A distanza di un mese, con una temperatura di quasi -3 gradi all’esterno…. Rispondo alla domanda che un po’ tutti mi hanno fatto..
“Cosa avete combinato a Sharm?”
Oltre alle solite cose che si fanno in una settimana del genere….. gran relax, sole, piscina, mare, un po’ di snorkeling, mangiare (male) al buffet internazionale… ecco le prime verità su Sharm.
- Il ritardo
Ebbene si, con il volo d’andata è stato battuto il record di ritardo, 9 ore!... il tutto con un signore che veste i panni del capo comitiva e fa un bel casino; prima cercando di chiamare qualcuno utilizzando il telefono fisso dell’imbarco, poi portando a tutti i moduli per il risarcimento danni.
- Gli italiani presenti
anche se non ci piace socializzare e far gruppetto con altri italiani, quelli che si incontrano fanno sempre pisciare dal ridere.
I migliori sono Alvaro e amico, liguri che si atteggiano da latin lover che ovviamente si agganciano alle prime due italiane che beccano (ipsid Cuba…)
Al ritorno scopriamo che son arrivati il giorno dopo (spendendo altri 200 euro) perché hanno perso l’aereo d’andata perché avevano sbagliato giorno.. pensavano fosse il giorno seguente..
E poi ci sono i due zarri romani del Pacha, che regalano la perla della settimana… alla domanda di com’era il Dolce Vita.. ci rispondono… “bello, non come il pacha, c’era gente de classe”
- L’Hard Rock Cafè
Premetto che Naama bay è peggio di Viale Ceccarini a Riccione in pieno agosto… e che è tutto finto e occidentalizzato (tra Starbucks, Pizza Hut, Mc Donald’s..ect).
All’Hard Rock siamo andati per 3 serate… il lunedì, il martedì e sabato sera.
Il posto è piccolino e non è granchè, anche perché dall’1 partono con la musica disco e dalle 2 si riempe di egiziani in cerca di prede.
All’Hard Rock non è successo molto, a parte:
io che offro lo sgabello del Vale a due tipe quasi 50inni americane con le tette rifatte; qualche tipa incrociata in pista (la maggior parte erano un po’ sburze); egiziani con russe; due sburzone del nostro hotel che ubriachissime in pista simulavano un pomp**o e una tirava fuori una tetta; preso da una crisi mistica parlando al Vale inizio a parlare come i venditori egiziani.. dicendogli “Ei, Amico”
- I Russi
Ce ne sono parecchi, sia in giro che nel nostro Hotel.
Però, per me, ha ragione Dario che diceva che ormai è un posto per coppie e vecchi…i giovani generalmente vanno da un'altra parte.
Invece tante mamme da sole con bocia.
Comunque ormai comandano loro, gli egiziani parlano più facilmente il russo (lo sanno quasi tutti) che l’italiano, e anche per Naama trovi tutte scritte in cirillico.
A me personalmente non infastidiscono, a parte un ubriacone che si è seduto al nostro tavolo e parlandoci in russo pretendeva capissimo… per poi chiudere con “no problema”… e sputare per terra la vodka; non l’abbiamo mai visto sobrio.
Sulle Russe non commento, chi mi conosce sa il mio pensiero.
- La serata più divertente
come spesso capita.. le serate sulla carta più tranquille son quelle che si trasformano nelle più pazze.
Il mercole sera inizialmente doveva essere la serata di riposo, quella da passare in hotel per poi svegliarsi riposati la mattina dopo.
Complice anche il braccialetto con all inclusive per alcolici.. ci mettiamo al bancone del bar a guardare l'animazione… e bevucchiamo un po’ di birra alternata a vodka orange juice.
Si inizia con le animatrici, che vengono come da loro lavoro a parlarci delle attività, chiederci come ci chiamiamo (io per farmi capire dico.. like Claude Van Damme), dove siamo, solite cose…. prima la più loquace, un'inglese, e poi le georgiane (che ripeto niente male..) .. spingono il vale a candidarsi a Mr. Villaggio al concorso del giorno dopo.
Poi la vicina di bancone, un australiana bianchissima.. che, con l'amica, passa tutta la giornata in piscina a bere come un'alcolizzata.
Probabilmente già fuori, ci saluta e si mette a parlare a vanvera… quando ci dice che preferisce l'inghilterra all'australia e che gli italiani non gli piacciono… la lasciamo al suo destino.. (quindi a sc.opare con un tipo arrivato da solo)
Nel finale due russe, niente di che a dir la verità, che dal bancone ci ammiccano e poi vengono a sedersi di fianco a noi.
Iniziano a parlarci, ovviamente in russo… visto che di inglese non capiscono una lettera.. il bello è che quando proviamo a chiedergli qualcosa in inglese ridono e continuano a dire si con la testa…io le tento tutte, tiro fuori anche Toto Cotugno.. bho ad una le faccio gli auguri per i compleanno di domani e quasi si spaventa pensando che le saltavo addosso.
Infine quando me ne vado a pisciare (nel prato.. perché nn trovato il bagno… ) torno che se ne sono andate..
Valle a capire.. cmq nei giorni seguenti continueranno a salutarci ed ammiccare.
Carichi, proviamo ad andare nel locale dove secondo i taxisti era pieno di "Drunk russian girl"…. ci entriamo dopo aver contrattato l'ingresso con un biglietto 2x1… dentro ci sarà ben poco… più che altro "Drunk Russian men"
- Pacha
Quella che doveva essere la migliore serata della vacanza, si è rilevata un vero bluff.
Quasi convinti dalle animatrici inglesi e georgiane (una bella scoperta queste ultime), optiamo per la gran serata del giovedì al Pacha.
Biglietti comprati dai bagarini fuori (siamo italiani e quindi i più furbi o no), dentro.. location non male, però musica house pesante e gente non il massimo.
Tanti italiani/e, qualche russo/a, ma soprattutto egiziani.. veramente tanti.
Chiudiamo una serata anonima mangiando da Pizza Hut.
- Le sfide a calcio
Tra i momenti più divertenti le sfide a calcio.. che ridere.
Io in versione Nesta e il Vale in versione pippo Inzaghi, abbiamo insegnato un po’ di calcio ai vari russi, polacchi, arabi presenti.
I russi in particolare tecnicamente scarsissimi, anche se si buttavano con foga su ogni pallone.
Il migliore Mr. Beer, un russo che indossava sempre la stessa maglia con la scritta Mr.Beer.
- Le inculate
Nonostante la nostra esperienza abbiamo preso due belle inculate.
La prima, appena arrivati.. non si sa neanche come ci facciamo trascinare dai soliti venditori ambulanti all’interno di un negozio.
Ne usciamo con la classica botticina di profumo.. con il venditore quasi incazzato perché avevamo comprato poca roba.
La seconda, prima di partire, in aeroporto.. sentivamo l’esigenza di mangiare qualcosa di commestibile.. panino e tè freddo da Sbarro a 10 euro.
Conclusione
Ci siamo divertiti, ci siamo rilassati a 30 gradi in novembre… ci voleva una settimana così
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