mercoledì 8 gennaio 2014
New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di birra - parte III
15 Novembre – Nelson
Ore 17..
Ormai al posto del the delle 5 mi faccio la birra delle 5!
Son infatti al Sprig & Fern Brewery a Nelson e sto assaggiando una birra artigianale, cosa per cui è famosa questa zona.
Comunque anche oggi è andata; alla fine questa era la giornata più “noiosa” del programma dato che c’era solo trasferimento per poter poi fare la giornata successiva all’Abel Tasman Park.
Ma tra le altre cose, anche oggi ha regalato i suoi spunti.. sia positivi che negativi.
Partendo dai negativi; la giornata è stata lunga, dopo aver fatto tutti i giorni qualcosa di interessante, di piacevole, di attivo.. oggi è stato semplicemente muoversi da un punto all’altro, e questo ovviamente porta a sentire di più la stanchezza o anche a voler stare un pò meno con gli altri.
Poi il viaggio con il bus preso a Picton per Nelson è stato infernale, neanche in Sud America ho viaggiato così male; 1 ora di ritardo, posto strettissimo e scomodissimo.. vabbè, lasciamo perdere.
Però devo ammettere che tra le cose positive c’è stato il viaggio in traghetto tra Wellington e Picton.
Sotto un sole caldo, 3 ore e mezza di traversata con panorami assurdi!
Prima la vista della città di Wellington e poi l’ingresso nel fiordo che ci dava il benvenuti nell’isola del Sud.
Verde acceso, colline, boschi … una vista che non dimenticherò facilmente.
Ecco, questa è stata la cosa più bella di oggi, l’ingresso nel fiordo e quella sensazione di felicità, baciato dal sole e con il vento nei “capelli”; mi son guardato nello specchio una volta ed avevo quel sorriso .. bho .. direi di serenità.
Poi tutto il viaggio con Van de Sfroos nelle cuffie.. mi è sembrata la colonna sonora perfetta in quel momento.
Il salto dalla Isola del Nord non poteva essere più bello, la natura regala sempre delle viste sensazionali che non so descrivere.
Tra l’altro all’interno del battello, durante la traversata, passavano il film “il Signore degli Anelli”.. mi sembra giusto!
Comunque tornando alla serata a Wellinton, mi ha sorpreso.. e non in positivo.
Come altre volte la Lonely è una guida perfetta su tutto ma non sulle serata e sulla nightlife!
Ero carico per questo giovedì, ma una volta uscito dall’ostello mi trovo in una situazione surreale.
Alle 7 di sera con il sole che deve ancora tramontare trovo negozi chiusi, centro deserto, gente già a cena.. il vuoto!
Così mi dirigo direttamente nella via della “movida”, la Cuba St, dove un po’ più di gente la trovo ma lo stile non è proprio il mio.. veri alternativi, punkbbestia, punk.. bho.. datemi del fighetto ma questo non è il mio ambiente.
Così mangio al ristorante malesiano un ottimo agnello alle spezie e poi mi guardo intorno e decido di tornare al bar dell’ostello.
Anche qui gente c’è né parecchia.. ma la maggior parte son tutti attaccati al cellulare o al pc portatile e quindi non mi resta che guardare la partita Messico-New Zealand in tv bevendo l’ultima birra prima di andare a dormire, un po’ deluso.
Rifletto che finora in città l’ambiente negli ostelli è diverso da quello dei piccoli centri, è un po’ più distaccato.. forse perché c’è più andare-venire, non lo so, almeno a me sembra così.
Comunque di Wellington ho bei ricordi, il Te Papa Museum è assolutamente da visitare, forse è il museo più interessante tra quelli visti finora.
Tornando a Nelson, la cosa buffa qual è?.. che partendo pensavo di trovare pioggia un po’ ovunque, ma non qui… ed invece è sempre stato bello ed ora se guardo il cielo è pieno di nuvoloni.
I paesaggi dell’isola del Sud son diversi.. le colline verdi lasciano spazio a vigneti, ambienti montani e coste con la bassa marea.
Qui a Nelson tra l’altro è il luogo dove è stata giocata la prima partita di Rugby in terra neozelandese (particolare il parco dove è avvenuta la partita.. praticamente un prato con intorno le case e una targa commemorativa) … qui si respira Rugby in continuazione, tanto che anche sulle bottiglie dell’acqua trovi le facce dei giocatori più famosi.
Vabbè, vado a riposare un po’ prima della serata ed incrocio le dita per aver bel tempo anche domani.
17 novembre - Kaikoura
Ore 19.
E’ da due giorni che non scrivo ma son state giornate così tanto intense che veramente non ho avuto tempo.
Quante cose da raccontare, quante sensazioni ed emozioni provate.. sinceramente non saprei neanche da dove iniziare!
Ora son arrivato a Kaikoura, paesino sulla costa orientale dell’isola, posto famoso per la sua fauna, tanto che si possono avvistare balene, uccelli, foche marine.. ect..
Ma io son qui per un motivo preciso.. domani mattina sveglia alle 5 per andare a nuotare con i delfini
E’ da una vita che sogno di poterci nuotare insieme e domani finalmente ci riuscirò.. e per di più sarà in mezzo all’oceano, non in una piscina.
Già solo per questo farò fatica a dormire stanotte.. ma ora facciamo un passo indietro.
Ero rimasto alla serata di Nelson; bè venerdì sera non è andata granchè.. visto la presenza di molti birrifici e locali, pensavo ci fosse una gran nightlife.. invece pur stando in giro fino a mezzanotte passate, tutti i posti erano vuoti o con soli tavoli tranquilli.. è probabile che siano pieni nel periodo estivo, un po’ come tutte le località di mare.
