18 novembre – Christchurch
Ore 18
Ora son a Christchurch, città famosa per il terremoto del 2011 e per aver la squadra di Rugby più forte della N.Z. così come i giocatori più famosi a livello internazionale.
Ma come previsto, la cosa più bella è stata la nuotata con i delfini di stamattina; forse una delle più belle della mia vita.
Il giro prevedeva ritrovo alle 5.30 di mattina, 1 ora tra registrazione, vestirsi con la muta e briefing illustrativo ed infine uscita in barca nell’oceano fino a quando non si incrociava il primo gruppo di delfini.
Fatto sta che abbiamo fatto 2 ore in acqua a nuotare e a giocare con questi mammiferi eccezionali.
In particolare all’inizio erano ultra giocosi, venivano loro a cercarti e ti stuzzicavano prendendoti in giro andando da una parte all’altra.
Fortissimo quando per un momento è stato un continuo a girarsi intorno con un delfino che poi è venuto a pochi cm dalla mia faccia quasi come a voler parlare con me; e poi quando ti sbucano all’improvviso da un lato e partono veloci quasi come a dirti “prova a seguirmi ora”.
Alla fine delle 2 ore ero un po’ stanco, però è stato grandioso anche se nell’ultima mezz’ora i delfini erano meno giocosi e su questo posso dar ragione a chi mi aveva consigliato di scegliere la prima uscita della giornata.
Anche il lento rientro in barca è stato indimenticabile, con cioccolata calda e con i delfini che saltavano nuotando vicino a noi quasi come a volerci salutare.
Rientrati alle 9, mega colazione a Kaikoura e poi via in auto verso Christchurch.
Per strada il panorama è stato il solito.. colline, pascoli, paesini, vigneti, colline, pascoli..ect
Arrivato a destinazione ero curioso su come questa città avesse reagito al terremoto; il centro è ancora totalmente in rifacimento, della cattedrale rimane ben poco, ma si vedono i primi segnali di ripresa… lavori ovunque, cantieri di ricostruzione e il Mall centrale che è diventato molto caratteristico con negozi e banche in container colorati e “alla moda”.
In ostello poi vengo accolto alla grande.. parlo con un tipo che è stato in Italia e poi con la svedese che gestisce i giri a piedi per la città; peccato che dovevo riconsegnare l’auto.. sennò l’avrei seguita di sicuro.
Tra le altre cose, ho girato per il parco botanico (con il bellissimo giardino delle rose) dove mi son anche piazzato al sole a rilassarmi un po’.
L’ostello è basilare ma non mi sembra male, più che altro ci dormono ragazzi non in viaggio come me ma che lavorano sfruttando il visto working-holidays; io ci farò solo una notte, domani bus alle 7 di mattina per arrivare a Dunedin, ultima meta prima di affrontare il Milford Track.
19 novembre – Dunedin
Arrivato a Dunedin, sto aspettando le 6 per fare il tour guidato del birrificio Speight's
Prima impressione ottima, Dunedin mi piace; è una città vivissima, oggi si girava in bermuda ed ha un bel centro pieno di locali, birrifici e negozi interessanti.
Poi ho già visitato la stazione e il museo dello sport neozelandese al suo interno; la stazione è veramente bella, in stile coloniale e diciamo la verità.. è una delle cose più antiche presenti qui in Nz.
Ieri la serata a Christchurch si è rilevata abbastanza interessante, in ostello ho trovato un giovane tedesco che è qui a lavorare per un anno; parlando di tutto, gli ho chiesto come si vive qui e mi ha detto che è soddisfatto dell’esperienza che sta facendo però su molte cose non è semplice.
A confronto dell’Europa qui è tutto più lento, più calmo… si lavora e si vive bene ma alla lunga anche tutta questa pace e tranquillità diventa un noiosa e pesante.
A cena son andato al Thailandese di fianco all’ostello; già che al lunedì sera è strapieno è un buon segno e poi Pad Thai leggermente piccante ma ottimo accompagnato da un buon Pinot.
Finita cena tra la sveglia alle 5 e la giornata intensa son crollato a letto.
Oggi trasferimento di 6 ore in bus; i consueti pascoli di pecore mi fanno assistere ad un leggero cambio di vegetazione; questa regione è un po’ meno verde, cioè.. è sempre verde, ma forse un po’ meno acceso che nelle altre zone, probabilmente perché piove di meno.
