martedì 9 settembre 2008

Russia: 2 parte - sabato e domenica

Sabato 22 agosto: SAN PIETROBURGO

Il risveglio è abbastanza pesante e la programmata visita a Peterhof è rinviata, peccato perché la giornata è splendida.

Nonostante la fatica decidiamo di fare un giro della città, presa la metro fino alla cattedrale di Kazan, visitiamo dall’esterno la stupenda chiesa del Sangue Versato, con le sue cupule colorate e dalle forme rotondeggianti; è incredibile come durante Stalin venisse utilizzata come magazzino per patate.
Con il sole poi i colori spiccano e la chiesa rende veramente.
Da lì proseguiamo verso il ponte che ci porterà alla Fortezza di Pietro e Paolo.
La camminata sul ponte ci apre un ottimo panorama visivo, vediamo i palazzi dell’Hermitage, le colonne e la fortezza con la sua spiaggetta dove dei coraggiosi stanno prendendo il sole e facendo il bagno
Di fronte alla fortezza l’immancabile coppia di sposi, quindi proseguiamo dentro dove passeggiamo godendoci il bel tempo e i vari punti panoramici, e chiudiamo la visita con il museo degli astronauti.
La stanchezza avanza e per finirci del tutto facciamo a piedi fino all’incrociatore Aurora.
Anche in questa giornata abbiamo macinato km ma siamo soddisfatti

Qui nascono i primi tormentoni.. come la canzone “That’s Amore” interpretata ottimamente dal Vale e Colo che si trasforma nel Peo Colombo di Vacanza in America, dove Jerry Calà diceva “A noi ci piace ancora la vecchia cara Faiga”

Per iniziare la serata torniamo al ristorante georgiano, dove mangiamo di nuovo ottimamente.
E’ sabato sera e proviamo ad andare al Led Limon, classificato come “Alcohol Concept Club”
Per strada c’è un casino di gente e sulla strada verso il club notiamo un auto in vendita per ben 2.000 rubli pari a 55 euro.. A qualcuno viene in mente di comprarla… peccato non si trovi il venditore nei paraggi.

Il club non è strapieno ma c’è abbastanza gente per divertirsi… ma dove saranno tutti???
Soliti giri di vodka al bancone e giri di ronda per verificare la situazione.
L’alcol scorre veramente a fiumi, e la pista al piano superiore di anima mentre passano un misto di vecchie hit in inglese con hit russe che tutti cantano a squarciagola.
Rimango a ballare un po’ con una strafatta e poi scendo le scale.. ai divanetti vedo i veri “Vitelloni” del XXI secolo..
In questo momento Mel tira fuori il coniglio dal cilindro… la macchina fotografica!
Da quel momento non ci sarà tipa che non sarà fermata per fare una foto con qualcuno di noi; ormai non si ragiona più.
Quando io e Colo saliamo al piano di sopra, sentiamo la canzone di Ghostbuster.. ci mettiamo a fare come Dan Aykroyd e Bill Murray simulando di cacciare fantasmi.. e raggiungiamo così al bancone gli altri.
Qui il Rosso compie un colpo di bigliardo… riesce ad inserirsi tra una coppia e conquista abilmente la ragazza.. lasciando il ragazzo in camicia e giacca a ballare ubriaco da solo in pista
Dopo un tira e molla pazzesco, in cui la ragazza lo cercava disperatamente, il Rosso ci lascia e va a fare un romantico tour notturno della città con lei.
Noi raggiungiamo il bomba e facendo foto con tutte le tipe presenti usciamo dal locale diretti verso lo Shine.

Nella zona dello Shine e del Fidel il casino regna, c’è un Hammer parcheggiato che spara musica disco a palla con due sul tetto che ballano, ragazzi e ragazze ubriachissime che non si reggono in piedi.
Il nostro capitano Mel ci guida nella sua assoluta “zero sobrietà”…. corre all’impazzata, fa foto con tutte.. il Bomba al Fidel convince due ragazze a baciarsi.. è veramente il delirio
Ormai son le 5 e mezza e ci avviamo verso l’appartamento… qui il Bomba effettua il colpo del Cigno.. ci vuol portare al Golden Balls (in realtà si chiama Golden Dolls..ma visti i prezzi il nome giusto era “Palle d’oro”), nightclub famoso per come spenna i suoi clienti.
Facciamo per entrare, ma visto che chiude alle 6 il butta fuori ci indirizza alla porta di fianco.. è un caffè.. qui il Bomba chiede al cameriere “Where is the girls??”
Lui divertito gli da una pacca sulla spalla e gli spiega la situazione…
All’uscita vediamo Mel vicino al vetro dove c’è il manifesto… sarà l’ora, saranno le vodka bevute ma qualcuno sostiene che ha leccato il vetro… sinceramente non posso confermare né smentire..

