martedì 17 gennaio 2012

Argentina da nord a sud - 4.700 km in bus più Buenos Aires: parte 10! - The end

18 novembre - venerdì

Siamo a fine giornata, torno ora da serata tango; oggi ho avuto la conferma che B. Aires è veramente interessante! dopo il giro di ieri sera, ho potuto approfondire alcune zone passate con il bus.
Sono contento, come per il quartiere Boca ieri, oggi mi son goduto due altre parti della città; prima la zona del Microcentro, passaggiando finalmente per Avenida 9 Julio (non è così larga..dai..), l'obelisco, il teatro Colon e Congresso, per poi proseguire per Plaza S.Martin (con il monumento in memoria ai caduti nella guerra per le isole Malvines), la torre inglese, il cimitero Recoleta e il famoso fiore in metallo, diventato ormai il nuovo simbolo della città.
Ho concluso poi la giornata spendendo qualche pesos in via Florida e le sue traverse.
Direi un bel giro pieno, camminando molto sotto 26 gradi, ma ci voleva.


PER LA FLORIDA

CASA ROSADA

TOMBA DI EVITA PERON

PARCO SAN MARTIN

IL PENSATORE DAVANTI AL CONGRESSO

L OBELISCO

IL FIORE DI METALLO SIMBOLO DELLA CITTA'

Dopo 48 ore posso dire le mie prime impressioni; bè diciamo che è una città si non ferma mai, anche se con ritmi lenti e quasi malinconici (come il tango..); B.A. si muove, viaggia, vive.. la crisi non l'ha abbattuta anzi forse ha dato nuova vitalità.
In generale, come prima che si notano sono i venditori ambulanti, li trovi ovunque (strada, semafori, parchi, metro) e vendono di tutto (caramelle, bere, oggetti, gelati, ricarica cellulari.. veramente puoi trovare cose impensabili)
Comunque non sono assillanti e i portenos ne sono abituati; altra cosa che si nota subito è la sporcizia, sacchi neri e altra immondizia buttata per strada, poi passano a ritirali ma in generale è una città "sporca".
Superata questa cosa emergono le cose positive.. i tanti viali alberati con tantissimi caffè all'italiana con tavolini fuori, fantastici con questo clima, poi i palazzi.. magari a piano terra hanno negozi lerci ma sopra, alzando lo sguardo, si vedono facciate di fine 800 con spettacolari colori e forme.
Sempre girando per la città salta all'occhio che è pieno di gente che protesta .. nei punti principali c'è perfino l'accampamento fisso di qualcuno che "picchietta".
Parlando con i parenti poi vengo a sapere altre cose… l'economia con un'inflazione reale al 30%, una presidentessa onnipotente che nasconde i veri problemi, la corruzione dilagante, i lunghi tempi d'attesa per tutto… mi sembra di parlare dell'Italia!?!?
Altro simbolo della città sono i pietrini dei marciapiedi (anche se man mano li stanno sostituendo con il più economico cemento), i bar antichi pieni di vecchie foto di calciatori e cantanti, i cimiteri enormi (son andato a trovare la tomba di un parente molto caro e all'interno del cimitero ho camminato per almeno 1 km!), i tanti teatri, i dog sitter che portano una decina di cani alla volta, i truffatori che dicono "cambio" sulla via principale, i ballerini di tango che si esibiscono per strada..
Insomma, sono tante le immagini di B. A. che si possono avere, questi sono alcuni dei miei personali flash.

19 novembre - sabato

Sabato sera, è mezzanotte e mezza.. son un po’ raffreddato e abbastanza stanco, mi sento un po’ come a fine di una lunga e impegnativa corsa, stanco ma ricco di fiducia e di esperienze.
E' il momento di tornare a casa, volente o no. Questi giorni sono stati caratterizzati dalla famiglia, forse non ho potuto fare B. Aires come mi sarebbe piaciuto ma questo sentirsi voler bene da persone sconosciute o quasi è il completamento di tutte le emozioni che vissuto.
Tornando alla città e ai suoi flash che ho potuto cogliere aggiungo l'enorme potenza e influenza che ha il calcio qui.. e poi la loro autostima,è vero che i portenos si credono i migliori in tutto!
Perché a sentirli.. la loro pizza e il loro gelato è migliore del nostro, hanno la strada più larga al mondo, lo stadio più caloroso, uno dei teatri migliori (è vero che ce ne sono tantissimi…questo si), ect ect.

La serata di ieri è stata indimenticabile, con le due zie siamo andati a serata tanto.
Un caffè elegante, abbastanza rinomato tra di loro. Prima cena.. antipasto, bife de chorizo (spettacolare) e gelato.

PARTE DELLA CENA
Poi il tango, 3 coppie, orchestra, 2 cantanti… un'ora e mezza a bocca aperta; un'eleganza, un ballo signorile, affascinante..e poi i movimenti delle gambe con l'uomo che comanda mentre la donna che si concede e poi no… una storia, una canzone.
Veramente "lindo"!
Finito il tango son tornato in ostello a bere una birra, ma son strafelice così per il tango, che direi è una parabola della vita reale.

La giornata di oggi inizia la mattina, non son in gran forma fisica, sto nel centro dove c'è una fiera italo/argentina, prodotti italiani che mi confermano la vicinanza tra le due nazioni; poi vado in Plaza de Mayo con la casa Rosada, luogo famoso per festeggiamenti, drammi, discorsi… se fanno vedere qualcosa sull'Argentina, sicuramente la location è giusta!. infine cammino per le vie principali dello shopping… con tutto relax.. mi siedo anche a prendere un espresso "italiano" e una bottiglia di vino per il pranzo.
Un paio di cose mi vengono in mente ora… le strade.. tutte rotte e aggiustate alla meno peggio..in una, oggi c'era anche il cemento fresco senza indicazioni, poi le tante parillade per la carne (quasi ogni casa poi ha la sua grigliata) , le stazioni del metro con piastrelle colorate e i treni (alcuni molto vecchi..ne ho preso uno in legno) e infine il caldo umido devastante.
Tornando alla giornata, il pranzo dai parenti è andato benissimo, quello che mi colpito è la sensazone di casa.. come quando vado a trovare gli zii in Italia, come se ci si vedesse spesso o cmq si è vicini.
Per me è stata una sorpresa, mi son trovato quasi spiazzato di sentire questo affetto, un'emozione diversa da quelle vissute finora.
ll pranzo è a casa di una delle due zie e insieme c'è il figlio (che sarebbe mio cugino) con moglie e figlie, un pranzo semplice come piace a me.. fatto per conoscersi (oltre a facebook)e confrontarsi.
Dopo mangiato mi fanno fare un giro in auto per farmi conoscere il quartiere, sento l'orgoglio nelle loro parole mentre mi fanno vedere un ospedale, una scuola, i tanti alberi, la ditta di famiglia, i tantissimi parchi..
Una zona non turistica, reale… Intanto andiamo a trovare anche i 3 figli di Roberto, un parente che era venuto più volte in Italia.. una mezz'oretta a testa, dove ci si vede per la prima volta o quasi.
La giornata si chiude con una pizza fatta in casa (migliore di quella italiana??...ma…..) e poi vengo accompagnato in ostello alle 3 di notte passate.
Nel programma, per il sabato, avevo pensato di andare a vedere una partita di Polo, è saltata, ma non mi importa.

Gli ultimi flash… dicono sempre "claro"… anzi dopo 2 settimane ho iniziato a dirlo anch'io, d'istinto!... e poi quando si apprezza qualcosa l'espressione classica è "muy rico".
Altro.. mai dire che non ti piace il dulce de leche (cioccolato ancora più dolce del nostro) sennò ti tormenteranno fino a quando non lo mangi.. ed infine una cosa per me assurda.. la serie A di calcio è intitolata all'ex presidente e marito di Cristina… un po’ come se in Italia lo intitolassero a Berlusconi…

20 novembre - last day

L'ultimo giorno! devo dire che oggi una cosa mi ha ammazzato… l'umidità pazzesca.. io poi non la sopporto e ha reso quasi invivibile muoversi, sentendo fatica, un po’ anche per la stanchezza accumulata.. le poche ore di sonno (finora una media di 6-7 al giorno) ma oggi sono veramente a pezzi… se avessi più giorni da star qui oggi mi sarei preso una giornata di totale relax, ma visto che siamo quasi alla fine faccio l'ultima tirata.
La domenica è stata la giornata della partita!.. tanta roba… partita alla bombonera, uno dei miei sogni che si avverano.

Prima del match, la mattina vado a San Telmo, c'è il mercato delle pulci e il quartiere è interessante.. per qui è molto antico (è uno dei primi insediamenti) con questi palazzi dell'800 con facciata belle anche se lasciate un po’ andare, peccato.. questo quartiere non è uno dei più tranquilli tanto che basta uscire dalla via del "mercato" e si vedono tanti tanti barboni e gente che cerca da mangiare nell'immondizia.



Il mercato è carino, ormai turistico ma è gradevole passeggiare.
Per pranzo ovviamente sono a casa dell'altra zia, in metro anche di domenica i venditori ambulanti non mancare. Il bello è che quasi tutte le famiglie sono vicine così, pur essendo in una metropoli, loro possono trovarsi spesso… bella come cosa.
Pranzo a base di Asado e parrilla, preso take away dal ristorante sotto casa (carne take away..mai sentito prima di venire qui.). tutto ottimo, in particolare il i reni, il sanguinaccio e la salsa..
Pieno di carne come un uovo è il momento degli addii, mi commuovo e con il figlio di Lidia alle 4 andiamo in auto verso la Boca.

Il viaggio è forte, perché alla partita andremo io e il fidanzato di una figlia (l'unico che tifa boca) mentre i miei parenti sono per il Racing.. la squadra rivale con cui si giocherà la partita.
Così, entrati nel quartiere (che non è uno dei più raccomandabili) tutto era giallo-blu… si sente che vivono per la squadra… i bari, la gente… veramente tutto è colorato come la camiseta… Scoppio a ridere quando anche i miei parenti si mettono a cantare "Alè Boca" per mimetizzarsi tra la folla.
Saluto e ringrazio mio "cugino" e figlie per tutto… rimaniamo io e Hernan.
Fuori dallo stadio è tutto come in Italia.. la gente mangia un panino, beve una cosa in attesa di entrare. la partita è un sentita..visto che è la 1a contro la 2a in classifica.. ci si gioco il campionato a poche giornate dal termine.
Infatti trovare biglietti è impossibile.. l'ingresso è riservato ai soci.. infatti quando arrivano gli amici ultras di Hernan ci danno due tessere di socio del club; la mia a nome di SANCHEZ SANTIAGO GUSTAVO.. ci spiegano come entrare… il difficile è superare il primo controllo dove verificano l'appartenenza della tessera.
Veniamo messi in mezzo tra loro, dietro a me ho un amico panzone che mi detta il tempo… mi rallenta o mi spinge in modo da non farmi essere nelle prime file per il controllo.. arrivati al controllo facciamo vedere velocemente la tessera coprendo un po’ la foto.. con sguardo come "scazzato" con il panzone che mi spinge in avanti.
son eccitato.. stiamo entrando!
Non so ancora bene in che settore sarò… ma son distratto da tutto il folclore che c'è… superati altri 2 controlli saliamo e capisco dove siamo.. in piena curva del Boca, 2o anello.. spettacolo puro!


La partita in sé non è niente di che… 0-0 con due cartellini rossi, il Boca che viene favorito dagli arbitri un po’ come la Juve in Italia..ma è il resto che è spettacolo
Le cose che mi hanno colpito sono.. gli striscioni colarti tenuti tesi per tutta la partita, il famoso lancio in campo di rotoli di cartaigenica, il lancio dei quadrettoni colorati, il cantare i cori sincronizzati (un coro ripetuto per 5 minuti e poi cambio) iniziando 30 minuti prima e smettendo solo a partita finita, la presenza in curva di sciure o bambini piccoli, l'orchestra (veramente all'interno c'è una banda musicale con trombe, tamburi, almeno 12 elementi.. tipo quelle dei college americani), le bandiere ma soprattutto ombrelloni come quelli del bar… cioè tutto va bene per colorare l'atmosfera!
Poi incredibile la passione per Maradona, amato e rispettato tanto da far un minuto di silenzio prima della partita per la madre morta pochi giorni prima.. e tanti tanti con striscioni a suo nome o gente con la sua maglia (ho visto perfino uno con la sua faccia tatuata sulla spalla)..è veramente venerato come un santo.
Anche Riquelme si difende bene, amatissimo, ha vinto tanto con loro e guai a parlare male di lui (purtroppo non ha giocato essendo infortunato).
Durante la partita rimango affascinato quando nel 2° tempo tutto, ma proprio tutto, lo stadio cantavano i cori con il tipico gesto della curva di muovere il braccio… mentre in campo i giocatori sembravano attori.sempre a terra ad ogni contatto.
Che dire? un'esperienza unica, più forte di quel che pensavo.. lo show è lì,in curva.. non la partita.. e per una volta ho fatto parte anch'io di questo spettacolo.