Nel frattempo posso fare la classifica dei 2 tipi più strani incontrati finora.
N°2 – il tipo dei bagni pubblici a Wellington
Qui in Nuova Zelanda in ogni città ci sono i bagni pubblici gratuiti (tra l’altro sempre pulitissimi); a Wellington c’era anche il tipo che li “gestiva” e quando esco si avvicina per chiedermi come era il bagno ect..
Vabbè, fatto sta che inizia a parlare un inglese così stretto che non capisco niente.. ma neanche una parola!
Al punto che, stufo, gli dico in italiano “non capisco nulla” e quello che continuava a parlare per altri 5 minuti.
Mi sembrava quasi di essere De Sica in un film di Natale..
N° 1
A Blenheim, domenica mattina.. in giro non c’è nessuno.
Mi ferma una giovane mamma con figlio nel passeggino per chiedermi se ero straniero.. io le rispondo ed inizio a scambiare due parole.
Tempo zero inizia a chiedermi se credo nello Spirito Santo ed inizia a farmi il predicone sulla religione ect ect.
Per fortuna il bambino inizia a piangere e me ne libero dopo aver ascoltato per un buon quart’ora.
Domani pinguini e giro nell’Otago Penisola.. ma inizio a sentire un po’ di tensione pre-trekking.
Tra l’altro sul bus ho trovato una guida del Milford Track.. con lui ho parlato del giro, di montagne, delle Dolomiti; mi ha detto che il Trekking che andrò a fare è uno spettacolo e di non preoccuparsi se piove, perché è favoloso uguale.. del resto le mie aspettative per questo giro erano già alte.. ed ora lo sono ancora di più.
21 novembre – Dunedin
Ore 12.30
Ultime ore a Dunedin, fatta la valigia e già preparato lo zaino per domani mattina.. ebbene si, domani si parte per il Milford Track che già in partenza era la cosa che più mi “preoccupava” di tutto il viaggio; non tanto per la fatica o il giro (son solo 53km da fare in 3-4 giorni) ma per come lo faccio.. da solo, notte in sacco a pelo nei rifugi (dove siamo al max in 40), dover cucinare, ect.. altro tipo di avventura mai fatta finora.
Oggi ho fatto la spesa, ammazza.. speriamo di riuscir a portare il tutto nel mio zaino.. di giorno ho optato per panini formaggio/prosciutto, frutta (banane e mele) e barrette energetiche al cioccolato mentre di sera cibo pre-cotto.. praticamente niente di impegnativo.
Poi danno bel tempo, sarebbe una figata!
Oggi qui a Dunedin piove ma tanto, oltre al bus e alla spesa, non ho nulla da fare; anzi son stato fortunato che gli altri due giorni ha fatto bello e così me la son potuto godere.
Dopo Auckland, questa è la città migliore.. ha un bel centro e una interessante via dei negozi, c’è la sede della più antica università neozelandese ed infine ha la stupenda penisola di Otago che ho visitato ieri.
Ma andiamo con ordine, ero rimasto a 2 giorni fa, a quando aspettavo per fare il giro del birrificio.
In se era il classico tour del genere; si parte dalla storia della sua fondazione (ovviamente recente), per poi passare allo sviluppo della produzione e fermentazione, all’evoluzione del marchio e si finisce con l’assaggio delle 6 tipologie di birre prodotte.
Mi è piaciuto molto il fatto che la fabbrica sia ancora quella in attività, non come quando sono stato all’Heineken ad Amsterdam, ed infatti si sentiva l’odore forte del luppolo; poi il tipo che illustrava il giro era un personaggio.
Alla fine open bar dove potevi spillarti tutte le birre che volevi e nel frattempo ho parlato con 2 tedeschi e una neozelandese che ha vissuto a Roma.
Ecco lei mi ha dato un’altra visione di come si vive qui; mi dice che a Roma non ci tornerebbe più.. troppo caos, niente di preciso.. al contrario della N.Z. dove tutto funziona a meraviglia e la cordialità degli abitanti e quasi fin stucchevole.. forse dipende veramente da uno cosa cerca e cosa vuole.
Dopo il giro vado a cena al vietnamita, involtini trasparenti e zuppa di carne con noodles e un po’ di chili piccante; non avevo mai mangiato vietnamita ma devo dire buona anche se preferisco la thai.. ma son contento che questo viaggio mi dia la possibilità di provare diverse cucine.
