martedì 15 febbraio 2011

Tallinn: tutto quello che volevate sapere! parte II

Venerdì 28 gennaio

La mattina ci svegliamo presto, anche se ce la prendiamo un po’ con calma.
La giornata è fantastica, con il cielo è limpido e le temperature stanno vicine ai 0 gradi non si può visitare la città!

Pranzo veloce a base di zuppa e insalata al Dubliner, dove il Caraibico presenta gli effetti della serata… a parte che sembra pettinato come Ray Liotta in “Quei bravi ragazzi”, continua a ripetere a tutti che la serata è stata “Senza Senso”.

Iniziamo così il tour cittadino; partiamo dalla vicina piazza Vabaduse Valjak,

dalla quale vediamo la bella chiesa che si affaccia e soprattutto il nuovo monumento eretto per le vittime dell’indipendenza estone.

Questo ci da l’occasione di ricordarci come queste popolazioni siano state sotto occupazione da parte del regime russo e come questa sia durata un’enormità di anni.
Da qui saliamo la scalinata verso i giardini e osserviamo le torri che delimitano la città alta… vedere tutti i giardini imbiancati di neve fresca è veramente incantevole, danno una sensazione quasi fiabesca.

Proseguiamo poi lungo la Harju fino ad arrivare alla Chiesa di S. Nicola, che costeggiamo fino ad arrivare alla stradina che porta alla città alta.
Per arrivarci ci sono due strade, la luhike jalg (gamba corta) e la Pikk Jalg (gamba lunga).
Noi saliamo dalla Gamba corta… la stradina piccolina molto caratteristica che ci porta davanti alla Cattedrale Alex Nevsky.

Questa parte delle città è fantastica.. e passeggiando ci godiamo tutto quello che offre.
Guardiamo i giardini innevati dall’alto, il palazzo presidenziale, le torri e le mura mediovali.
I raggi del sole esaltano i colori delle cupole e della facciata della Cattedrale e così, dopo una visita al suo interno, proseguiamo verso l’altra chiesa presente, la Cattedrale di Santa Maria Vergine.
Oltre agli edifici ecclesiastici, il bello di questi luoghi è camminare in mezzo alle case colorate e nelle strade ghiacciate.
Poi, non essendo stagione turistica, in giro non ci sono comitive di turisti ma solo qualche piccolo sparuto gruppo.
Punto di forza sono i punti panoramici, sia quelli verso l’esterno della città (da cui si vede il Mar Baltico semi-ghiacciato) e quello più affascinante che punta verso il centro storico della città bassa.




Ormai il sole sta lentamente nascondendosi e così scendiamo per la “gamba lunga”, non prima di aver notato un bar improvvisato con pareti di ghiaccio.


Giriamo un pò per il centro, tra souvenir ed arriva il momento della pausa birra.


Stavolta optiamo per il DM bar… locale interamente dedicato ai Depeche Mode, tanto che passano in continuazione i loro video musicali.
Dentro non c’è nessuno a parte il barista e un amico… sembra troppo un gay-bar.
Dopo mezz’oretta il tipo al bancone si avvicina… lo riconosciamo..è il napoletano di ieri.

Inizia a parlare, mentre rimane in piedi e molleggia come “sbirulino”.
Ciancia a non finire….che è proprietario di case, che anche i delinquenti hanno paura di lui e che praticamente ha per le mani 6 tipe.. (“ma loro lo sanno… che ci posso fare…? Se mi vogliono e’ così”)
Oltre a darci consigli sulle serate, prende Mel per un cannaiolo e in più ci consiglia il sito internet litsid.com .. dove si rimedia una buona scopata a pochi euro.

Salutiamo sbirulino con la speranza di non beccarlo più (ma purtroppo non sarà così), costeggiamo il carretto mediovale dell’Olde Hansa e verso le 6 torniamo in appartamento a riposarci per la serata.


Che si dia inizio alle danze.

Solita birra pre-cena al Dubliner e la situazione già è migliore della serata precedente, in giro ci sono molte più tipe e tutte vestite “a modo”
Per cena proviamo il famoso Olde Hansa.

Il ristorante più conosciuto e più turistico di tutta Tallinn; ambientato in stile mediovale dove sembra veramente di entrare in una locanda di altri tempi.
Luci basse, camerieri con vestiti tipici, posate e bicchieri particolari.
Effettivamente, anche se molto da comitiva viaggio, è un’esperienza da provare.. giusto per togliersi la curiosità.

Come cibo, ottima la classica Mushroom soup e anche i secondi direi promossi ampiamente, anche se i sapori dei contorni che accompagnavano l’ottima carne sono particolarmente forti.
Da ridere la scenetta che ci regala il buon Mel… informandosi su cosa sia un piatto, chiede al cameriere “Che animals è?”.. e lui gli risponde in italiano “Cinghiale”.
Conto abbastanza elevato, poco meno di 40 euro.

Finita cena raggiungiamo il Nimeta dove ci troviamo con Eeste.
Iniziamo con i soliti giri di amari mentre il locale è già abbastanza pieno.
Anche per questa serata l’età è abbastanza bassa e tiriamo le 12.30 senza particolari emozioni; l’unica è un bacio lesbo tra due ragazze niente male sedute vicino all’uscita.

