mercoledì 16 giugno 2010

Tour Baltico: il racconto - parte 2

Giovedì 03 giugno

L’indomani mattina ci svegliamo relativamente tranquilli, anche Giorgiao ha assorbito il colpo e scendiamo in piazza per la colazione sotto il sole.
E’ presto, ma dobbiamo prendere il bus per Vilnius; così con le valigie ci muoviamo verso la stazione dei bus che è poco distante.
La giornata è soleggiata ed è un piacere passeggiare di nuovo per il centro cittadino.

Il bus che ci porterà a Vilnius l’abbiamo prenotato online su Eurolines, ora di partenza prevista 12.30.
Molliamo così i bagagli al deposito della stazione e approfittiamo del tempo che ci manca per fare un giro nel vicino mercato.

Il mercato si trova esattamente nei padiglioni dove una volta venivano costruiti i famosi dirigibili Zeppelin; perlustriamo i banconi e le bancarelle presenti, c’è un po’ di tutto, dalla carne, alla verdura, dolci vari, souvenir sparsi, fiori, elettrodomestici.. e’ un vero mercato.

Devo notare però la pulizia e l’ordine presenti… mancano anche le urla tipiche del venditore di turno (come a Catania per esempio) mentre le protagoniste negli acquisti sono le signore sulla 60ina-70ina con la loro borsa con rotelle.
Noi ne approfittiamo per prendere qualcosa per il viaggio, due bottigliette d’acqua (immancabili dopo una serata a base di vodka) e dei dolci niente male.

In orario saliamo sul nostro bus che è un lussuoso mezzo dotato di ogni confort, perfino del bagno.
La mia speranza di avere come vicina un’avvenente ragazza svanisce quando si siede Giorgiao… ma al Vale non va meglio visto che trova come compagno un bocia maniaco dei videogiochi.

Il viaggio durerà poco più di 4 ore, durante le quali un po’ dormicchio e un po’ mi godo il panorama che la campagna lituana mi offre.
A farla da padrone è il verde incontrastato, grandi distese di prati interrotti solo da boschi o da piccole cittadine che osservo dal finestrino con interesse.

Mi chiedo come sarebbe passeggiare o passere delle ore in uno di questi paesini… e penso che prima o poi farò un viaggio lento, con i miei tempi senza dover pensare al resto.

L’approdo nella città di Vilnius avviene alle 4 e mezza, scendiamo dal bus e saliamo sul primo taxi per recarci al nostro appartamento.
Veniamo subito accolti da un’aria densa di smog prodotto dalle auto che circolano, sono quasi tutte di almeno 20-30 anni (altro che Euro 2.. Euro 4 e altre minchiate); anche il nostro taxi è del dopoguerra…… questa è l’atmosfera che ci piace.
Osservando la città dal finestrino noto che, pur essendo in zona centrale, i palazzi son meno curati che a Riga.. anzi molti son quasi decadenti.
L’ambiente, come primo impatto, ci esalta… siamo carichi e curiosi di scoprire la città.

Il nostro appartamento si trova in Tilto St, preso qui http://www.vilnius-apartments.lt/, un due camere matrimoniali a neanche 20 euro a testa a notte.
Il complesso è centralissimo, a due passi dalla piazza della Cattedrale, e la proprietaria, Dana, è una gentile signora.

Ci sistemiamo, riposiamo un attimo e ci prepariamo già per la serata.. così verso le 6 e mezza siamo pronti al primo giro cittadino.
Ovviamente passiamo dalla piazza della Cattedrale, più grande di quel che mi aspettavo, per poi andare nella “turistica” Pilies st.
Questa via è carina, ma è anche una concentrazione di tutte le attività legate al turismo della città, con i baretti, ristoranti di ogni tipo (anche uno greco), negozi di ambra e oggetti in legno.
E’ comunque piacevole passeggiarci e soprattutto guardare nelle tante stradine che nascono da questa via.
Arrivamo così in Didžioji st, dove c’è una piazza con tanti tavolini all’aperto.


Non possiamo non sederci a bere la nostra prima birra lituana mentre ci godiamo lo struscio del giovedì sera.... che è di assoluto livello.
Un parere sulla birra lituana, a me non è che sia piaciuta granchè, l’ho trovata pesante da digerire, con un retro-gusto strano e generalmente servita abbastanza calda (e ne abbiamo cambiati di posti in tre giorni…)
Abbiamo provato sia la Sviturys che la UTENOS.

Al secondo giro di birra è ora di iniziare a cercare un posto dove mangiare qualcosa e purtroppo il tempo si sta facendo minaccioso; nuvoloni e fulmini hanno ormai coperto il cielo.
In noi nasce la paura che questo sia il presagio di una nottata tempestosa.

