giovedì 30 aprile 2009

Brasil 3a parte - gli ultimi momenti di Rio

5° Giorno – 24 marzo
Finalmente ci alziamo con il sole.. e infatti alle 9 sto già crepando di caldo…
Con ritmi sempre più brasiliani andiamo in autobus a Gavea per andare sul famoso Pao de Acucar (Il Pan di Zucchero) uno dei simboli della città.
Arriviamo nella zona dove parte la funivia per il primo dei due colli e subito alla fermata dei bus becchiamo I due romani che ci regalano le solite perle… “sò tutto rosso, ho messo un pò de Nivea… e ho gli occhi in fiamme…” e “noi ci spariamo tutto in giorno, così poi facciamo gli altri giorni tra Help e Copabana.. in pratica sempre in mezzo alle puttane..”
Salutati I ragazzi saliamo e che dire…?... La vista è spettacolare, e ci godiamo tutta Rio dall’alto.
E’ difficile esprimere con le parole le sensazioni che ho provato con la vista da questi colli…
La spiaggia di Botafogo… la vista di Copacabana con dietro Ipanema, il Cristo che ci scopre dalle poche nuvole come se ci stesse aspettando per mostrarsi, il cielo limpidissimo che accentua il verde della foresta e si alterna al colore dell’oceano…
Veramente ne son rimasto affascinato…
Dopo più di un’ora e mezza scendiamo e andiamo all’ombra vicino alla vicina spiaggia Vermelha dove assaggiamo il Churros.
Prendiamo un taxi e finiamo a Copacana.. prima, obbligati da Vare, ci facciamo un mini centro commerciale di 15 piani in via S. Lucia.. e poi c fiondiamo in spiaggia.
Qui partono i consueti giri di caipirinha.. e tra venditori ambulanti di ogni tipo, ragazzini che giocano a calcio in spiaggia, castelli di sabbia enormi.. passiamo le successive ore fino a quando il sole tramonta.
Niente da dire.. Rio è troppo bella!

La serata prevedeva una follia.. la cena da Marius crostacei.. in pratica una ciurrascheria, ma tutta a base di pesce.
La spesa è elevata, ma il buffet è spettacolare… ostriche, gamberetti, salmone, un pacco di varietà di pesce… e poi arrivano i gamberoni e le aragoste….
Mangiamo fino ad essere sazi… e poi finalmente andremo in un locale di musica dal vivo… il famoso Rio scenarium.
Torniamo così nel quartiere Lapa, e anche se è martedì l’atmosfera è vivace… vicino al nostro club ci sono baretti con le radio accese, gente che beve birra rilassata e anche un parrucchiere tipico ancora aperto.
Il Rio scenarium è veramente un bel posto, su più piani bande che suonano dal vivo musica brasiliano in un ambiente molto caratteristico e pieno di oggetti particolari…
Leggendo su internet dicono che il fine settimane è stra-colmo e non stento a crederci, ma anche il martedì trovi un bel po’ di gente..
Qui Vare si lancia subito nelle danze.. e anch’io non mi tiro indietro.. ballo un po’ con una giovane carioca.. ma non riesco a starle dietro con i passi… e così mi ritiro peggio di Napoleone in Russia….
Dopo un po’ sentiamo il 12imo gong di fine match… e così verso le 2 e mezza torniamo in appartamento… qui ci sarà una prova d’orgoglio del Rosso, che cerca compagni per proseguire la serata nel vicino quartiere di Leblon, e visto che nessuno lo vuol seguire mi devo sacrificare.

Andiamo al Melt ma è chiuso, così seguiamo la folla per andare al “The House” che stra-pieno.
Subito il Rosso è attivo nel piano inferiore dove ferma una bella mulatta.. come al solito si balla, si beve, si conosce un po’ di gente…
Al piano superiore sempre di essere finiti negli States, musica hip hop e balli all’americana con struscio incluso..
Verso le 3 e mezza/4 usciamo dal locale soddisfatti e andiamo a dormire, domani ci aspetta l’ultimo giorno a Rio.


6° giorno – 25 marzo
E’ l’ultimo giorno a Rio.. e visto i pochi giorni a disposizione e che voleva vedere la maggior parte di cose della città ci affidiamo di nuovo a Mario.
Così, per pochi soldi, ci accordiamo con lui per un giro in Jeep che preveda il Corcovado con il Cristo Redentore, un tour nella foresta di Tijuca, un due ore nella favela di Rosinha, chiudendo il tutto con un pranzo a base di pesce in un posto “che conosce Mario”.

Visto che c’è il sole, penso che oggi niente potrà andare storto, ma vengo subito smentito quando alle 9 Mario ci dice che purtroppo non possiamo andare nella favela, in quanto il giorno precedente è scoppiata una guerra tra bande con 5 morti..
Per dimostrarci la sua buonafede ci porta anche dei giornali locali in cui parlano dell’accaduto.

