domenica 27 febbraio 2011

Obe Travel Map

Con due mappe molto "rustiche" ecco i posti da cui è passato l'ObeDanze
(Per ingrandire le immagini cliccare sulle foto)

MONDO


USA
Boston
buffalo (Niagara falls)
Las Vegas
Grandi Parchi dell'Ovest (Gran Canyon, Monument Valley, Zion Park, Death Valley, Sequoia Park)
San Francisco

MESSICO
Cancun
Playa del Carmen
Chichen itza
Tulum

CUBA
Varadero
Havana

BRASILE
Rio de Janeiro
Foz do Iguacu
Salvador de Bahia

EGITTO
Sharm el Sheik

AUSTRALIA
Melbourne
Perth
Alice Springs
Brisbane
Sydney



EUROPA




IRLANDA
Dublino

REGNO UNITO
Londra
Liverpool

PORTOGALLO
Porto

SPAGNA
Barcellona
Saragoza
Madrid
Valencia
Ibiza
Granada
Cordoba
Malaga
Siviglia

FRANCIA
Avignone
Arles

SVIZZERA
Basilea
Berna
Bellinzona

ITALIA
Verona
Udine
Firenze
Roma
Catania

GERMANIA
Brema
Berlino
Monaco
Stoccarda

REP. CECA
Praga

SLOVACCHIA
Bratislava

POLONIA
Varsavia
Cracovia
Wroclaw

LITUANIA
Vilnius
Kaunas

LETTONIA
Riga

ESTONIA
Tallinn

SVEZIA
Stoccolma

UNGHERIA
Budapest

SERBIA
Belgrado

BULGARIA
Sofia

GRECIA
Ios
Santorini
Kos

CIPRO
Ayia Napa

RUSSIA
San Pietroburgo
Mosca

martedì 22 febbraio 2011

Tallinn: tutto quello che volevate sapere! parte III

Sabato 29 Gennaio

Il sabato mattina il risveglio è abbastanza lento, un po’ le fatiche serali, un po’ ci si rilassa bevendo un thè caldo in soggiorno e un po’ per il tempo esterno.
Infatti fuori è tutto nuvoloso e tira un po’ di vento che infreddolisce un po’.

Così la programmata visita a Kadriorg, con la tenuta di Pietro I viene annullata.
Peccato perché ero curioso di vedere il palazzo, anche se sicuramente avrebbe perso un po’ del suo fascino visto che i giardini sono tutti innevati.

Comunque dopo il solito pranzo al Dubliner decidiamo di completare il tour del centro cittadino, costeggiando le mura esterne lungo la Gumnaasium st., la Kooli e la laboratooriumi st

fino alla torre più buffa… la Fat Margaret's Tower, chiamata così per la sua forma più larga e meno alta delle altre.

Proseguiamo fino al porto, ma il freddo ci convince a dover entrare da qualche parte.
Così dopo aver visto l’esterno della chiesa di St. Olaf (la torre in cima, da cui si gode un ampio panorama era chiusa), al posto della consueta sosta birra optiamo per un giro al Tallinna Linnamuuseum, un piccolo museo che ripercorre la storia di questa città.

Il museo è veramente interessante, e parte dal periodo mediovale fino all’occupazione russa.. passando per le precedenti invasioni e la 2a guerra mondiale.
La parte finale, in particolare, mi ricorda il museo del comunismo a Praga.. dico la verità, se le foto presenti fossero state nell’altro museo difficilmente mi sarei reso conto della differenza.

Alla fine all’interno stiamo una bella oretta e così quando usciamo si sta già facendo buio (non che prima ci fosse un gran sole..).
Decidiamo di tornare verso l’appartamento per prepararci all’ultima serata.. ma prima facciamo una sosta al Nimeta.
Birra con Australia-Giappone finale di Coppa D’Asia.. All’interno del pub poca gente, più che altro turisti, qualche gruppo inglese e gli immancabili giapponesi.

Ci riposiamo un po’ e poi usciamo presto alla sera.
Verso le 8 il Dubliner è già strapieno.. Si vede che è sabato sera, e la cosa ci risveglia per bene.
Due tipe al tavolo ci sorridono, ma nessuno prende in mano la situazione e così andiamo al ristorante Ses-Bes.
Questa sera vogliamo provare la cucina Azerbaijana.

La location del ristorante ci piace, non ha nulla di moderno e dalla gentile ragazza veniamo subito indirizzati al tavolo presidenziale.. un tavolone enorme con un divano d’altri tempi e con le molle ormai andate che se ti metti comodo sprofondi totalmente dentro.
Il cibo non è male, prima zuppa di pollo e poi secondi di carne.
Io ho preso il piatto di carne assortita, con vari kebab, pollo ect, tutto alla griglia e in generale non mi è dispiaciuto… Prezzo sui 20 euro.
Al ristorante l’ambiente è un po’ di fine anni 80 e in più c’è una tardona con un attillato vestito rosa che sembra puntare il nostro tavolo tanto che fa più volte avanti indietro.
Tardona che fortunatamente schiveremo.

