Venerdì 24 ottobre ore 8.00
Altra giornata in fase di lancio.. riposato e carico, per ora posso lamentarmi solo di una cosa.. del tempo visto che anche ieri ha fatto un misto pioggia-nuvolo.. ma dovrebbe essere l’ultima così, meno male!
Non ho avuto un momento di riposo, è troppo stimolante NY e vorrei fare tutto o almeno il più possibile, tanto che riesco a rilassarmi solo una volta arrivato in ostello.
Poi, come spesso capita, ieri son partito con un idea sulle cose da visitare e poi son finito a fare tutt’altro.. bello.
A colazione son andato in un posto diverso, “Il Buco”, suggerito dal mio amico che ha lavorato su per un po’; sempre sulla Bowery, bel locale e ottimo cappuccino anche se per i dolci è molto meglio quello del primo giorno.. però barista messicano simpatico con cui scambio due parole sulla città e sul conoscente in comune.
Dopo colazione son salito verso il centro a piedi sotto la pioggia ed anche qui i negozi, comprese la grandi catene, non aprivano prima delle 10; personalmente questa cosa mi ha spiazzato parecchio, per me cade il mito di questa NY sempre “open” ed attiva.
Comunque mi son fatto la Union Sq e il Madison Square Park con il famoso palazzo Flatiron Building e dove c’è anche Eataly.
Il bello è che non sai mai quale grattacielo spunterà, l’Empire S.B., con la sua cima che sovrasta tutti gli altri, lo noti ovunque anche se il mio preferito è il Chrysler Building, non so perché ma mi sembra più armonioso.
Girovagando ho assaggiato anche il classico bagel prima di prendere la 5th Avenue che però fino all’incrocio con la 45th è veramente brutta.. con negozi orribili, ristoranti penosi.. gran delusione.
Stufo della pioggia ho scelto di anticipare lo shopping e son passato da Macy’s.. una specie di Rinascente dove ho acquistato un po’ di cose.. (Levi’s a 30 euro, addobbi natalizi, magliettina per il nipotino..ect)
La NY con il nuvolo però ha il suo fascino, i colori si abbinano bene e fa molto “filtro Istagram bianconero”.. mi piace.
Mentre andavo per farmi un ottimo hamburger da Black Shake ho visto anche un intervento dei pompieri dato che da un tombino usciva fumo grigio e rumori assurdi.
Per rimanere all’asciutto son tornato al Moma Ps1 nel Queens (il primo giorno era chiuso); peccato che erano in allestimento le nuove mostre ed era aperto solo a metà, ma questo museo di arte contemporanea/moderna mi ha spiazzato alla grande.
Non ne avevo mai visitato uno simile e pensavo ci fossero dipinti moderni o cose simili, invece è stata più una cosa rappresentativa.
In una mostra c’erano dei disegni che avrebbe potuto fare un bambino e che “dicevano” cose da bambini, quindi il massimo dell’essenzialità.
L’altra era tipo teatro; in una stanza insieme ai visitatori c’erano tre artisti che si muovevano facendo cose un po’ da pazzi, rappresentando la reazioni delle persone allo stesso stimolo in età diverse (da bambino, adulto, anziano..ect).. il bello è che all’inizio non capivi chi era visitatore e chi recitava… un po’ inquietante ma che alla lunga ti rapiva l’attenzione.
Infine l’ultima era in una stanza con tante tv appese alle pareti (circa una 20ina) che mostravano immagini di diverse proteste/rivolte di piazza prese da tutto il mondo (ex sovietico, africa, mondo arabo, ect..) con il volume alto che quasi ti intontiva..
L’unione delle immagini e il sovrapponimento delle voci mi ha fatto pensare che l’intento della rappresentazione fosse di colpire il visitatore e di indurlo a notare come tutte le rivolte si assomigliassero.. coinvolgente come cosa.
Ore 11.40
Riprendo il diario da Central Park, non potevo non fermarmi qui su una panchina in riva al lago guardando tutti i grattacieli che spuntano appena dietro alle piante e al verde.. questo si che è un panorama totalmente nuovo per me e direi anche un po’ assurdo..
