sabato 18 agosto 2012

Israele 2012 - Tra il sacro e il profano - parte III

Venerdì 8 giugno

Ci alziamo a metà mattina, questa è la prima giornata totalmente dedicata alla spiaggia e al relax.

Colazione al baretto vicino all’appartamento e verso le 11 siamo già sistemati sulle sdraio sotto gli ombrelloni in Frishman Beach.
Tra un tuffo in acqua (che devo dire non è male..ok non sarà il mare della Sardegna ma non è neanche quello di Riccione!), un pisolino e un pranzo leggero (che fighe che c’erano al baretto) la giornata vola via che è una meraviglia.

In spiaggia c’è gente ma non è strapieno, quindi si sta bene; però durante la giornata un paio di cose mi saltano all’occhio.
Le ragazze vengono in spiaggia quasi tutte truccatissime e piene di gioielli e poi il lungoriva è tutto occupato da gente che gioca a matkot (i racchettoni), che sembra essere la vera passione della città.

Come sempre io a metà pomeriggio mi stufo di stare seduto in spiaggia così, con la scusa di cambiare i soldi, decido di farmi un giro.
Inizio a scendere dalla Hayankon st e percorro un po’ della Allenby st.. i negozietti non sono nulla di particolare, praticamente uguali a quelli che si troverebbero in qualunque altra città di mare.. l’unica differenza è l’immancabile metal detector all’ingresso del centro commerciale.
In giro noto gli effetti della Gay Parade che c’è appena stata e che si è conclusa nella spiaggia dell’Hilton hotel (Gordon Beach).. gruppi con atteggiamento molto gaio che sventolano bandiere multicolori, coppie omosex che si baciano per strada e musica technohouse sparata a mille.
Per fortuna la nostra spiaggia e i locali da noi frequentati non hanno risentito della giornata dedicata a loro!!! Sennò penso che gli altri mi avrebbero scotennato.
Dall’Allenby torno passeggiando sul bellissimo vialone Herbert Samuel.. il lungo mare è veramente fantastico e penso che se vivessi qui ci verrei a correre tutti i giorni
Intorno a me guardo gli edifici che stanno sul lungo mare.. si vedono vecchie case a 2-3 piani che si alternano ai palazzoni ipermoderni dalle forme particolari e tutti a specchi che si alzano nel cielo per 7/8 piani.
Qui il settore edilizio sicuramente non sente la crisi, infatti spesso si vedono attaccate alle pareti delle vecchie costruzioni nuovi progetti con figure avveniristiche… immagino che tra qualche anno qui potrebbe essere molto differente.

Raggiungo gli altri in spiaggia, anguria rinfrescante al baretto seduti ai mini tavolini e lentamente il sole scende e si fa sera.
Come aperitivo andiamo in Allenby st, ci facciamo un paio di birre guardando gli europei in un pub e poi andiamo a prepararci per la seconda serata..

Stavolta decidiamo di cambiare totalmente zona, niente Porto e dintorni ma scendiamo direttamente in taxi nella zona Neve Tsedek.
Ci facciamo lasciare all’imbocco della Nahalat Binyamin ed esploriamo questa nuova parte di città.
Come primo impatto in giro pensavo ci fosse molta più gente, ok c’è qualche persona qua e là ma niente macello infernale ma poi scopriamo che la zona più viva è intorno a Rothschild St e Lilienblum st..(la via più alternativa).
Decidiamo di mangiare un hamburger nel posto consigliato dalla Lonely, l’Agadir Bar Burger.
Ambiente informale, maxischermo con partita europei, tavolo di lesbiche tedesche davanti a noi, giovane coppia che si porta il vino da casa.. insomma il posto ci piace.
Il maxi hamburger non è niente male e così verso mezzanotte possiamo iniziare la nottata.
Su mia iniziativa puntiamo secchi al Sublet Roof Top Bar; il posto l’avevo trovato su internet e mi sembrava molto interessante.. purtroppo quando arriviamo scopriamo che oggi è chiuso.
Ormai siamo dei professionisti e non ci facciamo prendere dal panico, così fermiamo due tipe che passavano di lì e chiediamo un posto alternativo.. e ci indicano il Clara Beach che è proprio lì di fronte.. del resto ci vanno anche loro!
Al di fuori del Clara c’è un po’ di coda, ma niente di eccessivo.. poi quando arriviamo davanti all’ingresso, guidati da Teri, ci fanno entrare subito passando davanti agli altri.. magari ci hanno confuso con qualcun’altro, non lo so.. ma un’entrata così trionfale non la facevo da anni!
Superato l’ingresso entriamo e siamo subito concordi tra di noi.. questo è il posto giusto.
Praticamente si tratta di un locale all’aperto, con 3 postazioni bar, una pista dove ballare, dei tavoli tutt’intorno; il tutto su una terrazza proprio sul mare.. gran bella location.
Intorno a noi la gente ci piace, nessun tamarrone.. età media tra i 25 e i 30 e bella musica.
Dopo un giro di perlustrazione ci facciamo il primo giro di vodka.. e poi il secondo.
Proviamo a lanciarci on the dance floor… il famoso Obe-danze e rimasto purtroppo in Italia, però ci iniziamo a divertire.
I compagni a dir la verità sembrano un poco spenti.. così faccio un giro alla "Rino".. cioè da solo e inizio a fare un po’ di conoscenze.
Si fa due parole, diciamo che sono abbastanza incuriosite su come mai abbiamo scelto questa meta e comunque sfoggio alla grande il mio abbigliamento alla Mario (il gestore del disco pub di rifermento a Vb).. abbigliamento che consiste in camicia a righine bianca-azzurre, pantaloni giallo spento e scarpe chiaramente scure.
Tornati dagli altri, vediamo che intorno a loro l’ambiente si è scaldato.. sul tavolo di fronte una tipa balla scatenata sul tavolo e io provo ad attaccare bottone con le nostre vicine.
Verso le 2 torno in ronda; mentre la maggioranza delle ragazze è tutta presa a farsi le foto per poi pubblicarle su facebook o simili, noi (io e Vale) ci avviciniamo al bancone per un giro di vodka.
Tempo zero ci troviamo a parlare con due belle ragazze.. una bionda e l’altra mora con carnagione un po’ scura.. cmq due tipe decisamente interessanti.
Passiamo l’ora seguente con loro…si parla, si beve, ci si conosce meglio… fino alle 3, quando il locale inizia a chiudere.
Non volendo lasciare gli altri.. ci diamo appuntamento con le tipe al Cat&Dog, anche se poi riflettendoci non è stata una gran mossa.. dovevamo affondare i colpi del giaguaro e brillantemente andare direttamente con loro.

Il Cat & Dog è peggio della serata precedente.. ancora più affollato e ancora più in stile “metà anni 90” con techno che spinge a manetta, gente che sgomita per andare al bancone e gay che approcciano pesantemente.. diciamo che il club è abbastanza insopportabile.
Troviamo anche le tipe.. ma son in pista prese a ballare scatenate e ormai un po’ stanchi e soprattutto parecchio infastiditi dal locale le abbandoniamo al loro destino e torniamo mestamente in appartamento.
Son le 5 passate.. facciamo un giro sul lungo mare, la pace e la tranquillità del posto fa sembrare le ore precedenti lontano mille miglia.. e così capiamo che è ora di andare a dormire.

Nessun commento: