con lei.
Noi raggiungiamo il bomba e facendo foto con tutte le tipe presenti usciamo dal locale diretti verso lo Shine.

Nella zona dello Shine e del Fidel il casino regna, c’è un Hammer parcheggiato che spara musica disco a palla con due sul tetto che ballano, ragazzi e ragazze ubriachissime che non si reggono in piedi.
Il nostro capitano Mel ci guida nella sua assoluta “zero sobrietà”…. corre all’impazzata, fa foto con tutte.. il Bomba al Fidel convince due ragazze a baciarsi.. è veramente il delirio
Ormai son le 5 e mezza e ci avviamo verso l’appartamento… qui il Bomba effettua il colpo del Cigno.. ci vuol portare al Golden Balls (in realtà si chiama Golden Dolls..ma visti i prezzi il nome giusto era “Palle d’oro”), nightclub famoso per come spenna i suoi clienti.
Facciamo per entrare, ma visto che chiude alle 6 il butta fuori ci indirizza alla porta di fianco.. è un caffè.. qui il Bomba chiede al cameriere “Where is the girls??”
Lui divertito gli da una pacca sulla spalla e gli spiega la situazione…
All’uscita vediamo Mel vicino al vetro dove c’è il manifesto… sarà l’ora, saranno le vodka bevute ma qualcuno sostiene che ha leccato il vetro… sinceramente non posso confermare né smentire..

Alla fine arriviamo al Pizza Hut.. io mi addormento mentre al Bomba gli ciulano la bottiglietta d’acqua e all’uscita evitiamo per poco di essere lavati dai mezzi che puliscono le strade

Manca il Rosso, ancora in giro a fare il porco… allora Mel, che si sente solo, prende un birillo segnaletico dalla strada… lo lava e se lo mette a suo fianco nel letto.
Qualche ora dopo al suo arrivo il Rosso troverà il birillo sotto le coperte.. per me ha pensato “meno male che non è l’erezione mattutina di Mel”


Domenica 23 agosto: SAN PIETROBURGO

Nonostante le numerose vodka delle sere precedenti la mattina ci alziamo di buon ora.
Prendiamo due taxi che ci portano a vedere il sottomarino militare, prima i due taxisti sembrano ci vogliano lasciare di fronte a un fiumiciattolo pieno di rifiuti, poi capito dove volevamo andare arriviamo easy al museo.
La visita prevede la guida in russo.. ma visto che non parliamo la lingua ci danno un libretto degli anni 50 in inglese e ci lasciano girare totalmente in libertà
Si vede che il sottomarino è ricostruito, ma è interessante girare in spazi angusti per tentare di capire le sensazioni che provavamo i militari al loro interno.
La nostra guida è il Rosso che, essendo ancora in botta, ci traduce esattamente ciò che il libro dice.

Dopo questa interessante visita torniamo in centro, birra e tost farciti per poi entrare all’interno della chiesa del Sangue Versato.
L’interno è interessante, con tutte le pareti con mosaici, anche se è l’esterno che regala emozioni.
Conclusa anche questa visita prendiamo la metro e andiamo verso il monastero Smolny.
Prima di arrivarci, ci facciamo una bella camminata nel parco lì vicino e al nostro arrivo al monastero siamo stremati.
Giro all’esterno e optiamo per il ritorno in appartamento, alla sera è prevista la grande “spaghettata da noi altri”

Il Bomba, Vale e il Rosso si mettono ai fornelli e nonostante l’assenza dello scolapasta e la pentola troppo piccola la pasta è promossa!
Nel frattempo Mel inizia ad agitarsi visto l’inizio della partita Inter-Roma per la Supercoppa Italiana, mentre Colo si prepara ad imitare Franco Melli di Antenna3 con il suo “Tutti a Spotorno”.
Visto che la serata non prevede uscite, mi accordo la ragazza di venerdì per un’uscita strategica, nel mio inconscio penso “Al massimo alle 2 son a casa che domani si va a Peterhof”.

Appuntamento alle 11 alla fermata metro, mentre l’aspetto la situazioni non è delle più piacevoli per me.
Delle persone cazzeggiano fuori dalla metro, capirò poi che son spacciatori.. due gruppi di ragazzi iniziano una rissa per una bottiglia di birra rotta.. finisce con uno a terra preso a calci in faccia…
Io faccio finta di nulla, mi guardo i cd nel negozio di fronte e finalmente dopo una ventina di minuti arriva…. Peccato che ci sia anche l’amica e il siberiano.

