sabato 29 maggio 2010

Ac Dc . Udine 19-20 maggio

Il 19-20 maggio son stati due giorni veramente tosti.
Finalmente dopo un periodo un po’ così, con le cose che non girano come si vorrebbe, c’è la possibilità di staccare da tutto e da tutti andando a Udine per il concerto degli Ac Dc.

Con Giorgiao (il famoso Siculo-Brasiliano) partiamo presto da Verbania, verso le 9 di mattina direzione Friuli.. quasi 500 km sotto un sole estivo.
Il viaggio va via tranquillo (benedetto sia il passante Veneto!) così verso le 14 siamo già al nostro hotel
Alloggio prenotato in città il giorno dopo aver preso i biglietti del concerto, consci del fatto che presto non si sarebbe trovato più un buco libero.
L’hotel è il peggiore di Udine, l’hotel alle 2 palme, un due stelle molto italiano… cioè con i mobili e i letti comprati nel dopoguerra.
Però la chicca dell’hotel è il ristorante-pizzeria a piano terra fatto come l’interno di un antico vascello (troppo kitsch); vista l’ora ce la prendiamo con calma, ci facciamo una pizza con tavolo vista “figlia della proprietaria” che ci aveva accolto con una scollatura prominente.

Andiamo a piedi verso lo Stadio Friuli (un paio di km) e incominciamo a sentire l’ambiente rock.
Arriviamo, i cancelli non son ancora aperti, ma la folla sta già festeggiando l’avvenimento.
Si può vedere di tutto, dal fan vecchio stampo degli Ac Dc con maglietta nera lercia e pantaloni in pelle da motociclista, ai fans dell’ultima ora come ragazzini di 20anni che con la chitarra in mano improvvisano i pezzi più famosi.

E’ alta anche la presenza di padri e figli… chissà che goduria è stata per il vecchio padre dire alla moglie di turno “Lo accompagno io, mi sacrifico…”.
Il gran caldo ci impone di ordinare le prime birre in attesa di entrare.. dove scambiamo due parole con gli altri fans e tutti concordiamo che siamo venuti lì per “Le Vibrazioni”… altro che Ac dc.


Alle 5 siamo dentro allo Stadio, il palco è il classico del gruppo con ai lati le corna di Angus.

Ci piazziamo poco fuori dalla zona riservata al fans club.
In attesa del gruppo prendo le corna che si illuminano (un must!) e ci facciamo qualche birra; nello stadio vendono solo la “ottima” Castello, tipica birra friulana mai sentita prima; peccato che a volte l’abbiano fredda a volte calda…
Mentre son in coda in bagno becco anche il compaesano Paul, e guardandomi intorno vedo finalmente qualcuno vestito da scolaretto come Angus.
I nostri vicini di posto sono un gruppo misto di ragazzi e ragazze sulla 40ina e padre e figlio Sloveni.

Con questi due si parla del più e del meno…il ragazzo è simpatico a parte alcune sparate fin troppo grosse (es… gli Sloveni ormai vengono a far spesa in italia perché risparmiano…. Oppure racconti sull’aggressività dei Serbi).
L’attesa è lunga e quando salgono le Vibrazioni sul palco ricevono di tutto…carta igenica, bottiglie di vetro e anche noi partecipiamo al coro “Le Vibrazioni… fuori dai Coglioni”…
Ma ci siamo… son le 9.15 quando prendiamo la 6 birra.. e alle 9.30 precise inizia il concerto!

Il maxischermo dietro al palco inizia con un cartone molto “ironico”.. dove i ragazzi sono su un treno e si coglie un ragazza che finisce di fare un fellatio a Brian Johnson.
Si parte con ROCK ‘N ROLL TRAIN e a seguire tutti gli altri successi.
E’ un esplosione rock, che ci fa saltare cantare e ballare tutti insieme.
E’ Fantastica l’atmosfera nel guardarsi intorno, con tutta la gente e la tribuna illuminata dal rosso delle corna.
Giorgiao non capisce più nulla..
beve birra rovesciandosela addosso ed è un delirio
Lo spettacolo è il loro classico, collaudato ma sempre efficace.. con le campane di Hells Bells, the jack fatta lunghissima ma che non vorresti che finisse mai, l’assolo di Let There Be Rock.

