domenica 28 gennaio 2018

"Welcome to Iran" part. 8

1 ottobre
Ore 15.00 Shiraz

Pausa pranzo a Shiraz in una giornata che si sta rilevando abbastanza lunga da far passare; purtroppo è l’ultimo giorno di Ashura e quindi è veramente tutto chiuso.
A dir la verità questa mattina è stato interessante vedere la processione diurna, non solo per avere un’idea di cosa succede durante il rituale ma anche per lo spaccato di vita che lo accompagna, con la gente a bordo strada che partecipava, battendo le mani sul petto, tutti vestiti di nero, cantando o con i bambini che imitano i grandi usando tamburi giocattolo o con gruppi di signore sedute sul tappeto sul marciapiede per riposarsi senza perdersi nulla.

Però, dopo 2 ore a curiosare e passeggiare in mezzo alla folla, ne avevo abbastanza e quindi mi tocca passare il resto della giornata a zonzo, sperando che la sera si ravvivi il tutto.

Unita alla giornata di trasferimento di ieri, sono già due le giornate “perse”, una era prevista mentre oggi un po’ meno e quindi dovrò recuperare domani con una bella full immersion.

Il viaggio è stato abbastanza lungo con anche sosta pranzo in un simil-autogrill e ci mettiamo un 7 ore per arrivare; il panorama cambia solo avvicinandoci a Shiraz dove diventa un po’ più verde con anche coltivazioni di frutta e mais.. (e pensare che una volta era zona di vigneti..)

Quando esco verso le 6 di sera, la città è in piena attività per la lunga notte.. le strade affollate ed anche il ristorante più turistico è chiuso.
Passeggio è mi dà l’impressione di essere più “città” di Yazd, costeggio la fortezza con la torre che sembra che cada e poi trovo un posto dove mangiare spiedini e bere latte aromatizzato alla menta; prima di tornare in hotel mangio un gelato con faloodeh e mi mischio alla folla e quasi mi sembra di essere al carnevale di bellinzona.

Ad oggi la città non mi ha impressionato, sembra la meno bella, ma forse perché sto trovando praticamente tutto chiuso (anche i negozi e le strade deserte); poi è tutto moderno (metà anni 60) con giusto un paio di punti storici mantenuti, ha un odore di fogna costante e, a confronto delle altre, è piena di barboni e tossici per strada.

Ho provato ad andare al mausoleo di hafez, il famoso poeta, ma trovo chiuso anche quello e costeggiando il fiume in secca rientro sconfitto in hotel.

Almeno ci sono le persone che mi danno il sorriso.. il poliziotto dai denti neri che mi sorride, il signore che mi presenta i figli e mi offre del cibo, la giovane studentessa che mi fa un intervista per la scuola, le vecchia che mi offre da bere, i selfie con i teenager di Shiraz.

Ore 19

La giornata volge al termine e dopo il ricco pranzo non avevo molta fame, quindi ho preso un bel gelato allo zafferano con i soliti “spaghetti” e poi mi fermo a bere tè.
A pranzo ho preso il Tachin, il piatto “degli scarti” con due basi di riso raffermo e croccante con in mezzo carne e semi agrodolci.. molto saporito e particolare.



Dopo pranzo, verso le 3.30 vado a vedere il santuario Aramgah e shah Cheragh dato che c’è meno gente della mattina; molti sono tornati a casa e i vari stand stanno per essere smontati e la situazione diventa piacevole.

Approfitto della gentilissima guida che parla inglese e con lui vedo il grande spazio con intorno i due mausolei e le altre costruzioni che ora sono luoghi di preghiera; il mausoleo principale è affascinante con tutto quel marmo verde, le pareti scintillanti dagli specchi e la bella cupola che svetta.. e anche quello del fratello lì vicino non è da meno.
Io purtroppo, non essendo mussulmano, non posso entrare ma riesco a curiosare attraverso le finestre o dalla porta dorata che svetta all’ingresso.

Qui non si possono neanche fare foto, ma la visita unita alle spiegazioni della guida è stata molto interessante.

Per il resto cazzeggio in giro vicino alla fortezza dove due differenti persone provano a scroccarmi soldi proponendomi l’ingresso nella famosa Madrasa (secondo loro sempre chiusa ma avendo un amico all’interno potevo entrare) fino a quando il buio non mi convince a tornare in hotel.

Ho l’impressione che con gli anni queste situazioni peggioreranno.. quando la curiosità verso i turisti cesserà, rimarranno solo loro.. purtroppo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

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