La serata sembra partire un po’ più al rilento, infatti con estrema calma ci facciamo il caffè e un paio di vodke a testa per digerire.
Qui c’è quella che sembra essere la prima defezione della serata, Mel non ha ancora assorbito i traumi della nottata precedente.. non ha mangiato, non ha toccato vino e opta per andare a casa a farsi un thè caldo per poi raggiungerci dopo.

Verso le 11 torniamo in centro, la zona del Nimeta è già stra-piena di gente.
Ragazzi e ragazze che vanno, si spostano tra i locali, qualcuno che fa già la coda per entrare all’holliwood e la situazione alcolica è già parecchio elevata.
Incredibilmente siamo noi quelli più sobri!

Per cambiare entriamo allo Shooters (che è praticamente attaccato al Nimeta), qui l’ambiente è più tranquillo.. e sfruttiamo dell’offerta dei ciupiti di vodka.
Tra la gente presente si distinguono i soliti inglesi che alle 11.30 si sparano due B52 a testa.. e un trio di ragazzine niente male.
Avranno circa 18-20 anni… ma personalmente me le sarei fatte tutte e tre.

Quando ci raggiungono Mel ed Eeste optiamo per cambiare locale e ci porta al Butterfly Lounge.

Il Lounge bar ci piace subito!
A parte che ci fanno sedere in un tavolo poco tattico, per il resto è molto ben frequentato.
Soprattutto la parte bancone, dove ci sono 3-4 gruppi di tipe altamente interessanti.
Qui opto per un Negroni e un paio di giri di vodka, mentre ci guardiamo intorno.
Facendo un giro per il locale, l’opinione che sia veramente molto ben frequentato viene confermata.. anzi viene consolidata.
Inoltre a suonare c’è anche l’unica tipa di colore estone… una gran figa! Di cui l’Andre ci confida le sue speranze di farsela prima o poi.
Oltre alle fighe ci si presenta a noi un italiano.. sta volta non è come il cazzone napoletano, ma è uno che ha fatto una specie di reality in estonia… un gran gallo.

Verso l’una è ora di cambiare e ci muoviamo verso il Bon Bon.
L’ingresso con zero coda un po’ ci insospettisce ma una volta dentro ci esaltiamo subito.
Il club è proprio piccolino, c’è una sola pista centrale, con un palco e intorno due banconi e alcuni divanetti.
Poi un’altra saletta con un altro bancone e un'altra serie di divanetti.
Praticamente è tutto qui, ma quello che ci piace di più e la gente che lo frequenta.
Età media abbastanza alta, niente pischelli ma soprattutto una quantità industriale di gran belle ragazze.
Giri e rigiri ma intorno vedi solo grandi fighe.
Eeste ci segnala anche una tipa che fa la Vj su un canale musicale, insomma è un posto “De Classe”.

Ci mettiamo al bancone e, a parte Mel che non toccherà alcool, ci facciamo i soliti giri di vodka.
Mediamente le ragazze che ci circondano sono più alte di me.. mi sembra di essere un nano.
Ivoski gira a bocca aperta tra lo stupore e la contentezza, mentre il Vale si guarda intorno pronto a sfoderare il suo fascino caraibico.
Così quando sono quasi pronto ad attivarmi e lanciarmi nelle danze vengo fermato allo start.
Sul palco salgono degli attori muti che presentano quadri di arte moderna, con un sottofondo musicale che userei durante una cena a lume di candela con una bella tipa.
Bloccato ai nastri di partenza, mi sembra di essere al Palio di Siena, in attesa che venga sistemato l’ordine dei cavalli e finalmente si inizii a gareggiare.
Finito lo spettacolo con i quadri arriva sul palco una specie di boy-gay-band che ci propina una 15 di minuti di pop stile East17 – Hurts con Wonderfull life.
Mentre tutta la gente è concentrata su di loro, facciamo un altro giro di vodke.
Quando finalmente finiscono e riparte la musica da disco ci si può lanciare.
Ivo diventa il martellatore più assiduo del locale, Eeste sta tranquillo parlottando con l’italiano del Lounge Bar (che è lì con amico e due che potrebbero fare tranquillamente le modelle), Vale si muove di soppiatto.
Io decido di puntare in alto… e conosco una strafiga, mora, alta almeno 5 cm più di me, con occhi di ghiaccio e curve da formula 1.
Quando sono già innamorato, interviene l’amica (altra tipa che starebbe bene nei miei sogni erotici) ma dopo una 10ina di minuti mi chiedono di offrirgli da bere.
Così temporeggio un po’ e poi le lascio al loro destino.
Questo non è perché non voglia offrirgli da bere, anzi non mi costerebbe nulla, ma non voglio passare per quello da sfruttare solo per scroccare da bere.