Per mangiare andiamo alla ricerca del ristorante Amatininku Uzeiga, giriamo e rigiriamo finchè non scopriamo che era lo stesso dove avevamo preso le due birre…
Vabbè, almeno ci siamo fatti un’idea completa della piazza.
Fuori diluvia quindi entriamo all’interno dove ci saranno almeno 40°!
Nonostante questo prendiamo alcune pietanze locali… in primis i temuti e pesantissimi Zeppellin, due gnocchi giganti di patate con all’interno della salsiccia.. poi il Vale uno stinco di porco e io del Chicken Kiev… peccato che dopo gli Zeppelin eravamo già pieni; solo Giorgiao opta per piatti sconosciuti e indecifrabili.
Ristorante assolutamente promosso, sia per la quantità e qualità del cibo.. sia per il costo, al di sotto dei 20 euro (2 piatti, 1 bottiglia di vino, caffè, giro di 3 vodke come digestivo).

Alle 11 è arrivato il momento di buttarci nella nightlife cittadina, pioggia e fulmini non smettono quindi corriamo nel locale suggerito più vicino, il Brodvejus.
Il posto è piccolino, una sala con il bancone, un’altra con divanetti e pista da ballo mentre al piano di sopra altri divanetti e la sala fumatori.
E’ ancora presto ma per il momento non c’è molta gente, quindi non ci resta che attaccarci al bancone a spararci i primi giri di vodka.
Il Barista (che indosserà la stessa maglietta per tutte le tre serate) fa il brillante ruotando bicchieri, lanciando in aria bottiglie.. ma non impressiona nessuno.

Verso mezzanotte è arrivato il momento di buttarsi “on the dancefloor”, la situazione è questa… nel locale ci saranno state una 60ina di persone… di cui 50 ragazze e 10 ragazzi (compresi noi 3).

Iniziamo a ballare un po’ e con l’ormai classico ObeDanze (che ormai nel mondo è conosciuto almeno quanto la Polka) aggancio subito una coppia di ragazze che ballavano tra di loro.
Alla seconda canzone sto già testando una nuova variante del ballo… il ballo triplo; cioè io con entrambe le ragazze a mò di Tony Manero con le mani su entrambi i loro fianchi; peccato che vengo dopo subito riportato in terra quando una delle due mi dice che sono fidanzate… e che i loro ragazzi ci stanno guardando dalla balconata del piano di sopra.

Immediatamente alzo le braccia in segno d’innocenza nello stesso modo che fa Samuel dopo aver tirato una stecca all’avversario.. e ridendo e scherzando mi allontano lasciando le ragazze a ballare da sole.
Il tutto mentre Giorgiao e Vale ridono di gusto al bancone con in mano le loro vodke…

Non demordo e in pista c’è un gruppo di 5-6 ragazze che ballano in cerchio... studio la situazione, sembra una fortezza mediovale difficile da espugnare, ma in mio soccorso arriva la pashmina che avevo saggiamente comprato qualche settimana prima.
Mi avvicino a quella che trovo più sexy, le passo la pashmina intorno al collo e delicatamente l’avvicino a me portandola fuori dal gruppo.
Subito mi scuso dicendole che era un gioco, ma ormai la tipa è staccata e iniziamo a ballare tra di noi e ci conosciamo.
Mi piace, è castana-rossa con occhi chiari che mi fulminano subito e una scollatura a dir poco notevole.

In aiuto arriva anche il Dj, che parte con una Lambada che balleremo in versione molto hot.
Osservo gli altri che cercano di lanciarsi con le amiche, Giorgiao riceve un secco rifiuto tanto che quando si avvicina per ballare una gli fa il segno di un “X” con le mani… il Vale, vedendo tutto, ovviamente scoppia dal ridere.

Dopo un po’ andiamo io e lei a bere una cosa e ci mettiamo sui divanetti, qui ci si spinge fino al massico consentito… con la mia mano che entra dalla schiena sotto la canottiera e tasta da dietro..
Seduto sul divanetto vicino c’è uno rosso di capelli con gli occhiali… sembra troppo Ago!.. ma è solo un miraggio


Mi sento come nel film “Fratelli D’Italia” in cui il Mona dice “Marcolin.. son gasato ai massimi”.
Purtroppo verso le 3 le amiche vengono a portarla via, cerco di convincerla a stare con me.. ma deve andare in quanto non abita in città ed è in auto con loro.

Carico ritorno dagli altri, ormai il locale si è quasi svuotato quindi proviamo a cercare un posto dove chiudere la serata.
Fuori diluvia ancora, così corriamo verso l’Helios, la discoteca più vicina; entriamo nel complesso commerciale che la ospita ma è miseramente chiusa… non sappiamo più dove andare né cosa fare.
E’ giovedì e prima di partire non avevo trovato info su altri posti aperti.. quindi ci guardiamo e decidiamo di andare a bere l’ultima birra prima di andare a dormire.


Alle 4 usciamo e andiamo verso l’appartamento, non piove più il sole si sta alzando.
Le nuvole e i fulmini di inizio serata avevano ragione.. che serata tempestosa!

1 commento:

Ago ha detto...

Giorgiu "malu tempo" si riconferma!!!!