Al ritorno in ostello becco Marco, il giovane italiano incrociato a Bariloche, ci facciamo 3 birre sparando cazzate e lì mi dice che a lui l'hanno gabbato.. ha preso un biglietto fuori lo stadio che poi si è rilevato falso.
Tiriamo le due, l'ostello si è riempito di italiani.. e questo non mi esalta.. ma è l'ultima sera.. voglio brindare a me stesso, al viaggio e a quello che sarà domani


21 novembre - The end

Son all'aeroporto, non so .. è tutto il giorno che non sto tanto bene, sarà che inconsciamente non voglio tornare a casa.. quando son partito non sapevo cosa avrei trovato, se avrei avuto nostalgia,… diciamo era un po’ un salto nel vuoto.
Ora posso solo dire che ritorno più ricco, un'esperienza fantastica.. devo riordinare le idee, tanti input, mi sento come una canzone con l'armonica di B. Springsteen, che guarda al futuro con più fiducia, magari con qualche cicatrice o ruga in più, ma sicuramente più forte.
Devo dire che ripensando a tutto mi viene qualche lacrima, magari qui in aeroporto qualcuno si sta chiedendo chi è quel pazzo che scrive, con l'ipod nell'orecchio e l'occhio un po’ lucido.. io ora gli risponderei che è una persona felice e soddisfatta come oche volte finora.
Oggi ho cazzeggiato per il centro, speso gli ultimi pesos, mangiato un'ottima pizza e dato un po’ di abbracci (anche al simpatico taxista che mi ha portato all'aeroporto)
Non so perché, ma mi è venuto di abbracciarlo, forse perché abbiamo parlato un po’ (30 minuti) o forse era un modo per abbracciare tutta la nazione che stavo lasciando.

Si sta per imbarcarsi… Suerte Argentina

venerdì 6 gennaio 2012

Argentina da nord a sud - 4.700 km in bus più Buenos Aires: parte 9!

16 novembre – B. Aires arrivo!

E’ mezzanotte, sono a B. Aires da poche ore e mi sembra già una città incredibile. La città mi piace, è attiva, piena di cose da fare.. ect.. ecco questo sarebbe stato il posto ideale da fare con gli amici, perché per me ci saremmo divertiti un casino.
Lasciare El Calafate non è mi è pesato tanto, anche se nell’ostello si stava veramente bene…era molto famigliare e facevano di tutto per farti sentire come a casa.
Ecco l’unica cosa che non mi è piaciuta di El Calafate è quell’aria turistica, un po’ finta, il volere succhiare i soldi ai turisti.. come per esempio i 38 pesos di tassa d’imbarco all’aeroporto.
Del resto loro dicono “vuoi andare al ghiacciaio.. allora paga”.
Comunque atterro dopo aver scambiato due parole con i vicini spagnoli e alle 3 mi muovo in taxi verso l’ostello; sono emozionato, chissà come sarà.
Ora ho un sonno pazzesco e domani sveglia che ancora suonerà molto presto, buona notte.
**
E’ passata una giornata, quante cose da dire, da raccontare, la città mi piace sempre di più.. è incredibile.
Tornando a ieri, il mio arrivo in città l'ho vissuto da incuriosito, prima le semi-favelas uguali a quelle brasiliane, poi la via Avenida 9 de Julio (con le sue tante corsie e l'obelisco) e infine l'ostello (Hostal Portar del Sur) veramente grazioso, di qualità simil-hotel.
Alle 5, prima sorpresa. Zia Lida e Solana vengono a salutarmi. Quanto tempo!. Lidia non la vedevo da quando avevo 12 anni, invece per Solana è la prima volta.
Alla fine anche se lontani parenti li sento vicini, è bello sentirsi a casa a così tanti km di distanza.
Un gelato sulla via Florida e il primo spettacolo di tango improvvisato..la via è un fiume di gente, dopo tanta "solitudine" è bello essere circondati da persone.
Una cosa che mi colpisce sono le piante quasi tutte in fiore, fiori violi, rendono le vie più belle, allegre e colorate.
Alle 7 di sera poi ci troviamo con l'altra zia, Norma; un abbraccio sincero, son passati 15 anni dall'ultima volta.
Con loro proseguiamo andando nella zona moderna, Puerto Madero.
Il ponte ha pochi anni, è uguale a quello di Siviglia ci porta nei Docks illuminati; questa è la zona "bene".. passeggiamo un pò ed è l'occasione per parlare, sentirsi dal vivo dopo molto tempo.
Ceniamo lì, con un Bife de Chorizo e bottiglia di vino Mendoza spettacolari.
La serata va via veloce, e anche per loro è l'occasione di vedere la città di notte. Alle 11 torno in ostello contento e stanco. E' bello sentirsi a casa.