Torno dagli altri e vedo Ivo ancora in fase di martello mentre con Mel facciamo notare a Eeste che c’è la tipa di colore estone stra-figa che balla con uno con il felpone da skateboard.

In pista aggancio una bionda, forse una delle più belle tipe che abbia mai fermato, fa un po’ la preziosa, non vuole ballare e sta un po’ sul piedistallo.
Così quando si dimostra la classica figa di legno, ripiego sull’amica mora.
Molto carina ma in particolare tutto il contrario dell’amica, infatti è parecchio simpatica e mi da molta corda.
Alla fine passerò il resto della serata con lei.
Si beve, si ride, si scherza.. tanto che le metto anche la mia cravatta. (una cosa che devo ammettere mi ha fatto immaginare qlc situazione piccante).
Tra una foto e l’altra (fatte da loro, visto che il nostro paparazzo Mel si era dimenticato la macchina nella giacca) riuscirò ad allontanarla e in pista a conoscerla in maniera più approfondita.

Verso le 4 la bionda, sempre più “figa di legno”, vuole andare a casa così, nonostante cerca di convincerle per il contrario, non ci resta che salutarle e vedere cosa è rimasto.

C’è Ivo che non ha smesso di martellare un minuto, nonostante poi ci confessi che la tipa parlava parlava ma lui non capiva un cazzo e Vale con Eeste si stanno facendo l’ultimo giro di vodka.

Il locale si sta svuotando così optiamo per abbassare il livello, puntiamo al temuto Mr. Robinson.
Il club è chiuso così andiamo al Venus che, nonostante siano già le 4 è ancora stra-pieno.
La gente è molto più easy che al Bon Bon e intorno a noi sono tutti fuorissimi.
Appena entrato scateno l’Obendaze ballando con due biondine contemporaneamente e poi andiamo in zona bancone; Ivo e il Caraibico ne agganciano due carine, ma per il resto è l’ora dei saldi… prima quelli al 20-30% e poco dopo siamo già al 50%.

Mel e Eeste alle 4 e mezza ci lasciano, e noi rimaniamo lì giusto per assistere a una rissa subito sedata dai buttafuori e per vedere cosa è rimasto.
Ormai siamo al punto della “Svendita Totale”… e così decidiamo di chiuderla qui.

Torniamo verso l’appartamento e in giro è ancora pieno di gente.
Si mangia qualcosa e poi Ivo e Vale incontrano il temuto Sbirulino.

Sono le 5 e mezza, Ivo è alla cassa e ordina una pizza e due birre…. Si avvicina Sbirulino e gli dice “per me un burrito e una birra”… a questo punto Ivo gli dice.. “non facciamo casini.. io pago il mio e tu il tuo”.
Lui con tono altezzoso gli dice “tu sei turista e devi pagà”. Ivo non ci vede più e lo manda a quel paese tanto che poi il tipo si mette a urlare.”portatemelo via, non ti voglio più vedere qui a Tallinn”
Proprio un coglionazzo.

Tornando a dormire Vale regala l’ultima perla scivolando sul ghiaccio e, cadendo, si esibisce nella rovesciata presente nell’album delle figurine Panini.


Domenica 30 gennaio

E’ il giorno della partenza, il volo è nel tardo pomeriggio così ci svegliamo con tutta calma e prepariamo i bagagli.
Siamo d’accordo con Eeste per trovarci per pranzo, per salutarci e passare gli ultimi minuti insieme.
La giornata è freschina però c’è un bel sole.
Con lui andiamo a mangiare italiano alla catena Vapiano, pizza per niente malvagia ed è già ora di andare.
Ringraziamo l’Andre per la compagnia e le belle serate ed andiamo in aeroporto.

Quando l’aereo si alza, guardo dal finestrino.. sarà la neve, i bei ricordi di questo viaggio, le risate con gli amici.. ma so che il w.end dopo rimpiangerò di essere a casa.

martedì 15 febbraio 2011

Tallinn: tutto quello che volevate sapere! parte II

Venerdì 28 gennaio

La mattina ci svegliamo presto, anche se ce la prendiamo un po’ con calma.
La giornata è fantastica, con il cielo è limpido e le temperature stanno vicine ai 0 gradi non si può visitare la città!