Prima di cenare avevo fatto due tiri a bigliardo in ostello con due sburze inglesi e le avevo lasciate convinto di trovare di meglio in giro… vedi a non accontentarsi!
A cena invece mi son dato all’etnico… dopo cinese, malesiano e thailandese mi son fatto una vera pizza italiana.. da Stefano’s!
Strano ma vero.. era buonissima, sottile alla romana, ben cotta… come difficilmente la si trova all’estero.
Una cosa che invece ho potuto notare è il modo di vestire che hanno qui.. è proprio differente dal nostro.
In particolare le ragazze.. gonne portate a vita altissima, abbinamenti multicolor, reggiseno della “nonna” in vista sotto camicette o canottierine.. insomma.. un bel mix.
Invece ieri nel parco Abel Tasman è stato meraviglioso.
Nonostante i nuvoloni della sera prima mi sveglio con il sole e questo era fondamentale visto che il parco ha nel suo punto di forza le spiagge bellissime, collegate tra loro da dei sentieri in mezzo al verde della riserva naturale.
Inutile dire gli scenari che offre.. tra il verde della vegetazione, l’alternarsi delle spiagge, rocce dalle forme i particolari e l’acqua cristallina.
Io ho optato per un giro un po’ particolare; al posto di camminare in mezzo ai sentieri ho deciso di avventurarmi in kayak; non lo avevo mai usato e devo dire che è stato divertentissimo.
Per 3 ore abbiamo costeggiato la costa del parco.. sentivi solo il vento, il sole in faccia e il rumore dell’acqua provocato dai remi.
Mi sembrava quasi di essere tra i Maori quando hanno scoperto per la prima volta questa favolosa terra.
Io ero in coppia con un ragazzo belga, ma stando dietro ero io che davo la direzione guidando il timone con i piedi.
Poi mentre remavi vedevi uccelli che scendevano a pescare a pochi metri da noi o foche che dormivano sulle rocce riscaldate dal sole.
Verso la fine, con la guida (in totale eravamo in 6, quindi gruppo ristretto) abbiamo fatto un pezzo tipo a barca a vela trascinati dal vento; unendo i kayak, noi dietro avevamo legato un telone alla nostra pagaia mentre quelli davanti lo tenevano con le mani; facendo così il vento gonfiava la vela e si andava velocissimi.. come un razzo.. troppo forte!
Il giro in Kayak è un’altra cosa che non avevo mai fatto e che mi ha dato una bella sensazione, difficile da spiegare.
Il resto della giornata invece è andata tra pranzo al sacco in una spiaggia semisolata e ritorno in barca al punto di partenza dei bus.. e devo dire che anche la crociera (durata circa 1h e mezza) ha regalato dei gran bei paesaggi.
Dopo questa gita.. mi convinco sempre di più come per natura e panorami la N.Zelanda sia unica al mondo.
La sera (del resto era sabato sera) invece mi lancio nel giro dei birrifici; c’è in giro un po’ più di gente con ragazze vestite da competizione e qualche gruppo qua e là.
A cena non resisto alla tentazione dell’hamburger.. qui son troppo buoni, e dopo, quando vado ad un birrificio con livemusic, vengo agganciato da 2 tardone che si siedono di fianco a me e mi chiedono un po’ di cose, dandomi appuntamento in un altro locale.
Infine proseguo in un disco-pub con festa in maschera, ma non ottengo spunti interessanti.
Tornando a casa penso che la giornata, già solo con il kayak è stata al top e comunque almeno stasera c’è stato qualcosa da fare.
Oggi invece doveva essere una giornata di trasferimento e in parte è stato così.
Alla mattina presto ho preso l’auto ma abituarsi a guidare a destra è stato abbastanza facile anche perché il traffico è poco e la gente va relativamente piano.
Già solo dopo pochi minuti apprezzo questa scelta.. con l’auto si può gestire il tutto con i propri tempi, si fa quello che si vuole e si raggiungono posti più facilmente che con i bus… ovviamente da solo è il costo quello che incide maggiormente.
Subito, di sabato mattina, è stato bellissimo quando finisco in un parco a Nelson a vedere dei bambini giocare a Rugby; a vederli, così dal vivo, capisco molto dello spirito di questa nazione e della loro passione per questo sport.
Poi da così piccoli non usano i placcaggi ma per fermare l’azione basta toccare l’avversario.
Il tempo oggi non è stato bello, ha alternato pioggia leggera, nuvole e pallido sole.
Ma i paesaggi attraversati in auto non ne hanno risentito.. colline coperte da nuvole basse, vigneti, km e km di solo verde e pascolo, un sali e scendi continuo.
Due posti mi colpiscono in particolare, il primo in cima ad un scollinamento dove vedo tutta la vallata sottostante e l’altro appena arrivo sulla costa est.. a destro trovo le solite colline e a sinistra il cielo grigio, vegetazione bassa color giallo e l’oceano di color blu acceso.
Poi a pranzo mi son fermato in una cantina, la Wither Hills.. zuppa di cozze un buon Riesling e dolce fatto in casa; tutto ottimo in un ambiente elegante e soprattutto grande vista sui vigneti sottostanti.
Arrivato qui a Kaikoura, prima di andare in ostello vado all’Observatione point dove, oltre a grandi paesaggi, vedo i primi animali da quando sono qui (pecore a parte….); foche e uccelli bianchi dal becco coloratissimo la fanno da padrone, anche se pure qui a Kaikoura sono la pace e la tranquillità che comandano.
A proposito, ho controllato, ora son esattamente a metà viaggio.. incredibile a come tutto sia cambiato nel giro di 10 giorni.. le mie sensazioni, i posti favolosi che sto vedendo, le cose che non avrei mai pensato di fare, le decine di persone conosciute.. non vorrei che finesse mai questo viaggio.
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