17 novembre Dentro la città


In questi giorni proprio non ho tempo, sto correndo di brutto, un pò seguo i ritmi cittadini, un pò sento che siamo quasi alla fine e voglio godermi al max gli ultimi momenti qui.. gli ultimi momenti di libertà e di giornate senza pensieri.
Di B.Aires mi son potuto fare un'idea; con i suoi difetti e i suoi problemi però è affascinante, viva, veloce e calma allo stesso tempo.. insomma.. me gusta non poco.
In questi due giorni ho alternato un pò "famiglia" e momenti da solo, il giusto mix direi.
Ieri la giornata è iniziata presto, colazione (a medialunas ovviamente!) e poi ritrovo alle 9 con le due zie;mi hanno organizzato il city tour in bus scoperto.. generalmente evito sempre di fare queste cose, la città mi piace conoscerla camminando, non guardandola dal piano rialzato di un bus.
Ma comprendo la loro età e comunque il giro è ben fatto, copre i 20 punti principali, puoi scendere e salire quando vuoi e soprattutto le mie guide sono loro e quindi nel tragitto sento tutta la storia della città non narrata come un libro, ma con aneddoti e considerazioni personali.
Nel tragitto di 4 ore scendiamo nel famoso quartiere "Boca".. stanno iniziando a mettere le bancarelle e il primo sole illumina i colori delle case. Ormai il "caminito" è un'attrazione turistica ma tutt'intorno è vita vera.. la gente abita ancora in case improvvisate, fatte di lamiere colorate in mille colori.
Mi dicono che molta gente potrebbe anche cambiare quartiere ma preferisce stare lì, perchè quella è la loro casa.
Beviamo un caffè in un bar.. alle pareti le foto di gente famosa che è stata lì, tra gli altri anche il baffo D'Alema.
Io invece approfitto per fare la foto con il sosia di Maradona!
Poi il bus lascia il quartiere popolare e va nella zona "ricca", Puerto Madero, Recoleta, Palermo... qui si passa nella storia della città, dall'epidemia che ha colpito la zona sud portando quella Nord ad essere quella benestante, alle statue, ai parchi, monumenti dedicati agli eroi argentini..


Con il bus ovviamente rimaniamo bloccati nel traffico di Avenida 9 julio e la vista dell'obelisco colpisce, per le sue dimensioni e per il casino di auto tutt'intorno.

Salutate le zie verso le 4 decido di tornare alla "Boca" per i fatti miei... voglio godermela.. gustarmela.
Scendo alla Bombonera (lo stadio del Boca), faccio foto, guardo i bar all'italiana colorati di giallo-blu, trovo anche un campetto dove i bimbi giocano a calcio per poi arrivare al Caminito

IN GIRO PER LA BOCA / LO STADIO e TUTTO IL RESTO









Torno a Puerto Madero, una camminata facendo foto e po torno in ostello.
La prima giornata mi ha dato un'idea approssimativa ma totale della città, ci sono alcuni posti che guarderò meglio.


PUERTO MADERO - LA ZONA MODERNA

Mentre mi rilasso con una birra sul tetto dell'ostello penso che non posso ancora esprimermi ma come prima impressione sono soddisfatto....anzi direi incuriosito; il giro in bus comunque mi è servito per avere una bella panoramica.
Alla sera mi preparo, esco a cena in un posto lì vicino, classico bife de chorizo (questa volta a mariposa) e 1/4 di vino.. carne come sempre ottima.
Son stanco ma voglio far serata! è giovedì sera.. è ancora presto, al bar dell'ostello ci sono solo 4 cesse brasiliane e 4 francesi che stanno tra di loro.. chiedo al ragazzo dell'ostello per una disco... mi dice il nome e che però è ancora molto presto.
Così vado un attimo in camera, guardo un pò di tele seduto sul letto per tirare l'una... senza volerlo la stanchezza di queste settimane prende il sopravvento e mi addormento vestito.. mi risveglio alle 3 con il telecomando in mano...
passano gli anni..