Pranzo veloce a base di zuppa e insalata al Dubliner, dove il Caraibico presenta gli effetti della serata… a parte che sembra pettinato come Ray Liotta in “Quei bravi ragazzi”, continua a ripetere a tutti che la serata è stata “Senza Senso”.

Iniziamo così il tour cittadino; partiamo dalla vicina piazza Vabaduse Valjak,

dalla quale vediamo la bella chiesa che si affaccia e soprattutto il nuovo monumento eretto per le vittime dell’indipendenza estone.

Questo ci da l’occasione di ricordarci come queste popolazioni siano state sotto occupazione da parte del regime russo e come questa sia durata un’enormità di anni.
Da qui saliamo la scalinata verso i giardini e osserviamo le torri che delimitano la città alta… vedere tutti i giardini imbiancati di neve fresca è veramente incantevole, danno una sensazione quasi fiabesca.

Proseguiamo poi lungo la Harju fino ad arrivare alla Chiesa di S. Nicola, che costeggiamo fino ad arrivare alla stradina che porta alla città alta.
Per arrivarci ci sono due strade, la luhike jalg (gamba corta) e la Pikk Jalg (gamba lunga).
Noi saliamo dalla Gamba corta… la stradina piccolina molto caratteristica che ci porta davanti alla Cattedrale Alex Nevsky.

Questa parte delle città è fantastica.. e passeggiando ci godiamo tutto quello che offre.
Guardiamo i giardini innevati dall’alto, il palazzo presidenziale, le torri e le mura mediovali.
I raggi del sole esaltano i colori delle cupole e della facciata della Cattedrale e così, dopo una visita al suo interno, proseguiamo verso l’altra chiesa presente, la Cattedrale di Santa Maria Vergine.
Oltre agli edifici ecclesiastici, il bello di questi luoghi è camminare in mezzo alle case colorate e nelle strade ghiacciate.
Poi, non essendo stagione turistica, in giro non ci sono comitive di turisti ma solo qualche piccolo sparuto gruppo.
Punto di forza sono i punti panoramici, sia quelli verso l’esterno della città (da cui si vede il Mar Baltico semi-ghiacciato) e quello più affascinante che punta verso il centro storico della città bassa.




Ormai il sole sta lentamente nascondendosi e così scendiamo per la “gamba lunga”, non prima di aver notato un bar improvvisato con pareti di ghiaccio.


Giriamo un pò per il centro, tra souvenir ed arriva il momento della pausa birra.


Stavolta optiamo per il DM bar… locale interamente dedicato ai Depeche Mode, tanto che passano in continuazione i loro video musicali.
Dentro non c’è nessuno a parte il barista e un amico… sembra troppo un gay-bar.
Dopo mezz’oretta il tipo al bancone si avvicina… lo riconosciamo..è il napoletano di ieri.

Inizia a parlare, mentre rimane in piedi e molleggia come “sbirulino”.
Ciancia a non finire….che è proprietario di case, che anche i delinquenti hanno paura di lui e che praticamente ha per le mani 6 tipe.. (“ma loro lo sanno… che ci posso fare…? Se mi vogliono e’ così”)
Oltre a darci consigli sulle serate, prende Mel per un cannaiolo e in più ci consiglia il sito internet litsid.com .. dove si rimedia una buona scopata a pochi euro.

Salutiamo sbirulino con la speranza di non beccarlo più (ma purtroppo non sarà così), costeggiamo il carretto mediovale dell’Olde Hansa e verso le 6 torniamo in appartamento a riposarci per la serata.


Che si dia inizio alle danze.

Solita birra pre-cena al Dubliner e la situazione già è migliore della serata precedente, in giro ci sono molte più tipe e tutte vestite “a modo”
Per cena proviamo il famoso Olde Hansa.

Il ristorante più conosciuto e più turistico di tutta Tallinn; ambientato in stile mediovale dove sembra veramente di entrare in una locanda di altri tempi.
Luci basse, camerieri con vestiti tipici, posate e bicchieri particolari.
Effettivamente, anche se molto da comitiva viaggio, è un’esperienza da provare.. giusto per togliersi la curiosità.

Come cibo, ottima la classica Mushroom soup e anche i secondi direi promossi ampiamente, anche se i sapori dei contorni che accompagnavano l’ottima carne sono particolarmente forti.
Da ridere la scenetta che ci regala il buon Mel… informandosi su cosa sia un piatto, chiede al cameriere “Che animals è?”.. e lui gli risponde in italiano “Cinghiale”.
Conto abbastanza elevato, poco meno di 40 euro.

Finita cena raggiungiamo il Nimeta dove ci troviamo con Eeste.
Iniziamo con i soliti giri di amari mentre il locale è già abbastanza pieno.
Anche per questa serata l’età è abbastanza bassa e tiriamo le 12.30 senza particolari emozioni; l’unica è un bacio lesbo tra due ragazze niente male sedute vicino all’uscita.