Ero rimasto al Moma Ps1… che ho preferito al principale per questione di tempo.
Il Moma, il Guggenheim, l’Archeologico, ect.. avrei voluti farli ma i giorni son pochi e ho preferito girare per le strade, osservare la vita della città.. questa per me è la priorità in un viaggio e di conseguenza ho deciso di fare i musei più assurdi/particolari o quelli che sono più lontano da quello che di solito frequento.
Dal Moma son tornato in “centro” e finalmente ha smesso di piovere; dopo aver fatto un giro per la Public Library ho continuato con lo shopping acquistando l’immancabile cappellino dei Ny Yankees evitando però di acquistare i calzini con su la foto di Micheal Jordan..
E poi finalmente Time Square.. passando per Bryant Park con la sua pista di pattinaggio che mi porta già al Natale tra mercatini e musiche allegre.
Time Square com’è?.. è esattamente come la si vede in tv.. turistica, pacchiana, colorata, vivace, la rappresentanza della cultura del consumismo… però è bella, è forte, è Pop.
Qui ti senti in mezzo al mondo tra maxischermi con il Nasdaq, Coca Cola, News 24 ore, taxi gialli ovunque, NY City Cops, la scalinata rossa, le pubblicità gigantesche e negozi a più piani ovunque.
Io ero un po’ stanco ma arrivare qui mi ha dato un botta d’adrenalina; i negozi più belli son quelli per bambini, uno ha perfino una ruota panoramica al suo interno! E ci si trova qualunque tipo di giocattolo, come per esempio i lego giganti.
Tornando al mio alloggio ho approfittato dell’apertura fino alle 21 del New Museum che poi è di fronte all’ostello.
L’edificio è già tutto un programma con i piani sfasati e la barca appesa nel vuoto; purtroppo anche qui metà museo è chiuso e quindi mi concentro sulle due esposizioni presenti.
Le due mostre son alquanto strane; la prima ha dei materassi appoggiati per terra e una vecchia tv che riproduce due persone che si muovono in un labirinto di sbarre sulle quali è scritta un’emozione che li spaventa o li incoraggia a proseguire; nell’altra c’è l’artista che balla nuda nei vari piani del museo.
La cosa che più mi ha sorpreso però è il prezzo di un orologio Casio F-91 (quelli in plastica neri che andavano negli anni 90 e che avevo anch’io da ragazzino)… 300 dollari!
Dopo una rapida doccia son uscito subito, a dir la verità se mi sedevo mi sarei addormentato e così ho evitato di rilassarmi.
Alla sera la città offre altri lati, come per esempio tutti i sacchi dell’immondizia messi sui marciapiedi (la raccolta differenziata non mi sembra molto frequente….)
Visto che Chinatown è a pochi minuti a piedi, a cena son andato al cinese dove ho preso involtini ai gamberi, noodles alle verdure e anatra… porzioni per due e tavolo condiviso con due tedesche, madre e figlia, con le quali ci scambiamo opinioni sulla città.
Tornando a Noho i negozi erano ancora aperti, in alcuni c’è il Dj che fa musica e lo trasforma in un piccolo club; la situazione in questo quartiere è abbastanza vivace e così entro nel classico pub americano con bancone in legno, tv alle pareti e birra a fiumi.
Io assaggio una Ipa mentre il gruppo intorno a me è già bello sbronzo.. canta i classici americani, ballano con una tipa dando pacche sul sedere, una giovane coppia si beve la propria pinta di birra insieme ai genitori.. peccato essere da soli sennò la serata non finiva lì.
Tra l’altro ho notato che in tutti i bagni dei locali c’è una targa con su scritto “employees must wash hands”… come se solo chi lavora debba lavarsi la mani.
Situazione ragazze.. in generale, dopo due giorni tra giri diurni e serali pensavo molte più belle ragazze… si certo, la “modella” c’è sempre, come in ogni città, ma livello medio standard è sotto le aspettative.
E poi una particolarità, tante coppie miste… asiatica con caucasico, ragazzo di colore con caucasica, latinoamericano con afroamericana… un bel melting pot.
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