Energia pura… anche se si sente un po’ che gli anni passano, il cantante in particolare a volte fa fatica a finire la strofa… e mi viene da pensare “chissà che botta sarebbe stato vederli 20anni fa..!”

Si chiude il concerto dopo 2 ore esatte con i cannoni che sparano e fuochi d’artificio (anche se su questo hanno risparmiato parecchio….. quasi si facevano fatica a notare).

Stanchi ma carichi usciamo lentamente dal concerto..dove ci fermiamo a parlare con altri Sloveni che stavolta ci/si chiedono come mai gli italiani del posto li guardano con superiorità…

E così torniamo in hotel mangiandoci una pizza e continuando a cantare come se il concerto non fosse finito.

Il giorno dopo approfittiamo dell’intera giornata a disposizione per fare un giro per la città di Udine.
Prima mi trovo con un mio collega di filiale con cui ci sentiamo spesso al telefono, oltre a suggerirmi la trattoria per il pranzo mi ha regalato una bottiglia di grappa in segno dell’ospitalità friulana.
Poi ci troviamo con Cozzi con cui commentiamo il concerto mentre passeggiamo per le vie centrali della città.

La città è piccolina ma tenuta molto bene; passiamo per la piazza del 1 maggio, piazza della libertà, per il Duomo e ci facciamo uno spritz con tagliere di salumi locali.
Sempre con Cozzi pranziamo in un’osteria e poi andiamo allo Spaccio della grappa Nonino in un paesino fuori Udine.
Attraversiamo piccoli paesi, dove notiamo la cura delle case e della campagna; si vede che la zona è abbastanza ricca.
Alla Nonino ci riforniamo di bottiglie e poi torniamo a casa soddisfatti di questa due giorni.
In poco più di 5 ore (dopo aver lasciato Cozzi in stazione a Milano) siamo a casa… 1.000 km per un gran concerto e quella sensazione di allegria e contentezza.
Ce ne fossero di giornate così!

domenica 9 maggio 2010

Catania - un weekend culinario (22-25 aprile)

Di ritorno da un weekend in salsa siciliana metto giù un pò di spunti sui posti visitati, sulle cose fatte ed episodi vari.

Premessa, era incredibile che a quasi 30 anni e con tanti viaggi alle spalle non avessi ancora iniziato a girare l'Italia; tanto che, fino a questo weekend, da Firenze in giù non ci avevo ancora messo piede (a parte un pomeriggio rugbistico a Roma).
Ben conscio del vecchio detto "Se non conosci la tua terra non conosci te stesso" quest'anno ho deciso di iniziare a girare i luoghi della nostra bellissima penisola.
Ho iniziato con la romantica Verona, a maggio passerò ad Udine un paio di giorni, facilmente a settembre farò toscana, Umbria e Roma in auto; ma ad Aprile sfruttando il finto "siculo/brasiliano" Giorgiao ci siamo fatti guidare per Catania e la la costa orientale della Sicilia.


A partire siamo in 4; io, Giorgiao e i classici Vale e Rosso.

Volo Easyjet prenotato a dicembre, and e ritorno per 70 euro. Fino all'ultimo abbiamo pensato che non saremmo riusciti a partire per la famosa nube vulcanica, tanto che i voli Easy son riparti solo il mercoledì.. Ovviamente, visto la situazione, aerei pieni all'inverosimile con neanche un posto libero.

Per dormire Giorgiao ha utilizzato le sue amicizie locali e abbiamo preso una quadrupla qui http://www.hollandintrooms.it/
Centrale, camere spaziose e pulitissime, padroni simpaticissimi e disponibli, prezzo ottimo... lo consiglio

Per girare ovviamente abbiamo affittato l'auto (www.maggiore.it), la grande punto nera.