E’ ora di andare al Club Privè, locale che proprio in questo w.end festeggia il compleanno.
Siamo in lista d’ingresso Facebook, gratis fino al’1 e poi a prezzo scontato, ma quando arriviamo lì alle 12.30 c’è una coda della madonna.
Visto che non entreremo mai prima dell’1 optiamo per pagare il prezzo pieno (14 euro) e salire in disco.

La disco è piccolina, in pratica una pista centrale con intorno due banconi, una “parte rialzata” che fa da cubo e una serie di divanetti tutt’intorno.
Passata una porta c’è un’altra salettina piccola e un mini bancone al di fuori dei bagni.
Detto questo, entriamo dentro e ci sembra il paradiso… intorno a noi solo bionde e quasi tutte fighe, la percentuale è sull’80% donne 20% uomini.

Ovunque giriamo lo sguardo rimaniamo a bocca aperta.
E’ ancora presto, la pista non è del tutto piena e, ignorando che poi il locale si riempirà (in particolare di maschi, riportando le percentuali a un più consueto 50-50), ordiniamo un giro di vodke a testa.

Questo, oltre a farci perdere la fase migliore del rimorchio, ci porta ad alzare di botto il livello alcolico.
Livello che mi porterà a dichiarare “Qui si vince facile”…. Dichiarazione che pagherò a caro prezzo.


Infatti appena mi lancio in pista con il famoso e temuto “Obedanze” ingranello una serie di rimbalzi che quasi mi sembra di stare in Italia.

Iniziamo con un’estratta da un gruppo di 3 stra-fighe che hanno l’idea di essere già belle in botta, peccato che dopo aver ballato un attimo e chiesto il nome, mi sento rispondere che vuole andare bere… al mio “Later” vengo mollato lì come un pesce lesso.
Passo a una moretta, che però dopo 2 minuti torna dall’amica…. Ed infine con un'altra bionda che ha avuto il buon tatto di chiedermi da bere non subito ma dopo 5 minuti di danze (anche questa sparita dopo il mio posticipare il passaggio al bar).

Al chè prendo una pausa di riflessione… l’Obedanze non funziona, mi sento un po’ come Angelo Di Livio dopo che gli avversari hanno capito la sua unica finta (quella in cui si scatta, si ferma e rientra).

Mentre rifletto su quanto siano sgamate le tipe, e che praticamente vogliono solo scroccarti da bere, mi guardo intorno..
Le cubiste ballano a seni nudi e di fianco a me effettivamente son quasi tutte fighe; quasi mi commuovo come quando da bambino rimanevo attaccato alla vetrina del negozio di giocattoli senza poter entrarci.

Ribecco gli altri che si son piazzati nella zona bancone vicino all’ingresso.
Arrivo giusto in tempo per vedere Eeste, Vale e Ivo-ski farsi versare del rum in bocca dalla barista in piedi sul bancone.
Neanche 5 minuti e l’Andre sparisce… sul momento non sappiamo se portato via da una tipa o altro ma, purtroppo per lui, non è così visto che ci ha lasciato per altri motivi.

Mentre Mel decide di spararsi altre vodke da solo, io faccio un giro con il Caraibico e Ivo.
Faccio per ordinare 3 vodke, ma una volta arrivate mi giro e sono spariti… visto che non ce la farei a berle tutte.. faccio per offrirle alle prime due tipe che mi sono a fianco.
Forse sorprese o chissà per quale motivo decidono di offrirle loro; qui mi ricarico e torno a pensare “qui si vince facile”.. ma quando provo a farmene una, vengo stranamente rimbalzato.

Il tempo vola e alle 3 passate ribecco gli altri nella zona bancone.
Ivo è piazzato con una moretta e Vale balla in pista con l’amica ricciola, regalando anche un bacia mano d’alta classe.. anzi come direbbe lui “senza senso”.
Al bancone aggancio un bella tipa, stavolta cedo e dopo una mezz’oretta gli offro da bere.
Della mia mi ricordo in particolare il gran bel davanzale.. visto che praticamente guardavo solo lì. E anche i due-tre rimbalzi ricevuti quando ho provato a farmela.
Verso le 4 la tipa va, mi lascia il numero e quando propongo di andare a mangiare qualcosa mi sento risp “non sono una ragazza facile”.

Alle 4 e mezza fa effetto l’ultimo cocktail bevuto con le tipa e il sonno si impossessa di me e Mel così optiamo per tornare a casa…. Viaggio di ritorno abbastanza difficoltoso e dove Mel bisserà la caduta della sera precedente.