Beviamo una birra nel chiosco lì vicino e andiamo verso il Revolution, club che avevo già sentito in Italia
Per il momento entriamo solo io e le due ragazze.. è ancora presto così c mettiamo al tavolo e parte la prima bottiglia di “champagnoski”, tra di noi ci si scalda subito… così scattano i brindisi, i baci, le foto…
Tempo venti minuti e scatta la seconda bottiglia, qui scattano i brindisi alla russa con bacio in bocca anche con l’amica e già mi immagino una cosa a 3..

La serata procede bene, in pista ci scateniamo e l’amica aggiancia un russo che offre a tutti un’altra bottiglia di “Champagnoski”….
Sono le 1.30 e penso…”Al massimo alle 3 son a casa che domani si va a Peterhof”
Al tavolo tra limonate e toccate varie il nuovo russo inizia a tempestarmi di domande su cosa ne penso della situazione della Georgia, memore della storia di Colo.. dichiaro la mia ignoranza e mi butto totalmente su di lei

Ritorna il siberiano, si porta via l’amica.. sfumano i miei sogni di gloria…. Ma rimango sui divanetti da solo con lei…
Verso le 3 finiamo nella sala karaoke… io penso “Al massimo alle 3 e mezza son a casa che domani si va a Peterhof”
Qui tra l’ultimo whisky-cola sento stonare peggio che alla Corrida fino a quando con grande sorpresa il siberiano e le due ragazze mi danno il microfono in mano… hanno selezionato “L’italiano”.
Non mi tiro indietro e dopo un inizio incerto canto alla grande.. tanto che durante il ritornello invito tutti a cantare con il più classico degli “All together”.

Ormai son le 4… e sinceramente ho una voglia matta… così provo a dirle se andavamo da qualche parte… lei mi dice dopo dalla sua amica, io dico ora… lei dopo… io ora… lei dopo e cerca di toccare i tasti giusti…..
Ma incredibilmente prendo la decisione di lasciarla ed andare a dormire..

Arrivo in appartamento alle 4 e mezza, stavolta mi aprono subito… e crollo nel letto stremato ed ubriaco.

Al mattino… leggo gli sms… due son di lei… alle 6 mi chiede..”where are u?i want u” and “can you come to me now?”…. Speriamo che Peterhof sia veramente bella…

sabato 6 settembre 2008

21 - 31 agosto - Russia: il resoconto NON censurato!

Stavolta parto dal fondo..

Domenica 31 agosto, ore 17.00.. siamo seduti in aeroporto in attesa di venire imbarcati sul volo che ci riporterà a casa…... mi guardo intorno e osservo gli ultimi atti di questa vacanza
Il Vale dorme, si è addormentato dopo 5 minuti come al solito, Il Rosso si guarda intorno con l’aria tranquilla, Mel e il Bomba parlano della serata precedente, Colo osserva la coppia vicino a noi che si sta sgolando una bottiglia di Rum con assoluta nonchalance
Nei volti di tutti però noto quella malinconica tristezza… quella tipica del bambino a cui hanno portato via il gioco preferito e non si sa spiegare perché… quella malinconica tristezza che non provavo da anni..
Che dire? Russia mi hai conquistato


Giovedì 21 agosto: SAN PIETROBURGO

Si parte! finalmente sbarcheremo in Russia… terra di zar, del grande freddo, della vodka, del comunismo, dei nuovi ricchi ma soprattutto delle belle ragazze
Il volo da Malpensa è puntuale e superiamo tranquillamente il famigerato “controllo passaporti”; anche Colo va tranquillo, nonostante sul visto avesse sul il timbro “rejected - too excited”
Beccato al volo l’addetto con il cartello “Mr. Claudio Oberti” in poco tempo siamo all’appartamento, dove veniamo accolti dalla simpatica proprietaria che ci mostra la casa con tutto il necessario, compreso lo spray anti zanzare!
Tempo zero siamo subito nella Nevsky, osserviamo questo mondo un po’ simile e un po’ diverso dal nostro e più andiamo verso il centro più veniamo colpiti dai palazzi, dai ponti e dalla statue presenti.
Dopo dieci minuti soffro già di torcicollo.. e non per il vento che tira…

Non poteva mancare la prima birra della vacanza, la famosa Baltika.. qui iniziamo a comprendere le temuta “efficienza” russa; tempo arrivo al bar – tempo arrivo birra 25 minuti!