Non ci demoralizziamo e dopo colazione partiamo sul jeepone verso il Maracanà, la giornata è fantastica e fa un caldo bestia…(34° gradi)
Così facciamo in giro al museo del Maracana, dove spiccano le impronte dei piedi nudi di Ronaldo, Junior, Roberto Dinamite e finiamo anche vicino alle panchine sul terreno di gioco.
Il giro è carino anche se non ha nulla a che vedere con la partita vista i giorni precedente.
Da lì partiamo in direzione Corcovado…. Da lontano vediamo avvicinarsi il Cristo redentore; intorno è tutto verde ed infatti entriamo nella foresta di Tijuca….
Così dopo un po’ arriviamo… bè.. da qui la vista è eccezionale, vediamo da dietro tutta la città.. le spiagge di Ipanema e Copacabana, lo stadio, le favelas, il lago attorno al quale vivono i benestanti, ect ect
Poi lui, il Cristo, che spicca sopra ogni cosa quasi come se la proteggesse con le braccia aperte.
Sfido chiunque a non fare almeno una decina di fotografie una volta arrivato su.. ed infatti anche noi ci scateniamo.

Ci rilassiamo con una birra e poi ci rimettiamo in marcia.. sempre in Jeep attraverso la foresta.
Sarà che noi viviamo in una zona dove il verde non manca ma il passaggio non ci è sembrato nulla di particolare.. a parte per la vista delle famose liane e di alcune piccole piante di banane.
Così finita la foresta arriviamo in zona di Barra dove chiuderemo la giornata con un pranzo a base di pesce.
Mario stavolta ha fatto centro.. il posto è sull’ISLA.. VERIFICARE , un isolotto che dista pochi metri, per arrivarci dobbiamo salire su una di quelle chiatte trascinate alla buona.
Mentre ci muoviamo osserviamo ciò che ci si presenta davanti… gente che aspetta fuori casa in attesa delle “chiatte” per muoversi e raggiungere terra, pescatori che aspettano con calma di prendere qualche pesce, barchette che si muovono usando il motore di un decespugliatore… il tutto che si contrappone a poca distanza da alcune case nuove ed ultramoderne e da qualche piccola barca di ultima generazione.
Scendiamo al ristorante, che è molto semplice con tavolini in plastica vicini al mare, un bancone, una piccola cucina e la griglia in sasso.
Cicero, il cuoco-proprietario, ci prepara 3 pesci freschi alla griglia, insalata, riso, gamberi, zuppa di pesce… birre e caipirinha a volontà.
Intanto, mentre mangiamo a bordo riva un amico di Cicero pesca un pesce con una lancia..

Stra-pieni alle 4 torniamo verso il nostro appartamento.. Per strada mi gusto gli ultimi momenti di Rio, una città che ritengo fantastica con tutte le sue sfaccettature, gli angoli perdifiato e quelli più nascosti.
La città dove in 5 minuti passi dai posti più cari ai posti più economici, dove il verde è sempre presente, dove le favela sono attaccate agli appartamenti di lusso, dove la gente se la prende ancora con relax, dove i bambini ti guardano con occhio sveglio pronti a sfilarti il mimino oggetto di valore, dove vedi la gente correre sul lungomare a qualunque ora vai.. che siano le 3 di mattina o le 4 di pomeriggio con 35°.

Tra Barra e il quartiere di Leblon a Vare tornano gli attacchi di stomaco, tanto che Mario lo chiama ormai “El Cagon”, così lo molliamo al nostro appartamento giusto quando vediamo un tizio che sta girando con il pannolone.. quasi quasi glielo prendiamo anche a lui….
Noi torniamo a Copacabana, dove ci godiamo gli ultimi momenti di sole.

Alla sera siamo veramente cotti, la stanchezza dilaga tra tutti noi.. tanto che facciamo fatica ad uscire.
Non fossi stato a Rio, non sarei uscito neanche in cambio di 100mila euro… ma è mercoledì sera e non me lo voglio perdere.
Così mangiamo veloci vicino a casa, quasi mi addormento a tavola, tanto che ordiniamo almeno 3 espressi a testa!
Seguendo le dritte andiamo al CLUB69, sempre ad Ipanema, il posto è alla moda e all’ingresso son in coda 3-4 biondazze niente male.
Beviamo una cosa al bar di fianco ed entriamo anche noi, è tutta musica che piace al Rosso.. l’hip hop da struscio anche se le uniche ragazze buone son le 3-4 che c’erano prima.
Però solo Vare inizia a muoversi ballando… con la sua “danza del tacchino”, che ha l’effetto di creare un vuoto intorno a noi.
Visto che in mezz’ora la gente non è aumentata… prendiamo una decisione drastica.. andare a Lapa.. almeno lì c’è casino!