Nel frattempo Vale vede una tipa che si è slogata il ginocchio e che non riesce a camminare; è stata lasciata sola dalle amiche e lui da vero Gentleman l’accompagna al taxi sorreggendola anche durante la discesa delle scale..
Veramente un signore..

Il caraibico e Ivo tornando a casa verso le 5 troveranno Mel che dorme vestito sul divano e così si chiude anche la seconda serata.

Che dire di questo venerdì sera?
Grandi fighe, gran risate, gran rimbalzi e gran tentativi di scroccare da bere…

I tres Amigos a Porto

Sfruttando l’offertona Easyjet, questo w.end si andrà a Porto.

Tra i saliscendi cittadini, il quartiere Ribeira affacciato sul fiume Douro, la temibile bomba calorica Francesinha, le mulatte portoghesi, il vino liquoroso Porto e il mitico Estadio do Dragao vedrò cosa offre questa città… tutto in sole 24 ore!



Io, Ago e Teri… i tres Amigos di Porto

sabato 12 febbraio 2011

Tallinn: tutto quello che volevate sapere!

La visita a Tallinn è da un po’ che volevo farla.
Poi, come sempre, una cosa tira l’altra.. un viaggio ti porta in altri posti e quelle cose che consideravi una priorità alla fine finiscono per essere accantonate.

Già lo scorso giugno è stata sfiorata con il mini-tour baltico (Riga-Vilnius-Kaunas) e visto che la zona ci è piaciuto molto ci siamo ripromessi che prima o poi avremmo chiuso il cerchio visitando la capitale Estone.
Così quando la Ryan ha annunciato l’apertura da Milano ci siamo quasi sentiti in obbligo.

Solito giro di email e in meno di 24 ore la lista dei partecipanti è compilata.
In questa 4 giorni mi accompagneranno Vale (sempre in versione caraibico), Ivo-ski e come ai vecchi tempi Mel.
Clamorosamente rinuncia alla trasferta il Rosso… prima trovando scuse varie e infine ammettendo che la tipa non gli ha concesso il visto d’ingresso.
Come periodo decidiamo di affrontarla subito, a fine Gennaio, attratti dalla possibilità di godere dell’atmosfera fiabesca con neve e freddo, e dalla speranza che non sia ancora stata invasa dalla “bella gente” italica.


Giovedì 27 gennaio

Levataccia e volo delle 7.20 abbastanza tranquillo e puntuale.
Durante la fase di atterraggio ci gustiamo il panorama sotto di noi; tutto è bianco, si intravedono pozze d’acqua ghiacciate e un pallido sole che rende i colori e la vista ancora più spettacolari..
Alle 11.30 atterriamo e il primo impatto con il freddo è forte ma non così come ce lo aspettavamo…alla fine sembra che i -10 gradi si possano sopportare.
L’aeroporto è piccolino ma moderno e all’uscita ci aspetta Victoria, il nostro contatto dell’appartamento.

L’appartamento preso è questo http://www.tallinnapartment.eu/en/karja-lux.html (consiglio di prenotarlo direttamente da questo sito) e si trova in una posizione a dir poco fantastica.
Infatti è appena dentro alla città vecchia, quindi ci si può muovere a piedi per tutto il centro storico e anche i principali locali notturni sono nelle vicinanze.
Inoltre il transfert d’andata è totalmente gratuito.

Mentre percorriamo i pochi km che separano l’aeroporto dal centro ci guardiamo intorno.. ovviamente quello che ci colpisce di più è la neve.. le strade hanno tutte un manto fisso di ghiaccio e tutto intorno è bianco..
Bellissimo è vedere la neve accumulata a bordo strada dagli spazzaneve, c’è ne parecchia tanto che si vedono a malapena le persone che camminano sui marciapiedi.

Arrivati all’appartamento ci scontriamo subito con la prima usanza locale.. quella di levarsi giustamente le scarpe all’ingresso, per evitare di sporcare ma soprattutto bagnare il pavimento delle varie stanze.
Mentre qualcuno apprezza il fisico niente male di Victoria ci mettiamo a nostro agio e Mel e Vale si divertono sulla sedia a dondolo presente nel salone.


Anche se siamo in piedi da 9 ore sono solo le 13… e la fame ci richiama al dovere.
Il pub sotto casa (il Dubliner) è l’ideale, e diventerà un punto di riferimento anche per i giorni seguenti.
Il cibo è accettabile, la birra Saku niente di eccezionale ma neanche così malvagia ma è il resto quello che ci colpisce positivamente.
Tra cameriere e ragazze sedute il livello è parecchio alto… non è la prima volta a est, ma non so perché non mi riesco ad abituare a così tanta figa in giro per le città.