Sistemateci andiamo a cena nel primo ristorante trovato il “las Torres”; ma si può andare a mangiare spagnolo a San Pietroburgo??? Nonostante tutto mangiamo bene e spendiamo il giusto.. ma capiamo subito che a pasto il vino sarà inaccessibile e che la vodka la farà da padrona

Seguendo i vari consigli e indicazioni ricevute iniziamo a battere la zona dei locali, il movimento di gente non è niente male e per carburare ci fiondiamo al “Fidel”, piccolo barettino dove un dj spara musica indie-rock… la vodka inizia ad impossessarsi di noi.. una, due, tre.. poi ho smesso di contarle!
Ci informiamo sulla serata e i pareri sono contrastanti.. alla fine optiamo per provare il “shine”, club a 50 mt
Mentre andiamo lì.. accade l’imprevisto.. vediamo come una luce…. E’ come l’apparizione della madonna di Fatima o come il biglietto dorato della fabbrica di cioccolato di Willy Wonka..: è la coda per entrare al Central Station!

La gente in attesa di entrare è di circa 20 persone.. di cui almeno 10 fighe di gran livello, ci mettiamo in coda e dopo un minuto il buttafuori ci fa’ un cenno… io penso “primo rimbalzo”.. ed invece ci fa saltare la fila ed entrare per primi

Premessa: prima di partire del Central Station non avevo letto nulla… poi ho capito perché

Il posto è su due piani e la presenza scenica è di gran livello, non ci scomponiamo troppo e prendiamo da bere.. il bomba si lamenta che è troppo sano, mentre al suo fianco due strafighe ballano strusciandosi
Il rosso continua a muoversi come tarantolato e gli altri si guardano attorno con aria interessata
Dopo un po’ facciamo le prime conoscenze, soffio al bomba una vodka per offrirla ad un gentile ragazza e l’ambiente si scalda
All’interno del Central Station ci sono veramente delle belle fighe..ma dopo un po’ vediamo che le situazioni al bar non decollano e quando Colo sentenziò “i’m not a bancomat” capiamo di doverci muovere
Io inizio a scatenarmi in pista con i soliti passi imparati alla famosa scuola “Obedanze” mentre il Rosso guida un drappello di uomini verso il bagno.. visto che è un bagno unisex!
Tra gente che va e gente che viene il bagno diventa il punto più divertente della disco.
Chiedendo capiamo il motivo per cui il Central Station non era tra quelli da me selezionati.. è un famoso club per gay e lesbiche… ma per fortuna quella sera ospitava una festa universitaria

Arrivati alle 3 passate cambiamo locale.. perdiamo un soldato,Colo, che sarà tenuto ostaggio da una ragazza a fumare narghilè in un bar vicino… e andiamo con delle ragazze allo shine

Il locale è mezzo vuoto… si vede il rosso girare abbracciato a due e situazioni che si evolvono e si disfano come la tela di penelope
Chiudiamo la serata dopo le 5, le ragazze son convinte a venire nel nostro appartamento, ma la strada è lunga e quindi dopo un po’ cambiano idea
Alla fine lentamente procediamo verso casa, fermandoci solo per un pit-stop strategico davanti al manifesto che annunciava Albano in concert

E i dubbi pre partenza diventano realtà… sarà una dieci giorni molto faticosa


Venerdi 22 agosto: San Pietroburgo

Nonostante la serata il risveglio è meno pesante del previsto e così iniziamo il tour diurno
Mentre Mel è alla ricerca disperata di un Pizza Hut, avuto in visione la sera precedente, ci facciamo tutta la via principale, la Nevsky
Dopo poco mi torna il torcicollo….

Guardiamo i canali dove riflette un timido sole, i palazzi e capisco come mai S. Pietroburgo è tra le città più visitate in Europa.. E’ veramente bella!
Visitiamo la cattedrale di Kazan con le sue enormi colonne, i giardini di Alessandro con l’edificio dell’Ammiraglio fino ad arrivare in riva alla Neva dove dominano la fortezza di Pietro e Paolo e le colonne.
Tutto è veramente sorprendente e nei giardini assistiamo alle feste con degli sposi intenti a farsi fotografare
Per concludere la visita saliamo sulla cattedrale di S. Isacco dove vediamo la città dall’alto e finiamo camminando per le strade intorno alla Sennaya dove ovviamente ci facciamo una birra

Con le gambe a pezzi ci fermiamo ad un supermarket dove prendiamo qualche birra da bere in appartamento e il famoso “Soviet Champagnoski”
Incredibile come la commessa faccia attendere noi e altre 5 persone perché deve finire di sistemare il bancone.. che vuoi farci? Questa è la Russia

E’ venerdì sera, e siamo carichi per la serata.
A mangiare andiamo in un ristorante georgiano, il kavkaz bar , ottimo soprattutto l’antipasto Adjaran Khachapuri, una specie di pane con dentro l’uovo.
Subito dopo ci ributtiamo al Fidel. Stasera c’è parecchia gente in giro e l’idea iniziale era di andare al Shine… vediamo che entra poca gente e allora proviamo il Rossi Club!
L’ingresso non ci entusiasma, sembra un locale “turistico”, ma iniziamo a muoverci per studiare la situazione.
Preso posto al bancone al posto di un russo collassato portato via di forza dai buttafuori, la vodka riprende a girare a fiumi.
Finito lo spettacolino pseudo erotico maschile ?!?! mi metto a ballare con una raga, sfoggio il meglio del mio repertorio danzereccio, copiando anche una mossa fatta da Gino al LatinAmericando a Milano.. e qui succede l’inevitabile
Da quel momento passerò la serata con lei lasciando che gli altri proseguano senza la mia preziosa guida.

