lunedì 5 settembre 2016

Transiberiana - 4.500 km nella vera Russia - 7a parte Irkutsk e rientro

Domenica 31 luglio
Ore 18.00 Irkutsk

Ultima giornata in Russia, si inizia a sentire la malinconia tipica degli ultimi giorni e tutto ti sembra più lento, in attesa, un po’ più fermo.
A parte che oggi è stata una mezza giornata; già in partenza ero indeciso se andare Listvjanka o restare in città ed alla fine il destino ha scelto per me dato che questa mattina sono rientrato in ostello alle 8 passate.. saranno stati 5 anni che non facevo mattina in un sabato sera. Pazzesco, a me se lo raccontasse qualcuno non ci crederei.
Comunque il lago l’avevo già visto ad Olkhon e forse nella sua parte più bella, quindi non è stata una grande perdita e poi ne ho approfittato per girare la parte di città che mi mancava e devo dire che mi ha fatto rivalutare un po’ la mia opinione su irkutsk.
Ho girato per la parte “moderna”, la Karla Marksa (chissà che penserebbe nel vedere la sua via piena di negozi, ristoranti, ect), lo stadio, l’immancabile statua Lenin, il lungo fiume con la statua di Alessandro III,
la zona commerciale con la statua del simbolo della città (la tigre siberiana con la sua preda tra i denti) e il moderno centro commerciale.
Faceva anche più fresco di mercoledì e questo ha aiutato ad apprezzare meglio il posto e a girare a piedi.

Ad Olkhon ho lasciato veramente il cuore.. posto bellissimo, non ancora ucciso totalmente dal turismo di massa, rilassante e con paesaggi spettacolari che ricorderò per sempre.
L’ultima sera sull’isola, dopo una passeggiata sulla spiaggia, l’ho passata con la compagnia nella guest house bevendo vino portoghese e guardando il cielo stellato anche perché di altro non c’era nulla da fare.
Il rientro di ieri, altre 5 ore di bus.. tra un pisolino, il guardare un po’ dal finestrino con venditori di frutta per strada ed immensi spazi, sosta cibo in un baretto improvvisato dove mangio un ottimo pierogi di carne e poi al traghetto dove, per via degli incendi, l’aria è tipo nebbiosa, pesante, tanto che non si vede neanche l’altro lato.. diciamo che sono stato fortunato nel viaggio d’andata.

Dicevo della serata.. prima ristorante mongolo in compagnia della ragazza finlandese del tour, lei aveva il treno a mezzanotte e così ci siamo trovati per mangiare insieme.. ho provato i classici piatti, pelmeni ripieni di carne, agnello .. veramente ottimi.
Salutata la ragazza sono andato nella zona commerciale, in giro vedo più ubriaconi che nelle altre città ma per il resto le strade sono ben frequentate.. chiedo un po’ di consigli a tre ragazze e poi vado nella disco suggerita da loro.. qui prima di entrare mi imbatto in un addio al nubilato e finirò a fare serata con loro

Lunedì 1 agosto
Ore 13.00 aeroporto

Sono a Mosca, sono triste.. una parola che non uso mai alla fine di un viaggio, in genere sono soddisfatto dell’esperienze fatte, stanco ed anche contento di rivedere la mia famiglia e gli amici e comunque pronto a tornare al mio mondo.
Ma non questa volta, ho la sensazione che il legame che ho con questi luoghi sia forte.. è la seconda volta che ci sono ed anche l’altra volta mi era successa l’identica cosa; non so, è difficile da spiegare.
Non ho neanche quasi voglia di scrivere o di fare altro ma grazie ad Aeroflot mi tocca stare in aeroporto 6 ore e ne mancano ancora 4.
In genere è il momento dei bilanci, quello in cui cerchi di capire come è stato il viaggio.. per me è più che un viaggio è stata un’esperienza, una cosa che volevo fare da troppi anni e che ho rinviato in attesa che qualcuno venisse con me o perché ero preoccupato del fatto che non parlo russo.. bè forse sono anche io che in questi anni ho maturato un po’ più di esperienza e creato quella mentalità giusta che mi ha fatto apprezzare così tanto questo giro.
Il viaggio è stato molto più facile del previsto, sia il muoversi o l’interagire con la gente.. un po’ l’inglese, un po’ google translator e le situazioni nella mia testa e i ricordi piacevoli sono più di quelli che mi aspettavo.
Solo oggi mi rendo conto di quanta strada ho fatto.. 4.500 km.. un vero viaggio on the road, di quelli che non bisogna guardarsi indietro ma solo avanti.. un viaggio nella vera Russia, quella che mantiene la sua autenticità e finalmente posso dire di averla vista e conosciuta.
Se posso essere contento? L’unico rammarico è forse di aver aspettato tanto nel decidermi a partire ma prima forse non sarei stato pronto ad aprirmi con la gente, lanciarsi in ogni occasione, osservare i dettagli, adattarsi in alcune situazioni.
Un viaggio dove ho perso il conto della tanta gente incontrata, in treno e non, e visitato posti così diversi tra loro.. Kazan, bellissima con il suo Cremlino e l’impronta turistica, Ekaterinburg, con la sua storia che la trasforma in tappa imprescindibile, Omsk, e la curiosità di vedere una piccola città con il suo essere un po’ indietro rispetto alle altre, Novosibirsk, moderna, grande, con la migliore nightlife avuta in queste settimane, Krasnoyarsk, con la sua pace e la possibilità di vedere i boschi da vicino e non solo dal treno, ed Irkutsk, città non bellissima ma vero ponte verso il maestoso Baikal.

Il treno è poi il luogo dove ho capito veramente la base della cultura russa, la gente dei villaggi, gli studenti, le signore con l’infinita quantità di cibo, gli uomini con la pancia ben in vista, le infinite tazze di thè e la signora che gestisce il vagone in modo quasi materno.
Mi sta già mancando questa Russia.. e poi senza ma e senza se.. ho fatto le migliori serate degli ultimi anni.. ed ero da solo.. serate difficili da dimenticare.

Forse l’unica cosa che non mi mancherà sono le vecchie che ti sorpassano in coda spingendoti pure.. una cosa è certa.. non passeranno altri 8 anni al mio ritorno qui.

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