Soddisfatto l’appetito iniziamo a fare un primo giro per la città.
Giriamo un po’ a zonzo, e partendo dalla nostra via Sujr-Karja vediamo gli edifici classici con moderni negozi fino ad arrivare al ristorante più famoso di tutta Tallinn, l’Olde Hansa con fuori il carretto in stile mediovale che vende assaggi e dolci tipici.

Da qui proseguiamo sulla via più conosciuta, la Viru dove tra pub, negozietti di souvenir e altro ammiriamo la vecchia porta d’ingresso con le due torri che con la neve tutt’intorno fanno la loro scena fotografica.

La mia sensazione iniziale che i -10 gradi siano alla fine sopportabili non viene confermata dai miei compari, tanto che girano tutti imbacuccati ed infreddoliti.
Così per scaldarci un po’ entriamo nel centro commerciale Viru Center in Viru Valjak.
Qui a parte osservare un po’ ragazze notevolmente fighe, Mel coglie l’occasione di comprare una maglia termica della nike in saldo.


Riscaldati, riprendiamo il giro della città vecchia, ripassando in mezzo alle due torri e costeggiando le mura lungo le Muurivahe, dove ci sono i classici banchetti che vendono sciarpe, berrette, guanti che hanno l’aria di essere tanto “finti tipici” quanto a prezzi turistici.

Costeggiando le mura vediamo come anche le torri siano ben conservate e quanto la città abbiamo un fascino tutto suo.

Tornando indietro guardiamo il monastero Domenicano e il passaggio di Santa Katerina.

Finalmente arriviamo nella piazza Raekoja, che ci colpisce particolarmente in quanto veramente bella.

Dopo un bel giro vicino alla Town Hall, continuiamo verso l’edificio dell’antica farmacia e la Chiesa dello Spirito Santo con il suo orologio.
Il freddo e la poca luce rimasta ci convince alla sosta birra, uscendo un po’ dalla piazza andiamo alla birreria Hell Hunt.
Birreria che boccio in assoluto, non tanto per l’ambiente che è carino, ma per il trattamento riservato.
Infatti delle due sale, in una non ci fanno entrare in quanto “tutta riservata” (e non c’era nessuno) mentre nell’altra c’erano solo 2-3 gruppi di inglesi ormai lanciati in grandi bevute.
Ho avuto la sensazione che la saletta riservata fosse tenuta per la gente del posto, così’ che i turisti non possano infastidirla.

Qui ci imbattiamo nella seconda particolarità di Tallinn, la connession Wi-fi onnipresente; sembra incredibile che anche il posto più scrancio abbia la connessione gratuita.. Tanto che Mel ne approfitta subito guardandosi tuttomercatoweb.it
In generale, dal punto di vista tecnologico, l’Estonia è sembrata avantissimo.. carta d’identità elettroniche, carte di credito usate da tutti, wi-fi… e pensare che in Italia c’è gente che ancora pensa che se vai in Estonia vai nel terzo mondo…
Comunque doppio giro di birra e discussioni su che animale fosse appeso sulla parete… alla fine tutti concordi che fosse un Cerbufalo.


Alle 5 e mezza torniamo in appartamento per riposare un po’, in attesa della serata.
Serata in cui non abbiamo grandi aspettative, ma nella quale possiamo contare sul nostro jolly…Eeste!




La serata inizia con una birra al solito Dubliner (dove essendo giovedì non c’è molta gente) e poi al ristorante georgiano Must Lammas (www.mustlammas.ee).
Il georgiano l’avevamo già provato quando eravamo stati in Russia e ci era piaciuto tantissimo.
Alle 8 e mezza al ristorante siamo solo noi, sembra quasi abbiano richiamato il cuoco dal pisolino notturno.. ma alla fine mangiamo abbastanza bene e il conto è sui 30 euro.
Qui, come comunque già immaginavamo, capiamo che la città non è così economica.. anzi direi quasi a metà tra una città dell’est europa e i prezzi milanesi.

Verso le 11 è ora di iniziare a testare la vita notturna della città… e speriamo a tastare qualcos’altro…

Come da accordi ci troviamo con Eeste al Nimeta.
All’ingresso rischiamo già di dividerci e confonderci.
Infatti prima di arrivarci Ivo e Vale vengono fermati da una buttadentro di qualche locale nei dintorni… una figa spaziale con un culo da favola, che sembra quasi una delle sirene di Ulisse, li chiama invitandoli a seguirla in un bar.
Per fortuna i due sono ancora sobri e dopo una breve conversazione la lasciano lì ed entrano al Nimeta.
Intanto noi vediamo per la prima volta “sbirulino”… un napoletano di cui Eeste ci racconterà le sue disavventure (che è un ciancione di prima categoria ma poi scappa dal ristorante per non pagare 4 euro di conto, che è stato menato tante volte e che ormai non può più entrare in nessun locale).