Prendiamo il primo taxista che incrociamo… subito capiamo che è un pazzo scatenato, ha la musica a palla e tira come un dannato… poi quando qualcuno gli fa…”Barrichello” lui la prende come un’offesa. Ci dice “no, Barrichello es tartaruga” e ingrana la marcia portandoci a 120km/h lungo la Av. Atlantica di Copacabana.
Purtroppo è già mezzanotte passata e a Lapa tutti i locali son chiusi o stanno chiudendo..
Il taxista riparte in derapata e ci dice.. “faccio io”, senza dirci dove vuole portarci,… in poco tempo siamo nella famosa strada dei Viados…
Ce ne sono alcune che non diresti mai che siano trans… mentre altri son talmente brutti che li noteresti a decine di km…
Liquidiamo anche quelli e il taxista ci vuole piazzare in un nightclub ma il posto è talmente squallido che dopo altri 30 secondi scappiamo via inseguiti dalla ragazze.

Così ci facciamo portare al Melt… ma il taxista passa davanti all’Help… ed accosta..
Qui una decina di ragazze circondano l’auto, noi ci chiudiamo dentro mentre cercano di aprire la portiera, una/uno preme le tette sul finestrino laterale.. ci guardano, squadrano..

Dopo aver passato questa Odissea degna di Ulisse arriviamo al Melt, il locale non è pienissimo ma a prima vista sembra pieno di fighe..
Beviamo ed iniziamo a guardarci attorno… Balliamo, facciamo due parole, ma l’ambiente intorno è strano.. limonano tutti, le mani sui culi si sprecano…
A fine serata parliamo con una bella raga… che, prima ci fa vedere le tette, e poi ci dice che se vogliamo possiamo scopare con lei e sua sorella per 200 real ad ognuna…
Ma anche qui rifiutiamo e verso le 4 torniamo….

Come Ulisse che tornato ad Itaca pensava fosse finalmente giunta la pace….. lo stesso ho pensato io salito sul taxi che però, su indicazione di qualcuno, ci porta davanti all’Help per vedere l’“alba”.
L’alba la vedremo… mentre parliamo con due stra-fighe al di fuori del locale… e così, mentre la polizia pensa ad allontanare i bambini che chiedono soldi, le ragazze ci parlano del più e del meno evidenziando le loro grazie.

Salutiamo la Rio notturna salendo solo noi 5 in taxi; volgo il mio sguardo a sinistra e vedo l’oceano leggermente illuminato dal sole, con la sua calma apparente che quasi ti invita, ti invoglia a restare più giorni…. E poi mi giro verso destra e vedo, poco lontano dall’Help, uno in carrozzina con in braccio una “ragazza” rimorchiata all’Help.
Sarà l’ora, il sonno, le caipirinha.. ma l’unica cosa che riesco a pensare come spesso le cose fantastiche son così vicine a quelle tristi…

venerdì 24 aprile 2009

Brasil 2a parte

3° Giorno – 22 marzo
Nonostante la lunga serata il risveglio è tranquillo.. visto che alle 3 e mezza abbiamo appuntamento con Mario per andare a vedere la partita al Maracanà, l’idea iniziale era di spaparanzarci in spiaggia.. prendere un po’ di sole, fare un bagno e poi tranquillamente prepararci per la partita.
Purtroppo il tempo non sarà della nostra ed infatti le nuvole la faranno da padrone con il sole che non si vedrà fino alle 3!.. ma siamo sicuri che siamo in Brasile???
Così decidiamo di farci una colazione a base di frutta fresca (spettacolari l’ananas, le banane, i kiwi e il mango) con Vare che ordina anche un’ottima spremuta di Tamarindo.

Qui la cameriera lo avvisa che il Tamarindo ha effetti sullo stomaco, lui capendo che “stringe” lo stomaco si compiace della sua scelta….
Proseguiamo girando per Ipanema, un po’ nel piccolo giardino botanico sulla strada e un po’ sul lungomare dove, nonostante il tempo brutto è pieno di gente che corre, va in bici o sui roller.
Fede intanto ne approfitta per comprare un phon nuovo… per pettinarsi i 4 capelli che ha in testa spendere più di 20 euro… tra l’altro phon che morirà a salvador quando lo metterà nella presa da 110 vlt.
Puntuale Mario ci passa a prendere in furgoncino e con noi ci saranno: un gruppo di 5 napoletani che si fanno un mese in Brasile, un danese con fidanzata e due romani
I romani subito ci dicono che erano arrivati la settimana precedente.. e che erano partiti in 3… poi il terzo, dopo una nottata passata con una ragazza del posto, era sbroccato e quindi aveva comprato il biglietto di ritorno ad 800 euro per tornare dalla ragazza a Roma…. Me cojoni!

