16 novembre – B. Aires arrivo!
E’ mezzanotte, sono a B. Aires da poche ore e mi sembra già una città incredibile. La città mi piace, è attiva, piena di cose da fare.. ect.. ecco questo sarebbe stato il posto ideale da fare con gli amici, perché per me ci saremmo divertiti un casino.
Lasciare El Calafate non è mi è pesato tanto, anche se nell’ostello si stava veramente bene…era molto famigliare e facevano di tutto per farti sentire come a casa.
Ecco l’unica cosa che non mi è piaciuta di El Calafate è quell’aria turistica, un po’ finta, il volere succhiare i soldi ai turisti.. come per esempio i 38 pesos di tassa d’imbarco all’aeroporto.
Del resto loro dicono “vuoi andare al ghiacciaio.. allora paga”.
Comunque atterro dopo aver scambiato due parole con i vicini spagnoli e alle 3 mi muovo in taxi verso l’ostello; sono emozionato, chissà come sarà.
Ora ho un sonno pazzesco e domani sveglia che ancora suonerà molto presto, buona notte.
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E’ passata una giornata, quante cose da dire, da raccontare, la città mi piace sempre di più.. è incredibile.
Tornando a ieri, il mio arrivo in città l'ho vissuto da incuriosito, prima le semi-favelas uguali a quelle brasiliane, poi la via Avenida 9 de Julio (con le sue tante corsie e l'obelisco) e infine l'ostello (Hostal Portar del Sur) veramente grazioso, di qualità simil-hotel.
Alle 5, prima sorpresa. Zia Lida e Solana vengono a salutarmi. Quanto tempo!. Lidia non la vedevo da quando avevo 12 anni, invece per Solana è la prima volta.
Alla fine anche se lontani parenti li sento vicini, è bello sentirsi a casa a così tanti km di distanza.
Un gelato sulla via Florida e il primo spettacolo di tango improvvisato..la via è un fiume di gente, dopo tanta "solitudine" è bello essere circondati da persone.
Una cosa che mi colpisce sono le piante quasi tutte in fiore, fiori violi, rendono le vie più belle, allegre e colorate.
Alle 7 di sera poi ci troviamo con l'altra zia, Norma; un abbraccio sincero, son passati 15 anni dall'ultima volta.
Con loro proseguiamo andando nella zona moderna, Puerto Madero.
Il ponte ha pochi anni, è uguale a quello di Siviglia ci porta nei Docks illuminati; questa è la zona "bene".. passeggiamo un pò ed è l'occasione per parlare, sentirsi dal vivo dopo molto tempo.
Ceniamo lì, con un Bife de Chorizo e bottiglia di vino Mendoza spettacolari.
La serata va via veloce, e anche per loro è l'occasione di vedere la città di notte. Alle 11 torno in ostello contento e stanco. E' bello sentirsi a casa.
17 novembre Dentro la città
In questi giorni proprio non ho tempo, sto correndo di brutto, un pò seguo i ritmi cittadini, un pò sento che siamo quasi alla fine e voglio godermi al max gli ultimi momenti qui.. gli ultimi momenti di libertà e di giornate senza pensieri.
Di B.Aires mi son potuto fare un'idea; con i suoi difetti e i suoi problemi però è affascinante, viva, veloce e calma allo stesso tempo.. insomma.. me gusta non poco.
In questi due giorni ho alternato un pò "famiglia" e momenti da solo, il giusto mix direi.
Ieri la giornata è iniziata presto, colazione (a medialunas ovviamente!) e poi ritrovo alle 9 con le due zie;mi hanno organizzato il city tour in bus scoperto.. generalmente evito sempre di fare queste cose, la città mi piace conoscerla camminando, non guardandola dal piano rialzato di un bus.
Ma comprendo la loro età e comunque il giro è ben fatto, copre i 20 punti principali, puoi scendere e salire quando vuoi e soprattutto le mie guide sono loro e quindi nel tragitto sento tutta la storia della città non narrata come un libro, ma con aneddoti e considerazioni personali.
Nel tragitto di 4 ore scendiamo nel famoso quartiere "Boca".. stanno iniziando a mettere le bancarelle e il primo sole illumina i colori delle case. Ormai il "caminito" è un'attrazione turistica ma tutt'intorno è vita vera.. la gente abita ancora in case improvvisate, fatte di lamiere colorate in mille colori.
Mi dicono che molta gente potrebbe anche cambiare quartiere ma preferisce stare lì, perchè quella è la loro casa.
Beviamo un caffè in un bar.. alle pareti le foto di gente famosa che è stata lì, tra gli altri anche il baffo D'Alema.
Io invece approfitto per fare la foto con il sosia di Maradona!
Poi il bus lascia il quartiere popolare e va nella zona "ricca", Puerto Madero, Recoleta, Palermo... qui si passa nella storia della città, dall'epidemia che ha colpito la zona sud portando quella Nord ad essere quella benestante, alle statue, ai parchi, monumenti dedicati agli eroi argentini..
Con il bus ovviamente rimaniamo bloccati nel traffico di Avenida 9 julio e la vista dell'obelisco colpisce, per le sue dimensioni e per il casino di auto tutt'intorno.
Salutate le zie verso le 4 decido di tornare alla "Boca" per i fatti miei... voglio godermela.. gustarmela.
Scendo alla Bombonera (lo stadio del Boca), faccio foto, guardo i bar all'italiana colorati di giallo-blu, trovo anche un campetto dove i bimbi giocano a calcio per poi arrivare al Caminito
IN GIRO PER LA BOCA / LO STADIO e TUTTO IL RESTO
Torno a Puerto Madero, una camminata facendo foto e po torno in ostello.
La prima giornata mi ha dato un'idea approssimativa ma totale della città, ci sono alcuni posti che guarderò meglio.
PUERTO MADERO - LA ZONA MODERNA
Mentre mi rilasso con una birra sul tetto dell'ostello penso che non posso ancora esprimermi ma come prima impressione sono soddisfatto....anzi direi incuriosito; il giro in bus comunque mi è servito per avere una bella panoramica.
Alla sera mi preparo, esco a cena in un posto lì vicino, classico bife de chorizo (questa volta a mariposa) e 1/4 di vino.. carne come sempre ottima.
Son stanco ma voglio far serata! è giovedì sera.. è ancora presto, al bar dell'ostello ci sono solo 4 cesse brasiliane e 4 francesi che stanno tra di loro.. chiedo al ragazzo dell'ostello per una disco... mi dice il nome e che però è ancora molto presto.
Così vado un attimo in camera, guardo un pò di tele seduto sul letto per tirare l'una... senza volerlo la stanchezza di queste settimane prende il sopravvento e mi addormento vestito.. mi risveglio alle 3 con il telecomando in mano...
passano gli anni..
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