Giovedì 22 aprile
Volo puntuale e così alle 10 abbiamo già preso l'auto e ci muoviamo verso Catania centro.
La città subito mi colpisce con le diversità dalla mia zona e dalle nostre città.
Il traffico infernale, ragazzi che girano in scooter in 3 ovviamente senza casco (a Verbania magari ti danno la multa se non lo hai allacciato bene...), le attività e i negozi che sembrano quelli di una volta, gli ambulanti che fermi con il loro ape a bordo strada vendono frutta e verdura.

Son queste le prime immagini che ci accolgono, son situazioni di cui finora avevo solo sentito parlare ma che non avevo ancora testato personalmente.

Per fortuna c'è il sole e come prima cosa andremo sull'Etna.
Qui faccio il primo incontro con la cucina siciliana con la classica colazione a base di granita alle mandorle (il classico) e brioche.
Salendo verso l'Etna altre cose mi colpiscono; la poca pulizia e i continui sacchi della spazzatura buttati per strada, la legge degli incroci (dove passa chi entra primo e non chi ha la precedenza), i mille cantieri edili iniziati con case costruite in posti improbabili e chissà con quale abuso edilizio.
Però non è tutto negativo, è bello passare per le piazze di paesi come Pedara, con i vecchietti con la coppola che siedono sulla panchina e ti guardano come per dire "e questo chi è?" oppure vedere le illuminazioni pronte per essere accesse per la festa della madonna del paese.

Sull'Etna saliamo dal lato Sud fino al Rifugio Sapienza (a 1910 mt), dove la vista sulla città di Catania e il mare merita veramente..


Facciamo anche una passeggiata intorno ad alcuni crateri spenti camminando sulla lava ormai indurita.


Da qui poi siamo scesi e facendo la litorale siamo andati a Taormina.
Per strada ci fermiamo sulla spiaggia a mangiare della tavola calda presa d'asporto.

A parte che finirò con un piede dentro al mare una cosa mi viene in mente.. negli anni 90ma quante squadre di calcio di questa zona giocavano in serie C??
Catania, Acireale, Giarre, Siracusa, Messina, Francavilla...

Taormina invece è bellissima, ma sembra un'altra regione.. tutto bello, pulitissimo, i negozi di souvenir.. poi il Teatro Greco con vista sulla città e sui giardini di Naxos.
Si capisce perchè d'estate è una delle mete più frequentate.


Per chiudere la giornata Giorgiao ci porta in un paese sopra Taormina, Castelmola.. dove tra una casa in bilico e un'altra, facciamo un giro per il paesino proprio mentre la banda del paese fa le prove per la sera e vengono messi i primi banchetti di dolci mandorlati (preparati in una pentola di rame che viene fatta ruotare)

Alla sera ci troviamo con un amico di Giorgiao, Daniele, ci consiglia dove andare a mangiare pesce (Al Gabbiano) per ritrovarci dopo in uno dei chioschi sparsi per la città per provare il Seltz.
A parte il Rosso che abbandona il gruppo dopo cena (ormai non è più lui...) giriamo per le vie centrali di catania intorno al Duomo.
C'è un pò di movimento.. ma son tutti baretti con tavolini e la gente sta tra di loro in gruppetti... sulla falsa riga delle colonne a Milano.
Passiamo così la serata con gli amici di Daniele tra un pò di live music e gli amici cinesi che si sparano almeno 7 giri di ciupiti.


venerdì 23 aprile

Ci alziamo con la pioggia, ma comunque andiamo al mercato del pesce.. i venditori ci chiamano per venderci un pò di tutto.. ci son cernie, ricci, ostriche, tonni e pesce spada con la testa ben esposta sul bancone.

Personalmente ho capito 1/10 di quello che mi dicevano in stretto dialetto siciliano.
In attesa che smetta di piovere mangiamo da Scardacci (ottima la tavola calda.. in particolare la Cipollina e la Cartocciata) e poi giro nel mercato cittadino.