L’arrivo allo stadio è emozionante, man mano che ci avviciniamo vediamo sempre più gente.. tutta con la maglia o la bandiera della propria squadra. La maggior parte indossa i colori rosso-neri del Flamengo.
Entriamo… per un attimo rimango senza parole; lo stadio, anche se è stato rinnovato, è fantastico e mantiene il suo fascino… così mi passano per la testa le immagini varie… da Pelè che gioca fino a Gigi e Andrea con Lino Banfi nell’Allenatore nel Pallone.
E’ un derby.. e lo si nota subito, durante la gara dei ragazzini che fa da apertura, i tifosi del Vasco e quelli del Flamengo non smettono di cantare, urlare, saltare ed incitare.
Quelli del Vasco urlano a piena voce il nome del loro club.. mentre quelli del Flamengo, visto che i rivali son retrocessi in serie B, cantano “Ao ao ao .. segunda divisao..”
Quando entrano le squadra l’intero stadio è una bolgia.. anche se si è nel settore centrale non si riuscirà a stare seduti…



Poi accadrà di tutto… l’arbitro impazzirà e a fine partita avrà espulso 5 giocatori e alla fine del primo tempo arriverà un acquazzone che inzuppa me e il Vale mentre una marea di gente cerca riparo nella parte coperta.
Tutto questo non ferma le tifoserie e quando nel secondo tempo il Vasco segna.. lo stadio esplode e anche Vare esulta come il più esaltato tifoso bianco-nero, nonostante prima della partita non sapesse quale fosse la squadra con la maglia bianca…
La partita finisce 2-0 per il Vasco e all’uscita ci ritroviamo con i compagni di viaggio…
Qui un napoletano, cugino di Mel, come M.Gibson in Braveheart dà il via alla battaglia serale con un gesto epico..
“Uagliò, stasera non ci rimane che una cosa da fare..” e parte un fischio con il gesto della scopata “Tutti all’Helpi a fottere”.

Per la serata proviamo mangiamo veloci in birreria e poi proviamo i vari locali visti su internet.. Essendo domenica non troviamo nulla aperto.. dal Melt, allo 00club, al Baronetti, persino il Mariuzinn.. l’alternativa è tra andare a casa o vedere il famigerato Help.. la discoteca con la più alta concentrazione di puttane della terra.

La decisione cade su quest’ultima… e subito ci sembra di essere arrivati in un altro mondo, i baretti al di fuori della discoteca son strapieni e ad ogni passo veniamo squadrati da tutte le “ragazze” presenti… e non mi sembra che di colpo siamo diventati dei modelli…
Entriamo e la situazione è subito ben chiara… è pieno di fighe di ogni genere e gusto.. la vuoi mulatta? C’è…. La vuoi bionda? C’è… la vuoi pelle d’ebano?.. c’è.. la vuoi con le tettone? C’è… la vuoi grassa? Ecco questa non c’è…..
Ovviamente essendo professionista parlano benissimo italiano e sanno quando guardarti e quando venire da te…
Dopo un po’ ribecchiamo gli amici napoletani (anche quello che sosteneva che aveva scopato senza pagare..) e vediamo che non sono gli unici italiani nel locale.
Ora la domanda è …. Visto che son quasi tutte stra-fighe.. .sapremo resistere??
Nonostante le mille avance la serata procede solamente bevendo qualche caipirinha e facendo due chiacchiere con chi capita…
Così si avvicina a noi uno dei Romani ed inizia a darci le cosiddette “dritte giuste”… per esempio..”se ci esci un po’.. alla seconda-terza sera ti fanno lo sconto.. io più di 150 non spendo…”…”poi si legano a te… gli piaci… ti vengono a cercare.. e c’è più coinvolgimento…” fino alla migliore..”noi l’abbiamo portate pure in ciurrascheria.. ci guardavano tutti.. ma che c’è frega a noi…”.

Lasciato il romano la serata chiude con noi 5 reduci verso l’appartamento…… da soli…

Maledetto Help, stavolta non ci hai avuto (o meglio .. non hai avuto i nostri soldi)


4° Giorno – 23 marzo
La mattinata ci accoglie con una sorpresa.. scopriamo l’effetto Tamarindo, infatti troviamo Vare dolorante sul cesso mentre sta svuotando tutto l’intestino…
Altro che stringere… il Tamarindo aiuta ad aprire, e di brutto!
Le facce che fa Vare sono imperdibili e così abbiamo la prima vittima intestinale.
Quando Vare ha recuperato le forze usciamo e prendiamo l’autobus, dove evitiamo i “famosi” bambini che tagliano i tendini alla gente per derubarli quando son dissanguati.