Alla fine arriviamo al Pizza Hut.. io mi addormento mentre al Bomba gli ciulano la bottiglietta d’acqua e all’uscita evitiamo per poco di essere lavati dai mezzi che puliscono le strade

Manca il Rosso, ancora in giro a fare il porco… allora Mel, che si sente solo, prende un birillo segnaletico dalla strada… lo lava e se lo mette a suo fianco nel letto.
Qualche ora dopo al suo arrivo il Rosso troverà il birillo sotto le coperte.. per me ha pensato “meno male che non è l’erezione mattutina di Mel”


Domenica 23 agosto: SAN PIETROBURGO

Nonostante le numerose vodka delle sere precedenti la mattina ci alziamo di buon ora.
Prendiamo due taxi che ci portano a vedere il sottomarino militare, prima i due taxisti sembrano ci vogliano lasciare di fronte a un fiumiciattolo pieno di rifiuti, poi capito dove volevamo andare arriviamo easy al museo.
La visita prevede la guida in russo.. ma visto che non parliamo la lingua ci danno un libretto degli anni 50 in inglese e ci lasciano girare totalmente in libertà
Si vede che il sottomarino è ricostruito, ma è interessante girare in spazi angusti per tentare di capire le sensazioni che provavamo i militari al loro interno.
La nostra guida è il Rosso che, essendo ancora in botta, ci traduce esattamente ciò che il libro dice.

Dopo questa interessante visita torniamo in centro, birra e tost farciti per poi entrare all’interno della chiesa del Sangue Versato.
L’interno è interessante, con tutte le pareti con mosaici, anche se è l’esterno che regala emozioni.
Conclusa anche questa visita prendiamo la metro e andiamo verso il monastero Smolny.
Prima di arrivarci, ci facciamo una bella camminata nel parco lì vicino e al nostro arrivo al monastero siamo stremati.
Giro all’esterno e optiamo per il ritorno in appartamento, alla sera è prevista la grande “spaghettata da noi altri”

Il Bomba, Vale e il Rosso si mettono ai fornelli e nonostante l’assenza dello scolapasta e la pentola troppo piccola la pasta è promossa!
Nel frattempo Mel inizia ad agitarsi visto l’inizio della partita Inter-Roma per la Supercoppa Italiana, mentre Colo si prepara ad imitare Franco Melli di Antenna3 con il suo “Tutti a Spotorno”.
Visto che la serata non prevede uscite, mi accordo la ragazza di venerdì per un’uscita strategica, nel mio inconscio penso “Al massimo alle 2 son a casa che domani si va a Peterhof”.

Appuntamento alle 11 alla fermata metro, mentre l’aspetto la situazioni non è delle più piacevoli per me.
Delle persone cazzeggiano fuori dalla metro, capirò poi che son spacciatori.. due gruppi di ragazzi iniziano una rissa per una bottiglia di birra rotta.. finisce con uno a terra preso a calci in faccia…
Io faccio finta di nulla, mi guardo i cd nel negozio di fronte e finalmente dopo una ventina di minuti arriva…. Peccato che ci sia anche l’amica e il siberiano.

Beviamo una birra nel chiosco lì vicino e andiamo verso il Revolution, club che avevo già sentito in Italia
Per il momento entriamo solo io e le due ragazze.. è ancora presto così c mettiamo al tavolo e parte la prima bottiglia di “champagnoski”, tra di noi ci si scalda subito… così scattano i brindisi, i baci, le foto…
Tempo venti minuti e scatta la seconda bottiglia, qui scattano i brindisi alla russa con bacio in bocca anche con l’amica e già mi immagino una cosa a 3..

La serata procede bene, in pista ci scateniamo e l’amica aggiancia un russo che offre a tutti un’altra bottiglia di “Champagnoski”….
Sono le 1.30 e penso…”Al massimo alle 3 son a casa che domani si va a Peterhof”
Al tavolo tra limonate e toccate varie il nuovo russo inizia a tempestarmi di domande su cosa ne penso della situazione della Georgia, memore della storia di Colo.. dichiaro la mia ignoranza e mi butto totalmente su di lei

Ritorna il siberiano, si porta via l’amica.. sfumano i miei sogni di gloria…. Ma rimango sui divanetti da solo con lei…
Verso le 3 finiamo nella sala karaoke… io penso “Al massimo alle 3 e mezza son a casa che domani si va a Peterhof”
Qui tra l’ultimo whisky-cola sento stonare peggio che alla Corrida fino a quando con grande sorpresa il siberiano e le due ragazze mi danno il microfono in mano… hanno selezionato “L’italiano”.
Non mi tiro indietro e dopo un inizio incerto canto alla grande.. tanto che durante il ritornello invito tutti a cantare con il più classico degli “All together”.

Ormai son le 4… e sinceramente ho una voglia matta… così provo a dirle se andavamo da qualche parte… lei mi dice dopo dalla sua amica, io dico ora… lei dopo… io ora… lei dopo e cerca di toccare i tasti giusti…..
Ma incredibilmente prendo la decisione di lasciarla ed andare a dormire..

Arrivo in appartamento alle 4 e mezza, stavolta mi aprono subito… e crollo nel letto stremato ed ubriaco.

Al mattino… leggo gli sms… due son di lei… alle 6 mi chiede..”where are u?i want u” and “can you come to me now?”…. Speriamo che Peterhof sia veramente bella…

1 commento:

Nick ha detto...

GRANDISSIMO OBE!!! :))) Davvero spero ti sia piaciuta Peterhof .. che grande racconto! Ti avevo avvisato sulle russe, nel bene e nel male, hai potuto "tastare" anche tu con mano .. e non solo con quella :)))