23 maggio
Ore 16.30
Ultima giornata a Marrakech dove mi sto bevendo una coca in un bar in piazza.
Stracontento anche oggi per una giornata proficua e divertente; poi, dopo i primi 2 giorni in cui a volte ero stato un po’ sulle mie, da mercoledì mi sento totalmente a mio agio.. curioso, interagisco, mi confronto con tutti.. bello. Proprio come deve essere quando si viaggia.
Ed oggi, da questo punto di vista è stato pazzesco anche perché ero io, niente guide o altro.. da solo ad immergermi tra la gente, come piace a me.
Ma dove ero rimasto prima di crollare nel sonno ieri sera?
Stavo per entrare nel deserto.. è vero; posso solo dire che ora finalmente capisco chi dice che una volta che ci sei andato poi ne senti un richiamo continuo… è a dir poco affascinante.
Mentre ci avviciniamo a Merzouga la strada che ci porta a Rissani quasi scompare e, nonostante le barriere di paglia ai lati, la sabbia trascinata dal vento quasi la copre totalmente creando, con il passaggio delle auto, quell’effetto nebbia.
Rissani è una città ancora più “africana” delle altre e poi qui ci fermiamo a casa dall’autista che doveva passare a salutare la madre e dove, con grande sorpresa, invita dentro anche noi per un thè veloce.. tra l’accoglienza calorosa e tutto il resto fanno che questi 5 minuti alla fine saranno tra i più intensi del viaggio.
Arrivati a Merzouga molliamo il nostro zaino in un piccolo hotel e con solo un minibagaglio ci avviciniamo ai cammelli (o meglio dromedari.. per essere più precisi).
La cammellata guidati dal piccolo Mustafa di 10 anni sarà eccezionale; solo noi due per oltre 1 ora tra colori accesi, dune come se fossero disegni ed il silenzio che è interrotto solo dal vento e dal mio cammello che si lamenta… (eppure non peso così tanto!)
La tenda berbera dove passeremo la notte la condivideremo con altri 10 che arriveranno poco prima del tramonto; ovviamente non ha servizi, doccia o luce e non è immune dagli scarafaggi che lasciano le loro piccole impronte mentre si muovono nella sabbia.
Il tramonto..... bè è sempre bello, poi il sole scende lentissimo e rende la sabbia di un colore rosso più forte, più intenso; solo il vento che porta la sabbia negli occhi e sui capelli è veramente fastidiosa, ma per il resto è tutto bellissimo.
Io cerco di isolarmi dai commenti degli altri 10 ascoltando un po’ di musica nelle cuffie e, sarà che i tramonti mi mettono sempre un po’ di tristezza, ma in quel momento mi vengono in mente i miei nonni.
La cena sarà a lume di candela e dopo usciamo per guardare le stelle; io mi butto sulla sabbia a testa in su e le stelle mi sembrano veramente più vicine ma purtroppo non ne riesco a trovare una cadente; staremo qui fino a mezzanotte, con musica dai bonghi e canti berberi intorno al fuoco accesso.
La mattina la sveglia sarà alle 5 e poi rientro in cammello mentre albeggia; alla fine l’alba sarà uno dei momenti più sereni del viaggio, anche perché il cammello oggi non si lamentava più e tutto intorno a noi era silenzioso… l’atmosfera ed il sole che lentamente sale hanno creato un’atmosfera magica.
Il resto della giornata di ieri direi che è stata un trasferimento con il rientro diretto a Marrakech; un 500 km con poche soste dove i paesaggi erano quelli già visti pur rimanendo sempre interessanti.
Tra l’altro, nella Valle delle Rose, siamo capitati in mezzo alla festa annuale, tipo fiera campestre, e ci siamo fermati per vedere una rappresentazione di cavalieri berberi.
Per il viaggio cambio di compagni, al posto dell’inglese, 2 francesi, madre e figlia 25enne.
La figlia molto simpatica e direi niente male.. si parlava, cantava ed ovviamente abbiamo pranzato insieme scambiandoci le nostre opinioni sul tour appena completato.