Scendiamo nella principale strada interna di Copacabana.
Qui l’atmosfera è diversa dalla vicina ipanema, si vede più vita, più movimento, gente che cerca di arrangiarsi, negozi e venditori ambulanti, qualcuno che si rilassa in orario di lavoro..... ecco.. sarà anche per il sole ma qui ci sembra di essere nel Brasile immaginato a migliaglia di km di distanza.
Per mangiare finiamo in ristorante al Chilo, frequentato da gente del posto, dove in pratica prendi quello che vuoi da un buffet e paghi a peso, semplice ma cibo ottimo.
Sazi prendiamo un altro autobus e andiamo al quartiere Centro, dove subito ci sembra di essere arrivati in un’altra città.

Ci sono palazzoni altissimi e strade a 4/5 corsie.. il mare è vicino ma sembra così distante.
Facciamo un giro nel Mercato Populare, che personalmente non ho apprezzato molto.. mi sembrava più una rivendita di cianfrusaglie made in China…
Quello che colpisce la mia attenzione sono i rivenditori ambulanti.. provano a piazzarti di tutto.. se non li avessimo evitati ora avrei almeno un set di 5 paia di calze della nike, 3 succhi di frutta fatti sul momento, 5 paia di infradito, 1 ventaglio per la mamma, 1 radiosveglia, caramelle a volontà e un bottiglione d’acqua per ufficio.
Usciti dal mercato, passando dalle verdi strade commerciali, ci dirigiamo verso la fermata per il Bonde, il famoso tram che porta nel quartiere di Santa Teresa.
Mentre andiamo vedo una cosa che mi ha molto colpito, due bambini con i vestiti stracciati che si lavano in una fontana vicino ad un palazzone modernissimo…


Il Bonde me lo aspettavo come quello di Giginho… con brasiliane che ballano la samba mentre noi saliamo…. Ed invece niente di tutto questo; la mia compagna di viaggio sarà una turista francese di 80 anni… vabbè, poteva capitare di peggio…
Il viaggio comunque è affascinante visto che il quartiere si alza su una collina dandoci una veduta dall’alto del quartiere sottostante con tutto il suo verde, e ci sono ragazzini che salgono e scendono dal tram in corsa.

Scendiamo così alla 2a fermata dove girovaghiamo per osservare la città, i murales e qualche negozietto.
Dopo un paio di birre fresche ad un baretto molto colorato scendiamo a piedi alla ricerca della Escadaria Selaron.
Prima di arrivare alla scalinata resa famosa dal video di snoop dogg e pharrell ci godiamo questo pezzo di vita reale e quando L’Escadaria si presenta a noi… è ancora meglio di quello che immaginavo e ci scateniamo nelle foto di rito.

Siamo nel quartiere Lapa, la culla della musica dal vivo e del ballo durante il weekend, e ci rilassiamo con un paio di birre in un bar tra i più conci mai visti
Senza rendercene conto son già le 5.. così, dopo aver comprato del cibo ad un ragazzino, sempre in autobus torniamo ad Ipanema giusto in tempo per goderci il tramonto con una caipirinha in un chiosco.


Dopo aver beccato anche un Russo (mai una russa…..) che mi chiede di fargli qualche foto visto che sta girando per il mondo da solo, torniamo in albergo abbastanza ubriachi….

Andiamo a cena al Barra Brasa, ciurrascheria con buffet da paura… forse il miglior ristorante provato durante la vacanza, e dopo cena.. visto che è lunedì proviamo ad andare al NUTH, discoteca a BARRA DA TIJUCA, un po’ distante da dove eravamo noi.
Il locale è effettivamente molto bello ma all’interno siamo i più giovani… l’età media è intorno ai 40.. e andiamo subito alla ricerca di alcune buone MILF
Qui Vare e Fede si scatenano in balli esagerati con due buone 35-40enni… mentre sempre Vare viene tampinato da una cicciona che non lo molla più.


La situazione però non decolla e complice anche la stanchezza verso le 2 decidiamo di tornare in appartamento.

Ma chi ci aspetta fuori dall’appartamento??? La ragazzina a cui Ago aveva chiesto 4 amiche muy linde….la liquidiamo e andiamo a dormire mentre Vale inizia una dura lotta tra il suo intestino e il cesso di camera nostra…

Alla fine un’altra dura giornata di lavoro è andata…

giovedì 16 aprile 2009

Brasile 2009.. Due settimane al ritmo di samba

Brasile 2009.. Due settimane al ritmo di samba

Ci son voluti 10 giorni per metabolizzare il rientro dal Brasile; prima di partire mai avrei pensato che sarebbero stati necessari così tanti giorni per tornare alle mie vecchie abitudini.. al vecchio modo di pensare.. ai ritmi Europei.. al modo di porsi delle gente di qui.

