Giovedì 21 luglio
Ore 16.00 – Omsk
Altra giornata di sole qui in Siberia, siamo anche oggi intorno ai 30 gradi..
Arrivato ad Omsk, sosta non molto frequente per chi fa un viaggio simile ma non volevo farmi 20 ore di treno e così ho deciso di fermarmi qui per la notte e girare un po’ la città.
Omsk mi è subito sembrata diversa dalle altre due città, appena uscito dalla stazione rivedo auto Lada, vecchi camion, marshrutka… ecco cosa non ho visto a Kazan e a Ekaterinburg; diciamo la verità.. dal punto di vista architettonico non è un posto che abbiamo molto da dare all’umanità ed in qualche ora, molto lentamente, la si può visitare tutta, ma non sono qui mica per fare le foto e basta.. non è solo questo quello che cerco.
Non so ma la trovo interessante, forse perché è la più in evoluzione; il centro è tutto un cantiere e nella parte finale della Lenina st. stanno lavorando per sistemare i palazzi e creare una passeggiata elegante con molti negozi occidentali che apriranno a breve (Geox, Disigual, ect)
E’ una città in movimento, che vuole cambiare e già solo per questo sono contento di essermi fermato perché so che a breve sarà diversa.
Il viaggio in treno è andato bene, ormai son diventato un esperto nel preparare bene lo zaino per avere le cose che possono servire a portata di mano, nel preparare il “letto”, sapere dove è il bagno ed il bollitore dell’acqua per il thè; alla fine il viaggio è più facile di quel che immaginavo e poi il posto sotto è tutta un’altra vita con più facilità di movimento e comunicazione.
Come compagni di scompartimento questa volta ho una signora con cui però comunico poco, giusto un po’ sul cibo, sull’Italia e sulla gente; però è andata bene, sentivo il bisogno di un po’ di silenzio, godermi il panorama, leggere un libro e staccare la spina in questo viaggio che è stato intensissimo finora; e nonostante i bambini che giocano in corridoio e la luce sono crollato nel sonno abbastanza presto.
Il primo a salutarmi a Omsk non è stata Ludmilla Radchenko ma Lenin, con la sua statua fuori dalla stazione che mi da il benvenuto.
In hotel/ostello trovo i primi turisti occidentali .. forse svizzeri, bho, dei “simpaticoni” , quando sono uscito erano ancora su internet a guardare filmati e cosa varie.. datemi dello scorbutico ma li ho evitati.
Come dicevo, la città è tranquilla ed ho subito visitato il teatro (peccato che non è stagione e non posso gustarmi un balletto o un opera)
e la cattedrale dell'Assunzione che è la chiesa principale, molto bella esternamente ed anche l’interno lo trovo luminoso e vivo, forse è la più bella di quelle viste finora.
Proseguo nella passeggiata, saluto Dostoyevskiy che ha passato la prigionia qui e mi fermo a mangiare il primo borsch, che trovo stranamente molto buono con la carne, cipolle, barbabietole e la giusta acidità, accompagnato da una birra locale ed insalata.
Supero la graziosa cappella Seraphim Alekseyevskaya ed arrivo al punto dove si uniscono i Fiumi Irtyš e Om, il colore dell’acqua non invoglia a fare il bagno e quindi vado al teatro con il tetto a forma di trampolino di sci e con la bella fontana di fronte dove tanta gente è a passeggio e si rilassa al fresco.
Non poteva mancare il giro al centro commerciale, che mantiene lo stile retrò (chissà quanto durerà prima che venga rinnovato all’occidentale) e torno alla chiesa per fare delle foto con la luce giusta.. scambio due parole con una ragazza che mi chiede di farle una foto ma purtroppo il suo inglese è molto basilare e quindi torno sulla via commerciale a guardare i lavori un po’ come fanno i vecchi pensionati da noi.
Omsk è tutta qui, stasera è giovedì.. è tempo di testare la nightlife.. avrò fatto bene a fermarmi qui la notte?
Venerdì 22 luglio
Ore 12.30 treno
3a tappa in treno, quella diurna.. sono un tre ore che guardo dal finestrino, panorama quasi sempre uguale.. incredibile i km che si fanno prima di trovare una città o un luogo abitato; è enorme questa Siberia, sterminata, senza fine e non sono neanche a metà.
Ci stava questo viaggio diurno, per cambiare un po’ e vedere la vita del treno di giorno tra bambini che giocano, letture stanche, thè, pulizie della Provodnitsa che rompe la monotonia; e poi la sosta nelle stazioni che serve per cambiare aria e passare tra venditori ambulanti di colbacchi, maglie cucite a mano, pesce affumicato, pierogi di patate e frittate fatta con farina, uova e uova di pesce.
Nelle soste si nota subito la presenza di turisti, ci si riconosce subito.. io vedo tre ragazze francesi, una coppia tedesca e un viaggiatore solitario; anche nel mio scompartimento c’è una coppia francese, due parole e scopro che loro sono diretti al Baikal senza fare soste.. ma alla fine ho preferito stare un po’ con madre e figlia giocando a carte con loro e comunicando tramite google translator.
Dicevo di Omsk.. allora la serata è stata un po’ un flop, devo ammetterlo; eppure ero bello carico
Dopo una sosta-birra ho fatto l’ultima passeggiata in riva al fiume dove dal battello che arrivava si sentiva musica pop-russa ad alto volume, e dopo sono rientrato in ostello.
A cena ho seguito l’istinto e sono andato dove entravano più persone.. forse il posto più alla moda di Omsk e difatti all’interno era pieno di bella gente, tanti tavoli di ragazze e anche il cibo era molto buono.
Finita cena vado all’Oldman Pub dove sapevo che facevano live music, peccato che quando entro non c’è nessuno.. bevo una birra aspettando che si riempia ma niente, pochi tavoli, poco movimento.. e così sfrutto il wi-fi per studiare dove andare..
O vado al locale di fronte o nella disco più popolare.. ma in quest’ultima c’è concerto di sassofono e così attraverso la strada e provo ad entrare.. anche qui, pochissima gente, chiedo consiglio ad un paio di ragazze ma dicono che questi sono i locali che vanno per la maggiore, e quindi decido di tornare dove c’è live music.
Mi siedo al bancone ed inizio a chiacchierare con la cameriera che parla un buon inglese e, visto la poca gente, si siede vicino a me e si parla del più e del meno stando insieme fino all’1.30.
Alla fine rimango un po’ deluso da questa serata ma forse qui, essendo una città piccola ed universitaria (che in questa stagione è chiusa), il grosso delle persone esce il venerdì e il sabato sera.
Stamattina in ostello, mentre faccio colazione, parlo con un ragazzo russo che è appena tornato da un viaggio in Iran, mi regala anche una banconota del paese; sono solo 10 minuti ma piacevoli.
Ed il viaggio continua, ora aspettiamo Novosibirsk, dove potrò rilassarmi un po’ avendo 2 notti da passare lì… non sono neanche a metà ma quante cose e persone ho già fatto, visto, incontrato.
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