Finita cena ho girato un pò fino a finire in un pub con band che propone musica celtica… però in generale, in giro c’era solo qualche gruppo di studenti seduti tra di loro e niente di più, ma del resto era anche martedì sera.
La giornata di ieri invece è stata molto proficua.
Prima cosa, ho dormito 10 ore filate e ci voleva! Iniziavo a sentire un po’ di stanchezza dopo 12 giorni molto intensi e poi giro in centro.. stazione, museo cittadino, campus universitario, via negozi e museo regionale.
I musei confermano il giudizio positivo avuto fin qui.. tutti gratuiti, wi-fi gratis ed in generale molto moderni.
Interessantissimo quello cittadino che ripercorre la giovane storia locale.. dall’arrivo degli emigranti (particolare capire le condizioni di viaggio a cui erano sottoposti), alla vita, l’abbigliamento, i trasporti e parecchie foto vecchie.
E’ un viaggio nel tempo, tanto che poi si arriva ai tempi moderni con oggetti che ho anch’io nel mio solaio ed anche l’Amiga e il commodore 64.. nooooo sono anch’io da museo!
L’altro museo, quello regionale, è meno interessante ma solo perché è sulla falsariga di quello di Wellington ma un po’ più piccolo.
A pranzo mi sono sparato il migliore Fish&Chips con la mia birra preferita..la Mac’s Brewery (altro che la Speight's….. ma non devo dirlo forte, sennò qui mi insultano!)
Alle 3 e mezza invece partiva il tour per vedere i pinguini nella penisola dell’Otago.
Il giro era in una riserva naturale (non in un parco cittadino) e dico subito che di pinguini gialli ne ho visti solo 4 e tutti da buona distanza… quindi da quanto punto di vista un po’ di delusione però almeno il resto del giro ne è valsa la pena farlo.
La penisola è spettacolare e la zona dentro la riserva era incredibile.. è un po’ come mi immagino sia la Scozia; prati verdi che cadono nell’oceano e coste frastagliate colpite dalle onde e dal vento
Abbiamo visto bene le foche neozelandesi e i leoni marini (i più grassi direi!) e la guida era veramente brava nelle spiegazioni dando spunti interessanti e particolari.
Da lontano, nell’oceano, abbiamo visto delle Orche che nuotavano chissà dove… e con tutto il panorama sembrava quasi la scena finale di un film.
Anche questo tour è stato super, non so.. ho perso gli aggettivi per descrivere la N.Zelanda.
Tornato in centro trovo un bel movimento… è mercoledì sera e ci sono in giro gruppi di ragazzi/e e nei vari locali ci sono parecchie band che suonano dal vivo.
Vado al Mac's Brewbar e provo ad agganciare due fighe pazzesche.. ma dopo essere stato rimbalzato ripiego su due studentesse.
Si beve una pinta mentre si parla del viaggio, dell’università, ect.. e arriviamo a tirare fino all’1..peccato che poi devono andare perché domani avevano lezione.. non erano niente male.
Comunque se il mercoledì sera è così non oso immaginare il w.end e poi qui ho visto le ragazze più belle di tutta la NZ... gran bella città Dunedin…
Per ora la sensazione che provo è di .. felicità.. ecco tutte queste nuove esperienze mi stanno dando tanto; certo mi manca la famiglia ma per il resto non ho avuto tempo per pensare ad altro.
Ore 17.30
Sono sul bus per Te Anau dopo aver passato le prime due ore in compagnia della prima ragazza italiana incrociata nel mio viaggio.
Che bello poter fare due parole nella propria lingua e poi la ragazza è simpatica e ci sta dentro… tra l’altro ci siamo riconosciuti subito che eravamo italiani… ci siamo studiati per un po’ ma c’era qualcosa di famigliare.. sarà l’abbigliamento, il modo di fare ma ci siamo guardati ed entrambi chiesti l’un l’altro ..”italiano/a?”
Comunque son stanco e ho fame, ma forse è più la tensione per il Milford.
In viaggio sul bus la colonna sonora è sempre quella.. Van de sfross.
Strada facendo il paesaggio sta cambiando.. cespugli gialli e piante mosse dal vento, colline che coprono a fatica le montagne a cui ci stiamo lentamente avvicinando, il sole che illumina i prati infiniti e le pecore che senza fretta pascolano tranquille.
Questi paesaggi mi fanno dimenticare la stanchezza.. vorrei fare 1000 foto ma nessuna verrebbe bene quanto quella impressa nella mia mente.
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