Lo ammetto, all’inizio, ero titubante sulla scelta della meta, nonostante non sia un novello in fatto di viaggi mi ero fatto annebbiare dai soliti luoghi comuni; luoghi comuni che ci descrivono il Brasile come il luogo più pericoloso del mondo e come il posto dove le uniche cose interessanti siano le ragazze facili.
Ebbene no! giorno per giorno la nebbia del sentito dire si è diradata e il Brasile si è mostrato a noi come è in verità.. cioè fantastico!
Ci saranno sempre quelli che diranno che in Brasile si scopa facile, quelli che si fanno “il giro completo di Rio in un giorno.. così almeno abbiamo altri 13 giorni per fare spiaggia ed Help”, ma io personalmente porterò nel cuore e nella mente i posti visitati, le situazioni più assurde e la gente incontrata.
Che altro dire? Ho imparato una cosa.. mai partire prevenuti e godersi in pieno tutto ciò che il mondo offre.


PREPARAZIONE
Il gruppo di viaggio ha il suo zoccolo duro… e anche stavolta i protagonisti sono:
Il Vale, che parte come sempre con la sua abbronzatura caraibica..(“così non mi scotto”)
Il Bomba, che ha iniziato a parlare del viaggio a tutti ad ogni cena, pizza, birrata fatta dall’inizio di ottobre
Il Rosso, che vuole verificare il suo stato di resistenza al fascino mulatto
Io, che sulle orme di Giginho ed Andrea mi lascerò sedurre dai luoghi del posto
E la new entry Vare, che farà esplodere in ogni momento la sua esuberanza godereccia

Il programma prevede la visita di 3 posti dal 20 marzo al 04 aprile.
Rio de Janeiro per 5 giorni, Foz do Iguacu e le sue cascate per 2 giorni pieni e gran finale a Salvador per gli ultimi 6 giorni.


1° Giorno – 20 marzo - LA PARTENZA
Il giorno stabilito per la partenza è venerdì, il volo decolla da Malpensa alle 8 sera per portarci 12 ore dopo a São Paulo e da lì a Rio de Janeiro.
Visto che voliamo di notte, la sera precedente io ed il Rosso non saltiamo il concerto milanese di J. Legend.
La serata ci servirà da warm-up per mettere a punto le ultime strategie danzerecce.
Infatti io mi scateno in caipiroska ed il Rosso post concerto mi convince ad andare all’Oracle.

Il warm-up scorre rapido e rischia quasi di farci fondere il motore; tra il Rosso che, durante la coda in auto, riesce ad accostarsi ad una bella biondina e a domandarle se teneva in mano il test di gravidanza, ed il cantante dei Gemelli Diversi con il suo amico panzone che ci provano con tutte le modelle presenti nel club… mi viene da pensare che se questo è il preambolo chissà come finiremo nelle prossime settimane.

Effettivamente partiamo con il botto.. alle ore 19.15 siamo già nel panico.
Poco prima di venire imbarcati Vare si accorge che gli manca il portafoglio.. dettaglio non da poco visto che ci teneva tutti i soldi da sperperare in viaggio.. 1.200 euro + carte.
Il panico avanza, e torna indietro per vedere se l’ha perso al check.in oppure all’ingresso della zona riservata…
Nulla… non gli resta che fare denuncia ai solerti carabinieri di Malpensa… con la speranza che guardino le immagini delle telecamere nascoste entro il 2012…
Così saliamo sull’aereo con il ragazzo che quasi non vuole partire, e ci tocca aprirgli una pratica di fido illimitata dai nostri fondi e via… Brasil arriviamo!

Il lungo volo passa via tranquillo, solo Vale (il Caraibico) ha qualche problema con il cuscino da viaggio auto-sgonfiante “made in china” e Vare torna quel martello pneumatico che conosciamo, tanto che si piazza subito nel sedile posteriore a farsi dare lezione di brasiliano da una giovane paulista.
Purtroppo per noi imparerà ben poche frasi che ripeterà all’infinito…..

Arriviamo a Sao Paolo alle 4 di mattina e subito veniamo a sapere che il portafoglio era nell’auto.. qui Vare esulta come Tardelli nell’82 e possiamo proseguire tranquilli verso Rio dove arriveremo alle 8 di mattina del 21 Marzo



2° giorno – 21 marzo – RIO DE JANEIRO
Mentre il sole sorge siamo sull’aereo che da Sao Paolo ci porterà a Rio, qui non riesco a non osservare con curiosità dal finestrino.
Vedere l’enorme macchia verde che si presenta sotto di noi mi emoziona parecchio, così come l’atterraggio sulla pista quasi in riva all’oceano.

Ad aspettarci in aeroporto c’è Rogerio, autista mandato dal mio contatto del nostro appartamento ad Ipanema (http://www.rentaflatinrio.com).
Rio ci accoglie con una bella giornata, sentire il caldo dopo tanto freddo e tanta neve è veramente piacevole anche se la forte umidità inizia a farsi sentire.. cosa che ci accompagnerà per tutti i giorni brasiliani.