E’ ancora presto, e all’interno del locale non c’è molta gente, così mentre si parla del più e del meno con Eeste si bevono i primi giri di vodka.
Mentre il locale lentamente si riempe, va in scena una specie di spettacolo alla “Fear Factor” dove l’intrattenitrice (una muratora muy sexy) fa fare le cose più assurde ai partecipanti.

Visto che noi non siamo lì per giocare, iniziamo a guardarci in giro per vedere come è frequentato il locale.
L’età è abbastanza bassina ma il livello medio non è male.
Quando poi iniziano a pompare musica da disco, nella mini-pista vicino al bar arrivano una serie di ventenni che si lanciano in balli sfrenati.
Più che sfrenati direi arrapanti, in particolare due ragazze iniziano a piegarsi, mettersi a pecora e guardare con il dito in bocca a mo di pompino il povero Eeste che stava tranquillamente bevendo una birra.
Di fronte a queste cose non possiamo che rilanciare con un altro paio di giri di vodka… fino a quando vediamo sparire il ragazzo.
Al suo ritorno ci confessa che non ha resistito ed è caduto nella tela della ragazza e che, comunque, ci guiderà alla ricerca di “figa available”…. Ricerca a suo dire molto semplice.

A parte 4-5 ragazzine il Nimeta non è il massimo per passare tutta la serata, quindi ci muoviamo verso l’Holliwood.
Prima di uscire riceviamo l’ultima dritta.. la frase giusta per attaccare bottone “tervisex tervis sulle iasex mulle”....La cui traduzione è abbastanza semplice

Da programma il giovedì doveva essere una serata tranquilla, ma ormai siamo entrati nel girone dantesco dei lussuriosi.

L’holliwood alle 12.30 è semi vuoto… e mentre aspettiamo che si riempi non possiamo che continuare a farci qualche altro giro di vodka.

La situazione alcolica è abbastanza in salita… e allora prendiamo un break e ci muoviamo in pista.

L’età media sta sempre sulla 20ina o poco più ma la serata comunque prende una piega positiva.
La serata comunque prende una piega positiva.
Entriamo in pista a ballare e neanche faccio tempo ad attivare l’Obe danze che son già a muovermi con una biondina.

Le tastate di culo non si sprecano ma la ragazza fa un po’ la preziosa.. tanto che più volte mi dice che non ci sta con i turisti..
Dopo una mezz’oretta di balli, non ci fossilizziamo lì.. la disco si è abbastanza riempita completiamo la visita dell’intera discoteca, passando dalle scale verso l’altra pista.

L’angolo più battuto è la zona fumatori.. qui vedo Ivo-ski e Vale intrattenersi con due belle tipe e anche non ci tiriamo indietro nel conoscere praticamente tutte quelle che passano di lì.

La situazione vodka è ormai al top e i ricordi si fanno più annebbiati.

Ci prendiamo una pausa e ci piazziamo sui divanetti tra le due sale, qui tornano la biondina di prima che si piazza in braccio a me… e amica che martella Eeste.
Obbligati torniamo a ballare con loro, mentre lasciamo Mel sul divanetto.
Il ragazzo coglierà l’occassione per connettersi e guardarsi tuttomercatoweb.it


In pista la biondina cede, alla faccia di “io non mi faccio turisti”, anche se non vorrà proseguire gli interessanti argomenti nel dopo gara in appartamento..

Intanto il Caraibico, tra una tipa conosciuta e l’altra, riesce a scrollarsi di dosso l’etichetta del Monopasso… ballando come Shakira nel suo “loca loca”.

Verso le 4 chiudiamo i battenti, Eeste ci lascia visto che il giorno seguente lavora.. ma noi non vogliamo finire la serata qui.
Dopo che Mel ci regala uno spettacolare volo sulla lastra ghiacciata,

io e lui proviamo andare al Venus (che risulterà già chiuso) e ripieghiamo in un bar lì vicino.. mentre Ivo-ski e Vale finiscono a bere vino rosso con due tipe.

Alle 5 ci troviamo tutti in appartamento… e meno male che giovedì doveva essere una serata tranquilla..

venerdì 4 febbraio 2011

L'angolo del lettore

Questo è un topic nuovo.. e per la prima volta ho bisogno di voi!



Vi chiedo di scrivere nei commenti qualunque cosa vi viene in mente quando pensate a me.
Scene divertenti
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incazzature
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un semplice commento/saluto
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Anche un solo pensiero è gradito..

Insomma... la parola a Voi..(ovviamente senza censura!... potete anche sputtanarmi che non cancellerò nulla

ps. per spasimanti / ammiratrici .. contattatemi in privato