Il momento più bello è stato durante una sosta per thè/toilette.. ero a bordo strada che guardavo 4 ragazzi che giocavano a pallone e dopo un attimo mi hanno chiamato per far due tiri con loro… saranno stati solo 10 minuti, passati a palleggiare tra di noi fermandoci solo al passaggio delle auto, ma belli e che confermano la cordialità di questa gente.
Ore 18.30
Ultimo tramonto a Marrakech; dopo la coca in piazza son tornato presto al Riad per far la doccia e preparare il bagaglio per domani, così da potermi godere con tutta calma queste ultime ore.
Ho scelto il Kosybar, non nella piazza principale ma in una vicina, più tranquilla ma dalla quale si vede la torre della moschea ed alcuni negozi che iniziano a chiudere.
Niente thè alla menta, stasera Martini, primo alcolico bevuto qui.. però a caro prezzo, 8 euro!!
In compenso oggi ho completato la mia visita di Marrakech.
Colazione alle 8.30 e alle 9 son uscito mentre la città iniziava a svegliarsi con alcuni negozi che iniziavano ad aprire e poca gente per le strade.
Senza volerlo son finito nel quartiere ebraico Mellah e qui trovo una Marrakech differente; pochissimi negozi per turisti, gente indaffarata e case dove la gente comune vive.
Da qui è partito il giro dei punti d’interesse storico.
Palazzo Bahia che, sinceramente, a parte alcune decorazioni e i due cortili, non mi ha colpito molto.
Il Museo Dar Si Said che invece mi ha entusiasmato oltre che per gli oggetti custoditi, anche perché il palazzo era deserto e me lo son potuto godere in tranquillità, senza gruppi o gente che spingeva (come nel Bahia)
Qui poi le decorazioni e la precisione dei disegni delle porte, delle finestre e delle pareti erano ancora più belle.. in particolare quelle al piano superiore.
E per finire le tombe Saadiane, anche queste le ho trovate interessanti ma senza lasciarmi a bocca aperta.
Mentre giravo tra queste attrazioni ho fatto parecchie foto, anche alla vita comune, che poi è la parte che trovo più interessante; poi non so, ormai quando entri nella situazione che ti senti bene e a tuo agio, diventa anche normale regalare una banana appena comprata ad un vecchio che rovista nell’immondizia o sorridere alle persone che incroci.
Oggi ho iniziato a fare anche i primi acquisti; dell’eucalipto per liberare il naso e zafferano puro in fili.. non so se il prezzo era buono ma la contrattazione è stata lunga e anche divertente.
Dopo pranzo son andato ai giardini Majorelle, che ritengo una gran mossa commerciale.. unisci Yves Saint Laurent e alcuni vasi giallo/blu molto fotografici e vendi un giardino interessante ma che di certo non è una cosa unica.. Villa Taranto a Verbania sicuramente ha più varietà di piante.
Però devo ammettere che le foto vengono veramente bene!
Da qui ho fatto 2 passi a piedi fino alla stazione per prendere il biglietto del treno per domani mattina e così son passato anche per la città nuova che, devo ammettere, è uguale a 1 città europea con Mc Donald’s, H&M, ect..
L’unica cosa che la differenziava era il flusso di gente che usciva dalla Moschea dopo aver pregato per tornare alla loro quotidianità con tappeto in mano.
Mi ha incuriosito questo vedere la moschea attaccata alla catena New Yorker… strano effetto.
Visto che era presto son poi tornato al Suk ma essendo venerdì era tutto un’altra cosa… tranquillo, molte serrande chiuse, nessuno che ti fermava per venderti qualcosa ma almeno ho proseguito con gli acquisti prendendo un po’ di olio di Argan e qualche saponetta.
Anche qui il divertente è stata la contrattazione e quando, per spuntare un prezzo più basso, mi son proposto di fermare i primi turisti e di dirgli che in quel negozio si facevano gli affari migliori..
Era da vedere la faccia dei venditori che ridevano come matti mentre proponevo la loro merce.
Ora son qui, rilassato in attesa di cenare e passare le ultime ore in piazza, domani sveglia alle 6 per prendere il treno per Rabat, dove starò solo 1 notte.
Per ora, Marocco scelta perfetta per questo viaggio, un luogo così diverso dagli altri posti che finora ho visitato.. e che mi sta regalando tante sorprese positive.
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