Rogerio ci fa subito capire l’andazzo brasiliano.. Si presenta in Jeans, infradito, magliettina ed è appena tornato da un pesante venerdì sera..
Durante il tragitto il ci racconta un po’ di Rio, delle sue bellezze, delle serate e un po’ delle favelas che intravediamo dalla strada mentre ci porta verso il bel quartiere di Ipanema.
All’appartamento ci aspetta il mio contatto, un ragazzo olandese tra il fatto e lo strafatto, che più lounge non si può.
Abbiamo scelto la zona di Ipanema perché a detta di molti era la più tranquilla e la più bella di Rio, effettivamente la zona è molto curata, pieni di negozietti e ristoranti e la bella giornata la fa risaltare.

Sistemati scendiamo subito per un giro per il quartiere.
Ci piazziamo al baretto sotto casa che diventerà il nostro punto di riferimento mattutino, e ci facciamo un beach picanha con succo di frutta fresca mentre osserviamo il movimento di gente che passa per la Rua Visconte de Piraja.
E’ sabato e si nota…. Tra il gruppo di ragazzi benestanti che vanno in spiaggia, i venditori ambulanti di frutta e fiori, la signora vestita all’europea che fa shopping, i ragazzini casinisti che non stanno mai fermi, le ragazze brasiliane con le loro famose curve.. è tutto un contrasto, una novità, un’emozione continua.
Effettivamente il Brasile è lo stato dei contrasti, dove dalle finestre degli appartamenti di Ipanema vedi le favelas, dove l’assoluta ricchezza è così vicina alla povertà più grande; e in questi primi incontri tutto è confermato.

Nel nostro a zonzo non potevamo non finire in spiaggia, il famoso lungomare di Rio è un continuo di gente che corre, di chioschi dove bere caipirinha, di venditori ambulanti, di ragazze in tanga, di campi di beach volley e di artisti di strada (come quello che ha bloccato il traffico per fare un salto sopra il compagno con dei coltelli alzati sopra la testa)
Proprio sul lungomare incontriamo Mario che, notando la nostra abbronzatura, ci ferma per proporci alcune visite guidate.
Cogliamo l’occasione al volo per chiedergli info per la partita al Maracanà del giorno successivo, il derby VASCO-FLAMENGO, e così, tra una battuta e l’altra, ci accordiamo per 60 real (di cui solo 10 pagati subito) per biglietto in tribuna primo anello e trasporto da/per appartamento.

Un po’ stanchi dalla lungo viaggio passiamo il tardo pomeriggio in un baretto in compagnia di un collega del Rosso nato a Rio che si trova in città per le ferie;
Perché ovunque vai il Rosso ha un collega, un amico dell’amico dello zio o la nonna della fidanzata del collega… insomma in tutto il mondo il Rosso ha qualcuno che conosce.

Ci prepariamo così alla prima serata a Rio, sabato sera poi!
Ancora non siamo entrati in sintonia con l’hambient brasiliano. Così usciamo vestiti in jeans e camicia, manco dovessimo andare in Corso Como a Milano.
A cena andiamo sul sicuro, la ciurrascheria “Carretão”.
Qui non lesiniamo in caipirinha ed nei piatti di carne, ovviamente buonissima; il cartellino verde la farà da padrone finché non ce la facciamo più!
Alcuni, non contenti, cercano anche quasi di prendere il dolce fragolone che il cameriere gli propone cantando insieme a tutti noi in un misto italo-brasiliano

La serata la passeremo nel quartiere di Lebron, frequentata prevalentemente dalla Rio “bene”.
Col sennò di poi sarebbe stato sicuramente più interessante e più coinvolgente andare nel quartiere Lapa dove è la musica dal vivo a farla da padrona.. però non possiamo lamentarci.
Infatti sia i locali pre-club che i club successivi son molto ben frequentati

Trainati da un Rosso in grande spolvero andiamo al “The House” club, il locale è piccolino ma stra-pieno.. c’è una band che fa musica dal vivo brasiliana e al piano di sopra musica da disco.
Altri giri di capirinha e si inizia a far qualche conoscenza… Il Rosso si piazza all’ingresso con due carioca niente male mentre iniziamo a ballare seguendo il ritmo lanciato dalla band.
Il locale è talmente piccolo che dopo un’oretta decidiamo di cambiare posto.
Usciamo, saluto come un fratello il buttafuori con origini napoletane e ci fiondiamo al Melt

Al Melt c’è una coda impressionante ed è sempre il Rosso con Vare ed il Bomba che fanno conoscenza con le ragazze poco davanti a noi.
Il locale è un po’ più grande di quello precedente e anche questo è pienissimo.
Qui ci si scatena alla grande, il Caraibico che imposta il suo famoso “ballo monopasso” cioè un movimento che riproporrà con qualunque tipo di musica.. dalla samba alla house il passo sarà sempre lo stesso.
La situazione è molto calda, tanto che si balla all’americana e lo struscio è assicurato.
Perdo di vista il Bomba e Vare, fino a quando non li ritroviamo verso le 4… e tra il fuso e la stanchezza pensiamo di chiudere qui la serata.