Nel pomeriggio torna il sole e con Daniele andiamo vicino casa sue e proviamo la carne di cavallo alla griglia cotta per strada, polpette e cipolla con pancetta.. (anche questo per me totalmente fuori dal mondo.. come se io mi mettessi sul marciapiede e mi metto a fare la griglia)
Pieni, andiamo al bel Castello Ursino..

ma sbagliamo strada e finiamo in piena periferia.
Qui oltre a sguardi tra minacciosi e dubbiosi di alcuni "giovani", ci sono i classici ragazzi che vanno in 3 in moto, uno che gira con il calesse, un bocia che avrà al massimo 8 anni che gira con lo scooter che è più grande di lui.

Sfruttiamo poi il pallido sole per andare a Aci Trezza e Aci Castello, dove ci godiamo il panorama dal lungo mare.

Alla sera solita mangiata di pesce (un branzino spettacolare) in un ristorante vicino al mercato del pesce per poi andare alla discoteca MA dove entriamo grazie a un'amica di Giorgio che ci mette in lista.
L'ambiente è alla moda e due cose mi sorprendono....
una è la presenza di grandi fighe, non pensavo ci fossero così tante bonazze..
la seconda, l'assenza di gente dal bancone.. sembra che nessuno beva, cioè si prende una cosa e poi basta.. niente code, spinte e gente ubriachissima come in qualunque altra disco.
Ci buttiamo anche in pista ma come quasi sempre... chiudiamo la nottata alle 4 passate con noi che andiamo a mangiare qualcosa in pasticceria.


sabato 24 aprile
anche il sabato il tempo non è stato bellissimo.. con un pò di sole e un pò di nuvole che si alternavano.

Dopo la classica colazione con granita nel bar del porto, torniamo nei paesini fuori Catania per mangiare a Zafferana la Siciliana.
Meno male che son solo 4 giorni.. sennò tornavo a casa con una pancia da record.
Un'altra cosa che noto è che tutti i bar/pasticcieria hanno il proprietario seduto nella cassa che è staccata dal bancone.. e solo loro possono fare scontrini e incassare i soldi.

Dopo mangiato prendiamo ed andiamo verso Siracusa..
Come Taormina anche questa città è molto bella e per via del turismo tenuta molto più in ordine e pulita del resto.
Il Duomo è veramente imponente e la sua piazza è veramente carina.

Mentre ci dirigiamo verso Noto in Autostrada (per chiamarla autostrada ci vuol coraggio... visto l'asfalto ondulato e la manutenzione pressochè nulla) il Rosso torna il pazzo di una volta e si mette ad imitare il suo collega siciliano che quando si incazza riesce a fare una frase senza vocali.
Mentre ci avviciniamo a Noto finalmente vedo la campagna siciliana.. le collinette con le file di aranceti e limoni che iniziano a maturare.
Il sole le illumina dandole un colore vivo..
Anche Noto mi è piaciuta tantissimo.. la passaggiata nella via principale con le scalinate, i palazzi di quel colore chiaro e il Duomo.

Forse questa è la parte che più mi è piaciuta di questo weekend.

Alla sera andiamo a cena con gli amici di Daniele e proviamo una specie di pizza/focaccia ripiena.. e tiriamo fino a tardi con loro in pizzeria.
Giorgio viene ufficialmente dichiarato "malutempu" perchè tutte le volte che va a Catania piove e chiudiamo il sabato sera girando per le solite vie centrali


domenica 25 aprile

Il nostro aereo è alle 8 di sera, quindi abbiamo l'intera giornata per girare Catania.
La città di domenica è deserta e la poca gente che si vede è nella via Etnea.

Il Vale, da juventino sfegatato ma non ancora rassegnato, si piazza fuori dal punto Snai per vedersi il primo tempo di Juve-Bari insieme ai ragazzi locali che incitano il Catania ("minchia..stava per segnare Maxi Lopezee")


Dopo un gelato lasciamo l'auto e prendiamo il puntuale aereo e verso mezzanotte siamo già a casa.


Devo dire che è stato un weekend tranquillo in fatto di serate, ma ricco dal punto di vista di cose viste ed esperienze.
E poi.. ma come si mangia bene??!!
In generale mi è piaciuta la Sicilia.. ha posti e cittadine fantastiche.. ci tornerò! ma per fare una serata pazza.... meglio Liverpool!