Io mi apposto sui divanetti insieme a lei, la sua amica e il suo compagno siberiano.. tale Vitaly
La situazione è bollente a dir poco, si beve un whisky-cola, sfoggio tutto il meglio del repertorio di Domenico Nesci (“Bella”, “Mia Bambina”, “Baci e Abbracci”) e le mani viaggiano ovunque.. a tal punto che si decide di cambiare location
Ma dove si va?? Le proposte nascono e muoiono in un istante per problemi vari..
Il mio appartamento? No…non ho le chiavi e al massimo l’avrei usato solo per me e lei..
Il loro appartamento? No… non abitano da sole
Un bowling? Dico subito no… anche se non ho capito che volevano fare al bowling..
Alla fine si opta per fare una bella Sauna

Da quel momento mi metto totalmente nelle loro mani, prendiamo un taxi abusivo e andiamo poco distanti dove il siberiano è stato indirizzato da un suo amico per telefono.
Non si trova nulla e allora prendiamo della birra in un baretto mentre sempre il siberiano è attaccato al telefono per cercare la sospirata sauna
Io in un momento di lucidità incomincio a farmi strani pensieri.. tipo.. “chissà dove mi stan portando..” oppure “ma ci sarà da fidarsi?”.. ma vengo subito tranquillizzato da lei che sa quali tasti toccare…
Prendiamo un altro taxi (ps.. taxi e birra offerti..) e vedo che stiamo lasciando la terra ferma per l’isola di fronte… stiamo andando in periferia…ma ormai son troppo carico e mi affido alla mia buona sorte

Arrivati alla sauna, chiamo Mel per sentire come va a loro
Sono andati allo Shine, non c’era molta gente, ma in particolare mi raccontano che un gigante russo prima gli offerto da bere e poi quando ha captato, su indicazione di Mel, che Colo era un Americano ha iniziato a dargli addosso per la storia della Georgia
Gli storici raccontano di Colo al tavolo con una tipa preso di forza da questo energumeno, il quale lo schiaffeggia due volte prima che venga tranquillizzato a stento dal Bomba e gli altri
Il tutto chiuso con bevuta finale.

Intanto io in periferia entro in sauna.. tempo un minuto son già nella stanza da solo con lei

Dopo un’oretta abbondante usciamo.. il sole sta sorgendo, leggo l’sms di Colo che dice “Tranquillo, quando arrivi ti apro io, ho il cell acceso”, mentre andiamo alla Metro faccio cantare per strada all’intero gruppo due canzoni cult “L’italiano” di Toto Cutugno e “Mamma Maria” dei Ricchi e Poveri

Arrivo a fatica all’appartamento e comincio a chiamare Colo.. niente, riprovo… niente.., gli scrivo un sms…. Niente..
Gli altri hanno tutti il cell spento… ed insisto con Colo… faccio per suonare il campanello … niente…….inizio a maledirlo
Preso dal sonno prendo una decisione drastica.. dormire sulle scale davanti a casa
Ogni volta che mi sveglio riprovo con colo.. Niente… gli faccio una maledizione voodoo

Alle 11 accorre in mio soccorso il vicinato! La vecchietta del piano di sopra si attiva, prova a comunicare in russo.. chiama la donna del piano di sopra.. vogliono capire perché son fuori dall’appartamento
Immaginano che abbia perso le chiavi e chiamano la proprietaria… poi chiamano al cellulare la figlia di una delle due che parla inglese.. al quale spiego la situazione
Alla fine mi danno del “Crazy” e vanno a suonare al campanello … mi accorgo che io premevo il pulsante della luce
Finalmente mi aprono, ringrazio il vicinato… e alle 11 di mattina mi metto a letto

La sveglia suonerà alle 12.30
Al risveglio il telefono di colo avrà 12 chiamate perse e 2 sms
Il motivo mi sara’ chiaro il giorno dopo.. prima di dormire Colo e il Bomba si son sparati una pinta di champagnoski a testa.. una dose a quell’ora ha lo stesso effetto di un sonnifero per cavalli!