E’ ora di andare al Club Privè, locale che proprio in questo w.end festeggia il compleanno.
Siamo in lista d’ingresso Facebook, gratis fino al’1 e poi a prezzo scontato, ma quando arriviamo lì alle 12.30 c’è una coda della madonna.
Visto che non entreremo mai prima dell’1 optiamo per pagare il prezzo pieno (14 euro) e salire in disco.

La disco è piccolina, in pratica una pista centrale con intorno due banconi, una “parte rialzata” che fa da cubo e una serie di divanetti tutt’intorno.
Passata una porta c’è un’altra salettina piccola e un mini bancone al di fuori dei bagni.
Detto questo, entriamo dentro e ci sembra il paradiso… intorno a noi solo bionde e quasi tutte fighe, la percentuale è sull’80% donne 20% uomini.

Ovunque giriamo lo sguardo rimaniamo a bocca aperta.
E’ ancora presto, la pista non è del tutto piena e, ignorando che poi il locale si riempirà (in particolare di maschi, riportando le percentuali a un più consueto 50-50), ordiniamo un giro di vodke a testa.

Questo, oltre a farci perdere la fase migliore del rimorchio, ci porta ad alzare di botto il livello alcolico.
Livello che mi porterà a dichiarare “Qui si vince facile”…. Dichiarazione che pagherò a caro prezzo.


Infatti appena mi lancio in pista con il famoso e temuto “Obedanze” ingranello una serie di rimbalzi che quasi mi sembra di stare in Italia.

Iniziamo con un’estratta da un gruppo di 3 stra-fighe che hanno l’idea di essere già belle in botta, peccato che dopo aver ballato un attimo e chiesto il nome, mi sento rispondere che vuole andare bere… al mio “Later” vengo mollato lì come un pesce lesso.
Passo a una moretta, che però dopo 2 minuti torna dall’amica…. Ed infine con un'altra bionda che ha avuto il buon tatto di chiedermi da bere non subito ma dopo 5 minuti di danze (anche questa sparita dopo il mio posticipare il passaggio al bar).

Al chè prendo una pausa di riflessione… l’Obedanze non funziona, mi sento un po’ come Angelo Di Livio dopo che gli avversari hanno capito la sua unica finta (quella in cui si scatta, si ferma e rientra).

Mentre rifletto su quanto siano sgamate le tipe, e che praticamente vogliono solo scroccarti da bere, mi guardo intorno..
Le cubiste ballano a seni nudi e di fianco a me effettivamente son quasi tutte fighe; quasi mi commuovo come quando da bambino rimanevo attaccato alla vetrina del negozio di giocattoli senza poter entrarci.

Ribecco gli altri che si son piazzati nella zona bancone vicino all’ingresso.
Arrivo giusto in tempo per vedere Eeste, Vale e Ivo-ski farsi versare del rum in bocca dalla barista in piedi sul bancone.
Neanche 5 minuti e l’Andre sparisce… sul momento non sappiamo se portato via da una tipa o altro ma, purtroppo per lui, non è così visto che ci ha lasciato per altri motivi.

Mentre Mel decide di spararsi altre vodke da solo, io faccio un giro con il Caraibico e Ivo.
Faccio per ordinare 3 vodke, ma una volta arrivate mi giro e sono spariti… visto che non ce la farei a berle tutte.. faccio per offrirle alle prime due tipe che mi sono a fianco.
Forse sorprese o chissà per quale motivo decidono di offrirle loro; qui mi ricarico e torno a pensare “qui si vince facile”.. ma quando provo a farmene una, vengo stranamente rimbalzato.

Il tempo vola e alle 3 passate ribecco gli altri nella zona bancone.
Ivo è piazzato con una moretta e Vale balla in pista con l’amica ricciola, regalando anche un bacia mano d’alta classe.. anzi come direbbe lui “senza senso”.
Al bancone aggancio un bella tipa, stavolta cedo e dopo una mezz’oretta gli offro da bere.
Della mia mi ricordo in particolare il gran bel davanzale.. visto che praticamente guardavo solo lì. E anche i due-tre rimbalzi ricevuti quando ho provato a farmela.
Verso le 4 la tipa va, mi lascia il numero e quando propongo di andare a mangiare qualcosa mi sento risp “non sono una ragazza facile”.

Alle 4 e mezza fa effetto l’ultimo cocktail bevuto con le tipa e il sonno si impossessa di me e Mel così optiamo per tornare a casa…. Viaggio di ritorno abbastanza difficoltoso e dove Mel bisserà la caduta della sera precedente.

Nel frattempo Vale vede una tipa che si è slogata il ginocchio e che non riesce a camminare; è stata lasciata sola dalle amiche e lui da vero Gentleman l’accompagna al taxi sorreggendola anche durante la discesa delle scale..
Veramente un signore..

Il caraibico e Ivo tornando a casa verso le 5 troveranno Mel che dorme vestito sul divano e così si chiude anche la seconda serata.

Che dire di questo venerdì sera?
Grandi fighe, gran risate, gran rimbalzi e gran tentativi di scroccare da bere…

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