Prima di uscire però faccio la conoscenza di una bella ragazza di colore, si parla e mi prende per mano per andare a ballare al piano di sopra… qui cerco il conforto di qualcuno che mi assecondi prendendo l’amica.. Vare e il bomba manco si accorgono della situazione, Vale si ritira perché è troppo stanco ed il Rosso farfuglia qualcosa che ancora adesso devo decifrare..
Così lasciato solo temporeggio un po’… in lontananza vengo anche incitato da un gruppo di italiani mai visti prima… ma alla fine stupidamente opto per tornare a casa con il gruppo.

Quando tutto ci sta portando verso l’appartamento… ecco che fuori dal locale appare una biondazza paura ubriachissima.. si avvicina e tra una cosa e l’altra .. ci dice di andare con lei allo 00club.
Così prendiamo il taxi e arriviamo al club.. che però sta chiudendo per una rissa all’interno, così suona il gong della 12ima ripresa e la serata termina… salutiamo la biondazza e torniamo in appartamento
Qui fuori il Rosso conosce la sua 25ima ragazza della serata.. però questa volta gli chiede dei soldi per mangiare e il Rosso pur non cacciando una lira riesce a chiederle 4 amiche muy linde mentre gli manda baci da lontano..
E qui penso…che forse è meglio se andiamo a dormire…

lunedì 13 aprile 2009

Gioca con Obe!

Per vivacizzare il mio blog.. vi propongo questo gioco

COME FUNZIONA
Allora nel gruppo A ci sono un pò di situazioni esilaranti accadute recentemente in alcune serate, mentre nel gruppo B un'elenco di "personaggi".
Il gioco sta nell'abbinare le situazioni ai personaggi... semplice.

Due annotazioni:
- per facilitarvi nel gruppo B una persona è ripetuta tante volte, tante sono le situazioni a lui/lei associate
- per chi volesse partecipare.. scrivete i vostri abbinamenti come "commenti"


GRUPPO A
1- Chi ha fatto la lunga vigilia di natale con un numero imprecisato di bottiglie di bianco tra Massi e Malmo (voci dicono più di 10)
2- Chi la vigilia di Natale si faceva il tratto Intra-Suna con il braccio fuori dal finestrino perchè collassato
3- Chi la vigilia di Natale era convinto di trovare un passaggio alle 3 e mezza di notte
4- Chi ha proposto il "cocktail d'asporto" tra Intra ed il Gilda obbligando Manuel, Obe ed Ago a bersi un Vodka Lemon in auto
5- Chi ballava come un pazzo nella sala revival del Gilda
6- Chi a fine serata si limonava una giovane "badante" russa e chi nel frattempo ci provava con l'amica che gli faceva vedere la foto del figlio
7- Chi rubava la focaccia post gilda... e andandosene salutava il proprietario
8- Chi cade sul ghiaccio nel parcheggio del Gilda dopo aver avvisato gli altri di stare attenti
9- Chi per imitazione... cade sul tavolino della sala revival
10- Chi dal panettiere fa per fare il galantuomo aprendo la portiera dell'auto.. ma quando vede che son due trans gliela sbatte in faccia
11- Chi porta le amiche ucraine... e chi si fa un'amica ucraina..
12- Chi da un calcetto ad un tipo solo perchè sta parlando con la sua fidanzata
13- Chi ordina la pizza da Frocio (al prosciutto) da Franco
14- Chi sostiene che se fossimo stati di Vercelli le due tipe dal panettiere ce l'avrebbero succhiato
15- Chi abbraccia sempre le ciccione di colore in discoteca
16- Chi balla alzando il dito indice della mano
17- Chi balla con una tipa con il culo di fuori e non riesce neache a farsela
18- Chi chiede alle tipe se preferiscono un approcio soft o secco
19- Chi chiede sempre il numero della sorella di Carlo
20- Chi chiama ridendo come un pazzo il pr del gilda
21- Chi si è scop**o la bionda 40enne..

GRUPPO B
- Obe
- Mel
- Ivo
- Fede, Obe, Caste, Vare, Giorgio ed Ivo
- Rudi
- Fede
- Manuel
- Ago ed Obe
- Manuel
- Caste
- Fede
- Rudi
- Ago
- Manuel
- Obe
- Caste
- Fede
- Caste
- Giorgio e Manuel
- Obe
- Carlo ed Obe